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Terremoto di Haiti

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    ti61no
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    00 13/01/2010 18:42
    "Il Paese è distrutto" Il governo teme almeno centomila morti

    Nove scosse di terremoto hanno colpito l'isola a poca distanza a partire dalle 22.53 ora italiana.
    Il Presidente Preval: "E' una catastrofe, i morti sono migliaia"



    Migliaia i morti ad Haiti, dopo il devastante terremoto che ha colpito il Paese. I diplomatici americani sul posto "hanno visto numerosi corpi senza vita nelle strade e sui marciapiedi, persone colpite dai crolli degli edifici", ha dichiarato Philip Crowley, portavoce del Dipartimento di stato Usa. Il presidente di Haiti parla di catastrofe e dice: "Almeno 100mila persone hanno perso la vita".
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    ti61no
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    00 13/01/2010 18:44
    18.15 - Onu: "Colpiti 3 milioni di haitiani"
    Tra i 3 e i 3,5 milioni di persone, oltre un terzo della popolazione totale, sono state colpite in un modo o in un altro dal terremoto di Haiti. Lo ha detto John Holmes, sottosegretario Onu agli affari umanitari a New York.

    18.13 - "I morti sono almeno 100mila"
    Il premier haitiano Jean Max Bellerive ha detto che il terremoto potrebbe avere causato centinaia di migliaia di morti. Il premier di Haiti ha fatto la sua catastrofica previsione, sul possibile bilancio del devastante terremoto, in un'intervista telefonica con la CNN. Alla richiesta di fare una stima delle dimensioni della tragedia il premier haitiano ha risposto che i morti "potrebbero essere oltre 100 mila".

    17.50 - Vittima italiana, Farnesina sta verificando
    Il ministero degli Esteri sta effettuando verifiche su voci relative a un connazionale morto nel terremoto che ha colpito Haiti. Lo ha indicato il capo dell'Unità di crisi della Farnesina, Fabrizio Romano: "Stiamo verificando con i nostri contatti speriamo non sia così".

    17.40 - Pentagono mobilita navi da guerra
    Il Pentagono ha annunciato che alcune navi militari Usa dislocate in basi lungo la costa atlantica hanno ricevuto l'ordine di prepararsi a partire alla volta di Haiti. Il Pentagono ha fatto inoltre sapere che aerei da trasporto C-130 saranno utilizzati nelle prossime ore per far giungere ad Haiti aiuti di emergenza.

    17.20 - In salvo 60 italiani su 190
    Il ministero degli Esteri ha potuto "al momento accertare che, su circa 190 residenti ad Haiti, 60 sono in salvo, e non sono stati coinvolti dal sisma". Lo ha chiarito il capo dell'unità di crisi della Farnesina, Fabrizio Romano, nella conferenza stampa di aggiornamento sul devastante terremoto che ieri pomeriggio ha devastato l'isola caraibica.

    16.50 - Scuole piene di cadaveri
    "Alcune scuole sono piene di cadaveri". Lo ha detto il presidente di Haiti, Renè Preval, in un'intervista al Herald Tribune, la prima concessa a un quotidiano dopo il terremoto che ha colpito il Paese. Preval ha riferito di "migliaia di morti", ma ha evitato di fornire cifre esatte. "Dobbiamo ancora valutare l'estensione della tragedia - ha detto -. Il Parlamento è crollato, il ministero dell'Economia è crollato. Sono crollati scuole e ospedali. Alcune scuole sono piene di cadaveri. La situazione è inimmaginabile". "E' una catastrofe - ha aggiunto sua moglie, Elisabeth Preval - per le vie della città si inciampa in corpi senza vita. Vi sono centinaia di persone sotto le macerie, l'ospedale generale è crollato. Abbiamo bisogno di aiuto".

    16.25 - Obama: aiuti subito, pieno sostegno Usa alle vittime.
    Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha promesso aiuti immediati e coordinati per salvare le vite dei sopravissuti al devastante terremoto.

