*La cattedrale è colma di guerrieri. Dall’entrata non si riesce a vedere neanche l’altare per la troppa folla. Ad un certo punto, però, i guerrieri al sentire la porta della cattedrale aprirsi si girano e, in men che non si dica, si riordinano come un vero esercito lasciando soltanto il corridoio centrale libero per giungere all’altare. Un tappeto rosso è disteso in terra*
* Da quella porta entrò il migliore fra tutti i guerrieri, il capogilda nazionale Duncan Drake, con indosso il suo inconfondibile grembiule, una luccicante cotta, un brillantissimo elmo; le sue spalle cinte da un folto mantello nero al quale appuntata vi è la medaglia da Cavaliere della Furia, il fedele martello appeso alla schiena. In braccio la sua compagna di battaglie, Lucrezia Carnis, vestita di bianco e con l’ armatura ancora indosso. Il famoso fabbro deposita il corpo della fanciulla sull’ altare, la sua spada in grembo, Dopo di ciò, si posiziona in prima fila con il resto dei suoi uomini. Serio in volto, niente lacrime, l’atteggiamento di un vero guerriero è mostrare la sua forza fisica in combattimento e la forza d’ animo per non “batter la fiacca” nemmeno in situazioni critiche.
Segue il maestro di spade, il sacerdote Kaleras Adiàforos che, giungendo davanti l’altare, si inginocchia in segno di ringraziamento agli Dei e, avvicinatosi al corpo della defunta, si gira verso la folla iniziando il rito*
Compagni, fratelli, oggi è un giorno triste per noi tutti per la mancanza su questa terra dell’adorata madama che riposa alle mie spalle. Tutti voi conoscevate meglio di me codesta persona, sapete quant’era splendida dentro e fuori, era come una dolcezza divina: dolce e comprensibile nei momenti tranquilli e feroce e dura in battaglia contro il nemico oscuro.
Questa creatura era colma di luce, una luce particolare, una luce che eliminava l’oscurità poiché più forte.
LA LUCE INTERIORE CHE NOI TUTTI ABBIAMO E’ DECISAMENTE PIU’ FORTE DI QUALSIASI TRACCIA DI OSCURITA’ ESISTENTE.
Purtroppo la Luce in lei cominciò ad affievolirsi non appena… non appena…
*esce un lacrima dal volto del sacerdote*
Non appena venne catturata dai tirapiedi dei nostri più temibili nemici. Vedere i compagni cadere per mano oscura è il dispiacere maggiore che si possa provare. Si è fatto di tutto per poterla recuperare, ma tutto è servito a niente. La povera Lucrezia Carnis si è spenta davanti i nostri occhi…
*dette quest’ ultime parole, il prete china il capo. Un silenzio tombale ricopre la cattedrale. Dopo un’ po’, il sacerdote asciuga le lacrime e alzando gli occhi al cielo grida*
O GRANDE DEA MADRE, TU CHE COMANDI SULLA VITA E LA MORTE DI OGNI COSA,
TU CHE HAI GRAZIATO NOI DI AVER POTUTO GUSTARE E AMMIRARE UNA PERLA DI DONNA, TU CHE CI GUARDI, TU CHE CI AIUTI, HAI PORTATO VIA UN ESSERE SPLENDIDO. ACCOGLILA TRA LA TUE BRACCIA, FALLE GUSTARE LA PACE ETERNA DEGNA DI UNA COMBATTENTE AL SERVIZIO DELLA LUCE. PONILA FRA LA GIUSTIZIA INCONTRASTATA DELLA SOMMA MADRE KALAIPHENES, LA CONDOTTIERA CELESTE, E LA SAGGEZZA NELLA GIUSTA BATTAGLIA DEL DIO IKOPTOS.
*Il Capogilda d’Arme prende un torcia e da fuoco al cadavere, mentre il sacerdote riprende la sua preghiera*
LUCREZIA CARNIS… ONORE E GLORIA… SEI STATA FORGIATA IN MILLE BATTAGLIE E CON LA TUA MORTE QUESTE PAROLE ARDONO IN CIELO COME RAGGI DEL GIORNO E COME STELLE NELLA NOTTE.
*il cadavere prende fuoco mentre dalle file serrate, i combattenti sbattono la propria arma contro il proprio scudo gridando “ONORE E GLORIA” continuamente in segno di rispetto per la salma e come se volessero darle un ultimo saluto.
Spento il fuoco, Dunca Drake porge a Kaleras, un’urna di fattura eccezionale, di metallo scintillante con pietre e rifiniture in oro ed un Drago intarsiato tutto in torno. Il prete, una volta inginocchiatosi, raccoglie all’interno della preziosa urna le ceneri di Lucrezia. Una volta terminato il suo compito, la alza in alto in direzione dei soldati che riprendono a far silenzio e dice*
COME UNA FENICE, SPERO TU POSSA TORNARE IN VITA PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLA TUA MANCANZA DAL LUOGO DOVE CADESTI, TUTTI NOI SPERIAMO CHE UN GIORNO TU POSSA RISORGERE.
IL TUO SACRIFICIO NON E’ STATO VANO, DOLCE LUCREZIA, TE NE SAREMO INFINEMENTE GRATI PER QUESTO PER IL RESTO DELLA NOSTRA VITA.
*Dopo aver udito i sermoni del prete, Dunca si avvicina all’altare voltandosi verso i suoi soldati, prendendo aria*
Una Grande Guerriera ci ha abbandonato, precedendoci più forte e decisa che mai nell’eterna lotta tra le forze del Bene e quelle del Male. La perdita di un Compagno importante, di un amico, è uno dei pochi eventi che turbano l’animo di ogni uomo, ma ciò non deve fermarci, anzi, deve darci più forza e più volontà nel superare noi stessi ed ogni ostacolo per evitare che un nefasto evento come questo possa riaccadere. COMPAGNI! COMBATTIAMO!! Solo così riusciremo a raggiungere i nostri scopi!!!
*Detto questo il Kaleras esclama*
LUCREZIA, SPERO UN GIORNO DI VEDERTI A MISERICORDIA.
DIVINITA’ CELESTI, DATELE LA PACE ETERNA E DONATECI LA SERENITA’ DEI NOSTRI CUORI.
* Incalzando subito dopo, Drake*
ONORE E GLORIA A TE, LUCREZIA CARNIS, POSSANO GLI SPIRITI DEGLI ANTICHI GUERRIERI VEGLIARE E GUIDARE IL TUO CAMMINO!
*Detto ciò, il sacerdote si incammina seguito dal maestro Duncan Drake e tutto il plotone di soldati, in marcia silenziosa, alle spalle dei due. La loro metà è lo stesso posto da cui tutto ciò è partito, Misericordia, dove le ceneri saranno donate ai venti, che danzando scorteranno la Sua anima al cospetto degli Dei*
Padre Kaleras Adiàforos delle Ceneri
elemento della V gilda
obbediente alla sola voce esistente al mondo
obbediente al sommo Vox