PREMESSA DOVUTA: 1)sono entrato al Breda col sorriso e dopo 30 secondi ero già incazzato come una bestia; 2)sono uscito col sorriso e dopo un paio di minuti ero di nuovo incazzato come una bestia.
CHE COSA MI è PIACIUTO:
1) Impianto e organizzazione
- Il manto erboso perfetto e segnato in modo professionale: degno di un SB.
2) Partita
- Il pubblico: numeroso e corretto (unica eccezione: Emperor con le vuvuzelas)
- la chiacchierata col fuoriclasse Niles Mittasch, il quale mi ha rivelato che non gli dipiacerebbe, nel prossimo futuro, trovarsi una fidanzata in Italia (sono aperte le iscrizioni).
- L'impeccabile prestazione di Craddock: dopo le deludenti prestazioni conto Broncos (CH) e Giants, il vero mvp della gara.
- Scampoli di gloria, nel finale, per Jitterbug-Malpeli, un piccolo Barry Sanders emiliano.
- Il tantento incredibile di Cunningham, capace di ritornare due kickoff in td (annullati, ma non certo per colpa sua) e chiudere più volte la porta in faccia ad un fuoriclasse come Mac.
- Il titolo che, dopo ben 24 anni, torna in Emilia.
- I Panthers che spezzano la iattura del non c'è il due (le sconfitte già rimediate al SB in 5 anni) senza il tre.
- Superveterani come Genna, Lanzo e Benny che - in extremis - raggiungono l'obiettivo.
- Vedere il Lord bloccato dalla security al cancello, nel tentativo di entrarre sul campo per assistere alla ppremiazione, mentre io col mio meritatissimo pass da VIP entravo e uscivo dal campo quando volevo. (AAHAHAHAHAHAHAHAHA)
- Il bacio fiale di Capitan Tortosa (sulla guancia, putroppo: ma non si può mica avere tutto, dalla vita!.
CHE COSA NON MI è PIACIUTO:
1)Impianto e organizzazione:
- La segnaletica da rompicapo di Sesto (in uscita ancora peggio che in entrata): tant'è che ai vincitori, invece della solita medaglia, gli organizzatori volevano regalare un navigatore.
- Lo so, è strano: ma non ero mai stato in un forno crematorio, prima di salire sulla tribuna coperta del Breda. L'oculatezza nella scelta degli impianti è ormai una prerogativa IFL: niente eternit, stavolta, ma una bella camera a gas innescata dalla geniale trovata del kickoff pomeridiano.
- Gli addetti dello staff che, difronte alla (non solo) mia richiesta di spostarmi sulla tribuna scoperta, mi fanno rimpiangere la segnaletica urbana.
- Poichè non sarebbe stato giusto che che soltanto chi stava sulla tribuna coperta soffrisse, al centro di quella scoperta troneggiava un'indimenticabile paratia divisoria che impedisce di vedere il campo, ma aiuta le forze dell'ordine a separare Guelfi e Ghibellini (il calcio: che bella realtà).
- I cessi in stile Guantanamo bay: enough said.
2) Partita:
- Della serie: chi tardi arriva, male alloggia. Non so se lo avete notato, ma il SB è cominciato con una decina di minuti dui anticipo.
- Ma come: la finale del campionato italiano che viene commmentata (benissimo, per altro) dallo storico commentatore di una delle due squadre in campo?
- L'unica volta che ho visto un qb USA giocare come Kovalcheck, si è poi saputo che scontava i postumi di una sbronza.
- Mel Galli e la sua mania di calciare corto: prima di prendere certe decisini, farebbe meglio a verifcare se i ritornatori avversari sono davvero pericolosi.
- Il solito black-out dei Panthers: Catania ha giocato come sa per sette minuti (gli ultimi due del primo tempo e i primi cinque del secondo) e quasi impattava.
- La difesa di Parma che si fa sorprendere dall'Hail-Mary pass di Catania e Joe Craddock che si infiuria perchè si va al riposo con "solo" 3 td di vantaggio.
- L'MVP a Greg Hayes: non che non abbia fatto il solito partitone, facendo belle giocate in tutte le fasi del gioco, intendiamoci; ma quando il qb della squadra che vince lancia 7 td e 0 intercetti, non puoi non dargli l'MVP.