    16.15 - Il presidente di Haiti: temiamo che i morti siano migliaia
    René Préval, presidente di Haiti, teme che i morti per il terribile terremoto che ha colpito l'isola siano migliaia. Il Paese è "distrutto", è una "catastrofe", e crediamo che "migliaia di persone" possano essere morte, ha detto, parlando di "scene inimmaginabili". "Dobbiamo ancora valutare" il numero delle vittime, ha detto al Miami Herald, "il Parlamento è crollato, sono crollate diverse scuole e ospedali. Ci sono molte scuole con diverse persone morte sotto le macerie".

    15.40 - Operativo l'aeroporto
    Lo scalo aeroportuale di Port au Prince, risulta operativo. Lo ha comunicato l'Onu.

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    ti61no
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    00 13/01/2010 18:44
    15.39 - I missionari: arrivano feriti senza braccia e senza mani
    "Nel nostro ospedale arriva moltissima gente disperata, feriti senza braccia e senza mani". E' la testimonianza di padre Gianfranco Lovera, missionario camilliano che insieme ad altri due confratelli italiani, in buone condizioni di salute, e a tre suore, gestisce una missione a Port-au-Prince. "La gente è disperata - aggiunge - A centinaia arrivano nel nostro ospedale dove stiamo curando i feriti come possiamo".

    15.25 - Frattini: pronto aereo di aiuti italiani
    Anche l'Italia si è messa subito in moto per portare aiuti alle persone colpite dal terremoto ad Haiti. "Abbiamo disposto l'invio immediato di un aereo italiano con generi di primissima necessità, vi saranno a bordo funzionari sia della Cooperazione che della Protezione civile", ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini. ''L'aereo è pronto a partire nel momento esatto in cui ce lo chiederanno", ha aggiunto.

    15.03 - Trovato il corpo dell'arcivescovo
    Il corpo senza vita di monsignor Serge Miot, arcivescovo della capitale Port-au-Prince, è stato ritrovato sotto le macerie dell'arcivescovado. Lo riferisce l'agenzia missionaria Misna che cita i missionari della Società di Saint Jacques, presenti in Haiti da oltre 40 anni. "Si è inoltre senza notizie del vicario generale, monsignor Benoit", aggiunge la stessa fonte.

    14.52 - Giornalista locale: i cadaveri ancora nelle strade
    I cadaveri sono ancora riversi nelle strade di Port-au-Prince, mentre le autorità restano assenti: lo denuncia Carel Pedre, giornalista e conduttore radio tra i più famosi di Haiti. "Qui c'è la distruzione totale", ha denunciato.

    14.31 - Onde si portavano via i morti
    "Subito dopo il terremoto onde gigantesche si sono abbattute su spiagge e strade e si portavano via i morti tra le macerie. Alcune strutture dei palazzi presidenziali e del Parlamento sono crollate. Ci sono cadaveri dappertutto". E' la testimonianza di Cristina Iampieri, avvocato italiano, che lavora all'Onu a Port-au-Prince. Subito dopo il sisma ha chiamato una sua amica haitiana che vive a Roma. Dopo pochi secondo il cellulare satellitare ha interrotto la ricezione.

    14.02 - Napolitano: "Italia vicina a popolo haitiano". "Sono rimasto profondamente rattristato dalle notizie che giungono da Haiti sulle tragiche conseguenze del sisma". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo scrive in un messaggio inviato al presidente della Repubblica di Haiti, Rene Preval. "L'Italia si sente vicina al popolo haitiano".

    13.36 - La direttrice dell'Unesco: nessuna notizia sul nostro personale nell'isola
    L'Unesco non ha più notizie dei 14 membri del suo personale attualmente operanti ad Haiti. Lo ha annunciato la direttrice generale dell'agenzia Onu Irina Boskova, esprimendo la sua "preoccupazione" per le conseguenze del violento sisma.

