*entra circospetta nel grande ambiente e si guarda perplessa attorno. Tutta quella fredda pietra, per quanto imponente e svettante, le causa un enorme tristezza. Sospira come se fosse delusa e si dirige verso l'altare della Dea Bifronte*
Mamma mia... certo che quasi non ti riconoscevo... come ti fanno diversa i grandi...
*arrivata all'altare sfiora l'effige della divinità e ritrae subito la mano come se si fosse ferita*
ma come sei fredda! beh certo... tu sei Legno e ti fanno di sasso... cosa mi aspettavo?
I grandi sono proprio strani... come si fa a farti di sasso?
Sei il legno degli alberi che crescono nel bosco,
Il legno delle culle dei bambini,
Il legno delle porte delle case,
Il legno dei letti di chi vive e di chi viveva...
*fa un espressione un po' corrucciata e le scende una lacrimuccia*
non mi piace vivere così. I grandi si arrabbiano spesso, urlano, odiano, provano emozioni molto più... GRANDI.
*torna a toccare, questa volta con disillusione, la statua*
Più passano i giorni e più somiglio a loro... io non voglio diventare grande... mi piaceva essere piccina!
*si siede a gambe incrociate con la schiena poggiata all'altare e continua a guardare imbronciata la Dea*
uff...
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Effigenia Della Seva Verde Di Taos
Foletto troppo grande non per colpa sua, giuro mi hanno incastrata...
Mercante
