Ritorno

*entra in cattedrale vestita di nero con un piccolo forziere nero in mano, giunge dinnanzi all'altare e lo poggia a terra supra un cuscino nero e argentato, bruciano moltissime candele tutte intorno*

Ieri abbiamo perso, per la causa Naturale e per mano della Porta Eterna, il Professore Willhelm VonKassel, Sacerdote di Astroom, Magus ma Uomo sopra ogni altra realtà.

Oggi abbiamo ritrovato la speranza nel credere che un'altra Vita sorgerà e prenderà il posto, nonché l'esempio, di quest'Uomo, il più incontrovertibile tra molti.

*abbassa un pò la voce*

Mi avevate portata qui perché io imparassi, non solo da Voi ma anche dalla Vita.
Mi siete stato Mestro, Amico e Padre. Non potrò mai ringraziare abbastanza gli Dei per avermi fatto conoscere la Vostra persona, e mi rimprovero perché avrei voluto e dovuto comprendere meglio la Vostra Anima.

*alza nuovamente la voce*

Ricordate quel che fece per voi e dimenticatelo, perché così avrebbe voluto.
La Luce di Uno è la Speranza di Tutti

*si inginocchia e prega silenziosamente*

*Incappucciata entra veloce fino ad arrivare da Willhelm.
Gli pone una mano in corrispondenza del petto*


Nullus dolor est, quem non longinquitas temporis minuat ac molliat.


*poi passa la mano all'altezza della testa*

Pecca fortier, sed fortius fide et gaude in Arcanum.

Will...Ferox gens nullam esse vitam sine armis rati.

Materiae,Morte.

*Da un bacio alla cassa e si gira per andarsene.
poi si ferma,torna a guardarlo*


Grazie Will.Ora so chi sono.
Ora posso fare qualunque cosa.

Assiste in silenzio, vegliando sul morto e sulle persone che giungono a rendergli omaggio.
Un leggero sorriso pacato sulle labbra.

*Lascia che un bianco cappuccio di lino leggero, ricada dolcemente sulle spalle, rivelando un viso, stranamente austero, mentre volge lo sguardo alla statua di Corélos, stringendo tra le mani, una rosa dai petali delicatamente rosati, dischiusa in parte e una candida piuma. A piedi nudi, percorre la navata, lasciando che una candida veste bianca, frusci silenziosamente ad ogni passo, fino ad arrivare di fianco il corpo dell'uomo, sfiorando delicatamente con occhi azzurro chiari, la figura della sacerdotessa Euralia. Un profondo sospiro, prima di tornar con gli occhi sul Professore*

C'è Amore qui, sapete?

*parla lui, familiare, tendendo le labbra in un sorriso docile, vagamente malinconico e sincero*

Tanto di quell'Amore per Voi che non lascia importanza al fatto che vi abbia conosciuto, visto o parlato *s'inginocchia di fianco lui* è l'Amore che è per Voi a svelare quanto siete stato importante per le creature che vi hanno avuto accanto...

*Porge la rosa e la piuma sul petto dell'Incantatore*

Vivo nel pensiero sempre vivo nel Cuore...

*Così prima che si rialzi e a passo lento esca dalla Cattedrale*

***La Sacerdotessa entra portando un girasole. Lo poggia sul petto dell'uomo***

Sei stato un grand'uomo.
Disponibile e pronto a tutto.

Grazie per tutto.
La Luce di uno è la Speranza di tutti.

***si affianca a Euralia rimanendo in silenzio***

entra in taverna titubante, la testa bassa e le mani strette ad un mazzo di crisantemi gialli,non guarda nessuno neanche la salma,si avvicina ma non troppo, non si vede l'espressione della donna .Quando si china per poggiare i fiori a terra questi liberano nell'aria un alone giallo che risplende al sole.

si sofferma un secondo di più a fissare il terreno per poi incamminarsi verso l'uscita.

<<Vy mozhete naĭti spokoĭstvie professor >>

***L'uomo si avvicina alla navata dove sta avvenevìndo la funzione,si in ginocchia alla cassa del defunto ed sclama***

Non può essere che sei morto,Non Tu...pensavo che Fossi indistruttibile ed invece...Non puoi averci lasciato tutti cosi...

***Si mette a piangere sulla salma come un bambino***

*Si avvicina alla bara*

Ricordo tutti i suoi rimbotti, i suoi rimproveri e i suoi insegnamenti.
Mi spiace averla delusa in vita, cercherò di renderla fiera di me dall'altra parte della Porta. Proverò a ragionare come mi ha sempre cercato d'insegnare anche se la strada è ancora lunga.

*Fa un saluto con la spada e si allontana*

*Si avvicina all'altare con passo lento e una volta arrivato davanti alla cassa esclama*

Addio Professore.

Riposa in pace.

Sotto la statua di Astroom una figura si trova inginocchiata, sull'inginocchiatoio una fascia rossa, poggiata con noncuranza, una figura vestita di un abito grigio e blu scuro. Il volto quasi nascosto tra delle mani di un bianco quasi cadaverico, lievi singhiozzi quasi impercettibili spezzano quella che sembra essere una preghiera le cui parole si innalzano sommesse e quasi soffocate:

Un diwrnod, os nad wyf bob amser yn mynd yn rhedeg i ffwrdd
bobl Pobl, byddwch yn gweld fy eistedd
eich carreg, neu fy mrawd, griddfan
Mae'r blodyn o 'eich math wedi gostwng flwyddyn.

Diwrnod y Mamau yn hwyr neu ddim ond yn cymryd
amdanaf gyda'ch lludw ddistaw,
ond yr wyf yn siomedig i chi yn y coed palmwydd yn tueddu
a dim ond o bell i gyfarch fy to.

Rwy'n teimlo y duwiau niweidiol, a secretu
gofal eu bod yn i fyw eich storm
ac yr wyf yn gweddïo yn eich porthladd yn rhy dawel.

Bod yn gobeithio cymaint ar ôl i mi nawr!
Pobl tramor, o leiaf i chi wneud eich esgyrn
Felly, trist frest y fam.

Si dirige poi verso suo fratello, sfiora delicatamente la sua fronte mentre le lascime gli scendono lungo le guancie. Il volto di un bianco quasi spettrale. Si strappa dal collo il ciondolo del serpente e della croce e lo pone sul suo petto

- Che gli eterni sussurri di Stygia ti possano accogliere fratello, che al tua anima risvegliata superi nuovamente l'abisso e raggiunga la torre della moneta di piombo. Vita, si uti scias, longa est -

Poi dopo aver pronunciato queste parole si dirige con passo lento verso l'organo della cattedrale, si siede di fronte alla sua tastiera e comincia a suonare con un'intensità tale da far quasi tremare le vetrate della cattedrale.

www.youtube.com/watch?v=DdT1Mw4QJT8&feature=related

Andate a litigarVi fuori questo è un posto di preghiera...
Onorate i Morti sopratutto se erano degli amici...

Il Rispetto certa gente Non sà neanche cosa sia...