    13.30 - L'ambasciatrice a Roma: linee interrotte
    "Per ora non abbiamo ancora notizie, forse a causa delle linee interrotte. Tra un paio d'ore avremo maggiori informazioni. Al momento siamo in contatto con Washington. Visto il fuso orario, potremo sapere qualcosa solo nel pomeriggio, quando ad Haiti sarà giorno". Lo ha detto l'ambasciatrice di Haiti in Italia, Benoit Geri.

    13.16 - Morto il capo della missione Onu
    Sarebbe rimasto ucciso ad Haiti Hedi Annabu, il capo della missione Onu. Annabi, di nazionalità tunisina, era a capo della missione di pace Onu dal settembre 2007. Con lui sarebbero morte anche tutte le persone che si trovavano nell'edificio che ospitava la missione stessa. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner. "L'edificio dell'Onu è crollato e sembra che tutti quelli che si trovavano all'interno, tra cui il mio amico Annabi, l'inviato speciale del segretario generale delle Nazioni Unite e tutti quelli che erano con lui e intorno a lui sono morti" ha dichiarato.

    13.14 - Morti almeno sette militari brasiliani
    Facevano parte della missione di pace Minustah in Haiti i sette militari brasiliani morti a causa del terremoto: lo ha reso noto il responsabile per la comunicazione del battaglione di Brasilia a Port-au-Prince, Alan Sampaio Santos. Ma sono decine i militari che risultano dispersi, come ha aggiunto Sampaio in dichiarazioni all'emittente Jovem Pan, precisando che ci sono inoltre numerosi feriti. I militari brasiliani che partecipano alla Minustah, 1.266 uomini tra soldati e poliziotti, "hanno passato la notte nelle operazioni di soccorso".

    12.26 - Italiana: "Urla dalle macerie, è notte nera"
    "Si sentono dalle macerie le grida di aiuto di chi è rimasto sotto e i parenti sono impazienti. Si disperano. Mancano le luci per illuminare la scena e continuare a scavare di notte. Non possiamo che attendere la mattina, ma questa notte è veramente nera per tutti noi''. Lo ha detto, via chat su Skype, Fiammetta Cappellini dell'Avsi, che si trova a Port-Au-Prince.

    12.01 - Nessuna notizia di missionario italiano dopo sisma
    Nessuna notizia di Don Giuseppe Noli, ad Haiti come missionario dal 2003, dopo il devastante sisma che ha colpito Haiti. "Non siamo ancora riusciti a metterci in contatto con Don Giuseppe", ha spiegato una funzionaria dell'ufficio missionario della Curia di Milano.
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    ti61no
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    00 13/01/2010 18:45
    11.45 - Appello Papa: "Serve generosità di tutti". Un appello per Haiti è stato lanciato da papa Benedetto XVI al termine dell'udienza generale. "Mi appello alla generosità di tutti - ha detto il Papa - affinché non si faccia mancare a questi fratelli e sorelle che vivono un momento di necessità e di dolore, la nostra concreta solidarietà e il fattivo sostegno della Comunità internazionale".

    11.24 - Testimone: "Per strada urla pianti e canti religiosi". "E' stata come un'ondata. Subito dopo la scossa abbiamo iniziato a vedere persone bruciate, seminude che correvano disperate. Alcuni cantano, sentiamo dei canti religiosi che vengono dalla strada": è il racconto di un antropologo brasiliano, che si trovava davanti ad una libreria francese.

    10.31 - Morti tre Caschi Blu giordani. Tre Caschi Blu giordani della missione Onu ad Haiti sono morti ed altri 21 sono rimasti feriti nel violento terremoto. Lo hanno reso noto fonti militari di Amman.

    10:22 - Italiani in partenza. Un team italiano è in partenza per Haiti. Il dipartimento della Protezione civile in stretto coordinamento con il ministero degli Esteri, della Difesa e con la Croce rossa italiana, sta organizzando in queste ore un primo team di intervento per il soccorso alla popolazione colpita la scorsa notte dal terremoto.


