Note su formazioni precedenti e altre formazioni nuove
CUNEO
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Tipo di formazione: da attacco
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Impiego: campo aperto
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Pro: grande capacita di penetrazione, crea scompiglio nelle file nemiche.
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Contro: debole nelle retrovie, vulnerabile ad imboscate da dietro.
Il Cuneo si presta ad essere utilizzato quando si ha la sicurezza di incontrare il nemico frontalmente o comunque qualora il territorio circostante non permetta imboscate da dietro e garantisca una marcia sicura. I soldati abili nel corpo a corpo costituiscono le ali laterali del triangolo e racchiudono gli elementi più deboli che includono mahi, guaritori, balestrieri ecc. Questi ultimi hanno il compito specifico di fornire ausilio all’attacco con le loro armi da lancio o i loro incantesimi. A chiudere la base del triangolo vanno anche pochissimi soldati, che hanno il prezioso e delicato compito di guardare sempre le spalle al gruppo, di avvertire nel caso di avvistamento di nemici alle spalle e di difendere il centro del triangolo (e quindi le spalle diegli altri due lati) nell’eventualità di un imboscata, dando tempo al comandante di impartire l ordine adeguato a far fronte all’emergenza.
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MEZZALUNA
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Tipo di formazione: difensiva non mobile
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Impiego: ottima a ridosso di muri, a difesa di cancelli o portoni
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Pro: garantisce un solido scudo da attacchi frontali impedendo in modo brutale l’ingresso
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Contro: è una formazione statica di assorbimento e non avendo mobilità risulta vulnerabile agli eventuali attacchi a distanza dell’avversario, specie se magici (fino al corpo a corpo, ma ricordiamo che anche noi nella linea mettiamo tiratori).
La Mezzaluna è una formazione prettamente difensiva e viene usata in principal modo per istituire posti di blocco in corrispondenza di varchi naturali o artificiali. Spesso viene utilizzata avvalendosi dell’apporto di balestrieri o arcieri che indeboliscano il nemico prima che arrivi a contatto. Fondamentale è che ciascun soldato rimanga fermo e concentrato sulla sua posizione finché non riceva ordine diverso direttamente dal comandante.
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MURAGLIA (Muro di scudi)
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Tipo di Formazione: da attacco
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Impiego: campo aperto
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Pro: tipica formazione da impatto frontale, se attuata con una truppa numerosa può avere anche forte impatto psicologico sul morale dell’avversario
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Contro: presenta le debolezze tipiche di una formazione di attacco pura. Vulnerabilità delle retrovie in caso di imboscata o attacco da dietro. Necessaria grande coordinazione e tempismo.
La Muraglia è una formazione di tipo dinamico, nel senso che la sua forma cambia a seconda del momento dell’attacco. La formazione di marcia è il Muro composto da una fila di soldati abili nel corpo a corpo e una fila alle spalle composta dagli elementi deboli nel corpo a corpo, che forniscono supporto a distanza con archi e incantesimi e curano i feriti. Nel momento dell’attacco, quando il Muro viene a contatto col nemico, la formazione varia da Muro in Tenaglia, ossia gli elementi laterali della prima fila (eccetto il centro) avanzano, formando cosi una sorta di morsa che chiude il nemico ai lati. Il nome Muraglia, sta proprio a ricordare i due momenti che caratterizzano questa formazione: Muro e Tenaglia. Più la truppa è numerosa, più sarà lunga la fila, più il nemico sarà stretto nella morsa fino ad essere,nei casi migliori, completamente accerchiato. Data la vulnerabilità delle retrovie , qualora non si abbia la certezza di non essere attaccati alle spalle, è opportuno aggiungere due elementi in coda che abbiano il compito di avvistare ed arginare eventuali attacchi da dietro (lo possono fare guaritori e arcieri).
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TENAGLIA
Per attacco a tenaglia si intende quel tipo d'attacco volto ad accerchiare il nemico tramite lo sfondamento del fronte sulle ali, ed un successivo ricongiungimento delle forze d'attacco alle spalle del nemico, che rimane tagliato dalle proprie basi.
Ovvero: è una manovra d'attacco classica, almeno quanto la mezzaluna, e utilizzata anche nei tempi moderni. Invece di rafforzare il centro del proprio schieramento, si mette il massimo della propria forza offensiva alle due estremità della propria linea e si punta a spingere con più forza lì per superare la linea nemica. Superato il nemico, entrambe le ali (i due gruppi laterali), si devono ricongiungere sul retro del nemico, per attaccarlo alle spalle mentre è impegnato a combattere col centro della formazione originaria.
Nello specifico, il colpo di vento è perfetto da usare per attuare lo sfondamento laterale (quindi incantatori sui lati assieme agli arcieri e lanciatori di fulmini), mentre la paralisi va tenuta per combattere al centro e tenerlo impegnato, permettendo alla manovra a tenaglia di riuscire (il modo migliore è lanciare il reagente in aria sopra ai nemici, a pioggia, in modo da bloccare gruppi interi di nemici).
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