*l'elfo entra in taverna con passo lento dirigendosi verso un tavolo libero, lo sguardo malinconico lo accompagna mentre ordina un calice di vino*
*scrive su una pergamena mentre sorseggia*
Vorrei avere ora le parole giuste per parlarti del tempo che passa,
E saper dar voce a tutte quelle frasi perse che non ho saputo mai dedicarti.
Vorrei poterti dire che il tempo sia stato un gran signore,
Che sia passato in silenzio senza cambiare le cose.
Vorrei dirtelo, ma sarebbe una bugia
E magari tu penserai che di bugie te ne abbia dette già abbastanza.
Allora te lo dico, che il tempo non é affatto galantuomo,
Che ha lasciato i cocci é si é preso tutto quello che era buono,
Che ha cambiato le cose e forse, pure... anche noi.
Però ricordo che quando all'alba nasceva il nostro sole,
In mezzo a quel calore pensavo che non ti avrei mai abbandonata.
Girava quella musica che non avrei mai voluto doverti dedicare,
Ma sapevo che se non fossi restata... per te solo applausi quando te ne saresti andata.
Così, mentre leggi le mie parole immaginando le con la mia voce.
Sotto una pioggia di lacrime amare ripenso a quello che é stato.
Mi guardo indietro e rivedo splendere lo stesso sole che per anni ha brillato forte.
Mi rendo conto che il mondo per me ha girato solo perché a camminare eravamo in due.
Rivivo un racconto che mi ha dato emozioni minuto dopo minuto.
Frasi, gesti, pensieri, sensazioni.
Dal primo bacio all'ultima parola.
Dal primo sorriso a quella piccola morte che ho letto negli occhi tuoi.
Rivivrei tutto, dal primo all'ultimo minuto.
Avrei voluto questa strada non finisse mai.
Avrei voluto, questo viaggio, viverlo fino a che il tempo sarebbe terminato,
Fino a quando, spazzando i cocci, si sarebbe accontentato della mia anima ormai vecchia,
Che avrebbe preso lasciando intatto quello che eravamo noi.
Ma se ne é andato il tempo.
È finito prima.
In mano mi resta solo una lacrima e neanche un fazzoletto per asciugarla.
Non mi resta niente tranne un ricordo che non vorrei mai veder sbiadire.
Mentre scorrono gli ultimi giorni,
Come titoli di coda,
Ti lascio queste parole come ultimo pensiero.
Sono quelle che avrei voluto non dover scrivere mai,
Sono quelle con cui ti lascio il mio ultimo saluto.
Firmato
Nurudin dei Reami Perduti