    09.59 - Nessun italiano coinvolto. ''Al momento non risultano italiani coinvolti'' nel devastante terremoto che ha colpito Haiti. Lo ha dichiarato ai microfoni di Radio uno Fabrizio Romano, capo dell'Unità di crisi della Farnesina, sottolineando però che ''la mancanza di informazioni non vuol dire che non ce ne siano''.

    08.47 - Crollati tre ospedali. Tre dei quattro ospedali di Port-au-Prince sono crollati a causa del sisma e l'unica struttura sanitaria rimasta in piedi non accetta più feriti perché è ormai intasato. Lo ha dichiarato il vicepresidente della Croce Rossa internazionale, Massimo Barra.

    08.35 - Crollato famoso albergo. Sono almeno 200 i dispersi nel crollo di uno dei piu' famosi albergo turistico di Port-au-Prince, il Montana. Lo ha riferito il segretario alla
    Cooperazione francese, Alain Joyandet, parlando alla radio Europe 1. Al momento del sisma nell'hotel, molto frequentato dai francesi che visitano Haiti, c'erano 300 persone e solo un centinaio sono riuscite a fuggire.

    08:20 Partiti due aerei francesi con aiuti. Due aerei francesi con aiuti e squadre di soccorso sono in partenza oggi per Haiti, devastata da una serie di violente scosse di terremoto. Lo hanno reso noto fonti ufficiali a Parigi, precisando che un aereo decollerà da Fort-de-France e l'altro da Marsiglia.

    08.08 - Farnesina verifica eventuale coinvolgimento italiani. La Farnesina sta verificando in queste ore l'eventuale coinvolgimento di cittadini italiani nel violento terremoto che ha colpito Haiti, un lavoro non semplice dal momento che ci sono grosse difficoltà nelle comunicazioni. Secondo quanto ha precisato il ministero degli Esteri. Ad Haiti risiedono un centinaio di connazionali.

    07.18 - Sciacalli in azione. Sciacalli hanno saccheggiato nella notte un supermercato crollato per il terremoto a nord della capitale haitiana Port-au-Prince. Lo riferisce un giornalista della France Presse.

    06.33 - Parte la macchina degli aiuti. Poche ore dopo il violento terremoto magnitudo 7.0 che ha colpito Haiti, da Stati uniti, Italia, Francia, Canada sono stati annunciati aiuti e soccorsi a destinazione Port au Prince. Sul fronte Onu, il portavoce dell'Uffico per il coordinamento delle questioni umanitarie (OCHA), Stephanie Bunker, ha indicato che l'organizzazione ha diramato un messaggio di allerta a tutti gli uffici nel mondo per preparare una mobilitazione massima dei soccorsi a destinazione Haiti.

    05.35 - Centinaia i morti. I diplomatici americani sul posto "hanno visto numerosi corpi senza vita nelle strade e sui marciapiedi, persone colpite dai crolli degli edifici", ha dichiarato Philip Crowley, portavoce del DIpartimento di stato Usa: "E' evidente che ci sono numerosi decessi". Secondo alcune testimonianze "il centro di Port-au-Prince è distrutto, un'autentica catastrofe". La città conta all'incirca due milioni di abitanti.

    02.15 - Migliaia i dispersi. Alcune centinaia, se non migliaia di persone, sono sepolte tra le macerie dei piu' importanti edifici della capitale di Haiti crollati a causa della serie di violente scosse che ha devastato il Paese. Lo riferiscono fonti Di soccorritori

    01.20 - Si temono molte vittime. Il più devastante terremoto che abbia mai colpito Haiti finora ha fatto crollare diversi edifici e un ospedale. Gli esperti temono "danni molto gravi e vittime".

    01.15 - Volo bloccato in pista. Circa 200 passeggeri di un volo della American Airlines che doveva collegare Port-au-Prince ad una città degli Stati Uniti stavano imbarcandosi sull'aereo quando c'è stato il terremoto ad Haiti, secondo la Cnn. L'aereo non ha ovviamente potuto lasciare l'aeroporto.

    01.05 - Numerosi palazzi crollati. Secondo un giornalista della rete televisiva Haitipal, "il Palazzo nazionale, il ministero delle FInanze, il ministero dei Lavori pubblici, della Comunicazione e della Cultura, il Palazzo di giustizia, la Scuola normale superiore" sono crollati. Anche il parlamento e la cattedrale di Port-au-Prince avrebbero subito gravi danni.

    01.01 - Frattini: non lesineremo sforzi. "Sono profondamente vicino al popolo di Haiti" ha dichiarato il ministro degli Esteri, Franco Frattini. "L'Italia non lesinerà sforzi per stare concretamente vicina al popolo di Haiti e, naturalmente, agli italiani presenti nell'area colpita dal terremoto".

    00.54 - Crollato anche palazzo presidenziale. Tra i numerosi edifici crollati a Port-Au-Prince ci sarebbe anche il Palazzo presidenziale: lo afferma la tv di Haiti ripresa dalla Cnn in spagnolo.

    00.50 - Farnesina: verifiche su italiani. Sono in corso verifiche circa l'eventuale coinvolgimento di cittadini italiani nel terremoto ad Haiti. E' quanto precisa la Farnesina che, attraverso l'Unità di crisi, è in stretto contatto con l'ambasciata italiana a Santo Domingo, competente per Haiti.

    00.22 - Obama: pronti ad aiutare. Il presidente Usa Barack Obama ha detto che gli Usa sono pronti ad aiutare il popolo di Haiti.

    00.16 - Edifici crollati: morti e feriti. Alcuni edifici di Port-au-Prince, capitale di Haiti, sono crollati e ci sono morti e feriti sotto le macerie. Lo riferisce un reporter dell'agenzia di stampa Reuters sul posto.

    00.12 - Telefoni fuori uso. Gli Stati Uniti hanno riferito che le line telefoniche fisse e mobili sono state interrotte nella capitale di Haiti. 23.52 - "Enorme catastrofe". ''E' un'enorme catastrofe''. Così l'ambasciatore di Haiti negli Stati Uniti ha definito la serie di violentissime scosse di terremoto che hanno colpito il suo paese, con epicentro a pochi chilometri dalla capitale Port-au-Prince.

    23.12 - Terza scossa. Una terza scossa di terremoto è stata registrata sull'isola di Haiti. Secondo il sito americano di monitoraggio terremoti Usgs, la magnitudo è 5.5 della scala Richter.

    23.00 - Seconda scossa. Una seconda scossa, di magnitudo 5.9 Richter, è stata registrata ad Haiti con epicentro molto vicino a quello della prima. Lo riporta il sito del centro americano di monitoraggio terremoti Usgs.

    22.53 - Sisma di magnitudo 7.2. Scatta l'allerta tsunami. Un violento terremoto di magnitudo 7,3 ha investito alle 10.53 ora locale (22.53 ora italiana) le acque a largo dell'isola caraibica di Haiti. Crollato un edificio di tre piani. Il terremoto ha fatto scattare immediatamente un allerta tsunami nella regione, valido per Haiti, Cuba, Isole Bahamas e Repubblica Dominicana.

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    ti61no
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    00 13/01/2010 18:50
    Devastante terremoto ad Haiti clicca le foto






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    ti61no
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    00 13/01/2010 18:54
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    ti61no
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    00 13/01/2010 18:55
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    lilly54
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    00 14/01/2010 14:37
    Ansia per decine italiani
    ROMA - La terra ha continuato a tremare, nella seconda notte dopo l'apocalisse di Haiti. Ma non c'é più nulla da distruggere a Port-au-Prince, la capitale devastata. Chi è sopravvissuto ai crolli, ora deve cercare di scampare al dopo terremoto, fatto di sciacalli, di criminali evasi dalla prigione crollata, di acqua e cibo che non ci sono più, di linee telefoniche interrotte, di elettricità prodotta solo con i generatori autonomi finché ci sarà benzina da bruciare.
    Unico mezzo di comunicazione che resiste, internet. E' da Twitter e Facebook che arrivano al mondo gli appelli e le testimonianze. Dalle 16:53 del 12 gennaio, quando la faglia sotto l'isola caraibica si è rotta, sono ormai 42 le scosse registrate dall'istituto geofisico americano Usgs. Tutte sono sempre al di sopra di magnitudo 4.5 Richter: niente a confronto con il primo gigantesco colpo di maglio a forza 7.0, ma ogni volta la terra si muove come se fosse scossa da una piccola bomba atomica. La conta dei morti è ancora un'ipotesi, più che un esercizio di statistica. L'ordine di grandezza è quello delle centinaia di migliaia di vittime.
    La macchina dei soccorsi si è messa in moto, ma è ancora lontana dall'isola. Si muove veloce, ma il tempo gioca contro i sopravvissuti all'inferno di Port-au-Prince. "Abbiamo bisogno di vaccini contro il tetano, contro le infezioni e le epidemie, così come di acqua potabile e di gente che scavi sotto le macerie per estrarre i feriti", ha l'ambasciatore di Haiti a Tokyo , Jean-Claude Bordes, che ha riferito di non "aver avuto comunicazioni da parte del mio governo. Spero di avere contatti domani". Le poche notizie dirette, ha continuato, "le ho avute da alcuni amici. Ho provato tante volte a chiamare. Ho potuto raggiungere Haiti solo per telefono pochi minuti dopo il disastro: solo urla e lamenti, Non potevo parlare a lungo, ma poi le comunicazioni sono cadute definitivamente". E ha spiegato: "Temo che i morti siano ben oltre la stima di 100.000 di cui ho sentito parlare, se l'epicentro del sisma è a Petion-Ville, popoloso centro a 7-10 chilometri da Port-au-Prince, il bilancio sarà ben più pesante".
    Il primo aereo degli aiuti americani promessi dal presidente Obama - che ha chiesto al Pentagono di mettere in campo tutte le risorse disponibili in quella che vorrà essere una 'campagna di guerra' per salvare vite umane - è arrivato ieri sera. I militari Usa hanno scaricato all'aeroporto, gravemente danneggiato dal sisma, una serie di apparecchiature elettroniche per rendere più sicure le operazioni di atterraggio e decollo dei velivoli carichi di aiuti che arriveranno. Inoltre, le prime squadre di soccorso medico sono giunte a Port-Au-Prince per aiutare le vittime e per evacuare i cittadini americani gravemente feriti. Ed è già in navigazione una portaerei. Nel resto del mondo è scattata la raccolta di fondi. Tra i primi a farsi notare per la generosità, la coppia Jolie-Pitt che ha devoluto un milione di dollari. Ma sono già partiti anche i primi allarmi contro gli sciacalli della beneficenza, quelli che inventeranno truffe su internet per far soldi anche sull'apocalisse di Haiti.
    Nella notte "é aumentato di una decina il numero delle persone contattate direttamente o indirettamente" dall'Unità di crisi della Farnesina, facendo "salire a 80 circa" gli italiani rintracciati ad Haiti dopo il terremoto ma mancano all'appello ancora decine di connazionali Lo ha detto il capo dell'Unità di crisi, Fabrizio Romano durante il briefing con la stampa sulla situazione ad Haiti. La Farnesina invita dunque chiunque sia a conoscenza di amici o parenti italiani che si trovano ad Haiti a contattare l'Unita' di crisi al numero 06-36225 per accelerare la ricerca dei nostri connazionali.
    Il funzionario della Farnesina inviato a Port-au-Prince - ha spiegato Romano - "per prima cosa" andrà all'Hotel Montana, crollato nel terremoto che ha colpito Haiti, "per verificare" l'eventuale presenza di italiani.
    Il funzionario della Farnesina inviato a Port-au-Prince - ha spiegato Romano - "per prima cosa" andrà all'Hotel Montana, crollato nel terremoto che ha colpito Haiti, "per verificare" l'eventuale presenza di italiani.
    Il quadro - ha detto ancora Romano - resta "drammatico, fluido e tutt'altro che chiaro a causa delle comunicazioni disturbate". Nell'isola - ha ricordato - sta per atterrare il volo della Protezione civile con un funzionario dell'Unità di crisi che attiverà un'antenna in modo da avere un contatto diretto con il ministero. Il funzionario opererà in tandem con un collega dell'ambasciata italiana a Santo Domingo, in modo da svolgere "una ricerca più mirata dei nostri connazionali, avvalendosi anche dell'apporto delle autorità locali".
    "Restano motivi di preoccupazione, perché il numero dei connazionali presenti è sicuramente maggiore di quelli che noi siamo riusciti a contattare", ha aggiunto Romano, ricordando che "come ha detto il ministro Frattini, non abbiamo notizie negative, ma purtroppo neanche positive". Oltre ai 191 italiani che risultano iscritti all'anagrafe consolare che però "possono aver lasciato il Paese senza segnalarlo", il capo dell'Unità di crisi sottolinea che potrebbero anche esserci "tante altre persone presenti senza averlo comunicato a nessuno sul piano istituzionale".

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    lilly54
    Post: 1.172
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    00 14/01/2010 14:51


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    tani.65
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    00 14/01/2010 21:57
    x la distruzione ad haiti richedono solo chi parla la lngua creola oppure medici in qnt necessitano urgentemente....
    che disastro.....
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    ti61no
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    00 15/01/2010 12:14
    Esasperata per ritardi, gente erige barricate anche con morti


    (ANSA) - PORT-AU-PRINCE, 15 GEN - Esasperati per i ritardi negli aiuti, alcun superstiti del sisma hanno eretto blocchi stradali anche con i cadaveri delle vittime. Shaul Schwartz, un fotografo del settimanale americano Time, ha detto di aver visto almeno due sbarramenti del genere nella capitale. 'Stanno mettendo su blocchi stradali con i morti e le macerie del terremoto, il quadro si va facendo davvero sconvolgente, la gente non ne puo' piu' e vuole gli aiuti'', ha detto all'agenzia Reuters.
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    ti61no
    Post: 7.915
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    00 18/01/2010 16:59
    Haiti: Croce Rossa, cresce violenza
    (ANSA) - GINEVRA, 19 GEN - 'La violenza ed i saccheggi sono in aumento ad Haiti tra la gente sempre piu' disperata'. E' l'allarme lanciato dalla Croce rossa (Cicr).

    A Ginevra il Comitato internazionale descrive una situazione drammatica: 'E' una catastrofe' - afferma il Cicr - la gente lotta per sopravvivere'. Intanto mentre la macchina degli aiuti fatica a raggiungere le aree devastate, oltre 100 bambini potrebbero essere rimasti sepolti sotto le macerie della loro scuola, a ovest di Port-au-Prince.
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    ti61no
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    00 19/01/2010 19:36
    Cocktail in spiaggia e sport acquatici
    La nave da crociera sbarca ad Haiti
    La lussuosa "Independence of the Seas" non ha mutato itinerario nonostante il terremoto


    MILANO - Da una parte la tragedia di un popolo messo in ginocchio e gli sforzi internazionali, dall’altra "the holiday must go on". Una nave da crociera ha fatto scalo venerdì scorso nelle spiagge caraibiche di Labedee, a 60 miglia (96 chilometri circa) dall'epicentro del terremoto di Haiti, nella parte nord-occidentale dell'isola Hispaniola. A bordo della lussuosa "Independence of the Seas" di proprietà della Royal Caribbean International, viaggiavano 3.100 passeggeri, alcuni dei quali non sono voluti scendere per rispetto delle vittime e del dolore dei sopravvissuti. Ma chi ha scelto di proseguire nel programma del viaggio ha goduto di cocktail sulle amache in riva al mare, barbecue e sport acquatici.

    BODYGUARD – Chi aveva prenotato per la gita a Labadee ha temuto per la sua incolumità, pensando che la gente disperata avrebbe attaccato il resort in cerca di cibo e acqua, ma alla fine si è lasciato tentare dallo sci nautico e dalle escursioni sulla spiaggia da favola e tutto è andato liscio. Per garantire la sicurezza dei viaggiatori, nella spiaggia privata di Labadee, come riferisce il Guardian, alcune guardie armate hanno scortato i turisti che volevano fare shopping nel mercato artigianale del resort. La visita è durata fino al tramonto, ma molti viaggiatori siano rimasti a bordo, per protesta. «Disgustoso», ha commentato un passeggero, lasciando un post nel forum della Royal Caribbean dedicato ai suggerimenti. «Non posso pensare di stare steso al sole, giocare in acqua e mangiare carne arrostita in riva al mare, mentre a Port-au-Prince ci sono decine di migliaia di persone morte per strada». Per rimorso o per solidarietà le scialuppe hanno lasciato cibo ai terremotati.

    IL TIMORE DEGLI SCIACALLI –La compagnia della Florida, che continuerà a includere nell'itinerario di viaggio Haiti nelle prossime settimane, «ha deciso di offrire un'esperienza a due passi dall’epicentro del terremoto, dopo un dibattito interno molto acceso», come riferisce John Weis, vicepresidente della Royal Caribbean International. «Nelle nostre conversazioni con l'inviato speciale dell'Onu Leslie Voltaire – ha aggiunto Weis – abbiamo convenuto che Haiti beneficerà del turismo. Inoltre abbiamo una grande opportunità di trasportare aiuti nella penisola. Il 100 per cento del ricavato dal tour a Labadee verrà donato per la ricostruzione di Port-au-Prince».
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    ti61no
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    Utente Master
    00 25/01/2010 18:01
    Haiti, H. Clinton contro Bertolaso
    "Queste polemiche mi sembrano come quelle che si fanno il lunedì mattina sulle partite". Così il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, ha risposto, nel corso della conferenza stampa al termine dell'incontro bilaterale col ministro degli Esteri Frattini, ad una domanda sulle critiche del capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, in merito alla gestione degli aiuti ad Haiti. "C'è un grande impegno per portare gli aiuti", ha aggiunto.



    La Clinton ha ribadito che "non è possibile essere efficenti senza il sostegno dei militari". "Anche il ministro Frattini ha ricordato che l'Italia, insieme ad altri paesi, sta inviando una nave per ulteriori soccorsi", ha concluso. Hillary Clinton ha dunque gettato acqua sul fuoco dopo le polemiche nate dalle dichiarazioni di Bertolaso, ringraziando l'Italia "per quanto" sta facendo ad Haiti. Senza dimenticare "la tragedia del terremoto dell'Aquila dello scorso anno", il segretario di Stato Usa ha tenuto a sottolineare la "differenza della situazione infrastrutturale" nell'isola caraibica: "Portare gli aiuti ad Haiti è una cosa diversa dall'intervento in un Paese come l'Italia".

    Il ministro Frattini intervistato dal Corriere ha tenuto a specificare: "Quelle fatte da Bertolaso sono valutazioni logiche e tecniche, non politiche". Critiche "che non hanno altro intento se non quello di cercare di suggerire soluzioni per migliorare la situazione sul campo. Sono fondate sulla situazione empirica è sbagliato leggerle contro qualcuno, tanto meno contro gli americani, che in queste ore stanno svolgendo un lavoro importantissimo. Non sono certo gli Stati Uniti i responsabili di una mancanza di coordinamento", ha aggiunto Frattini, pur ammettendo tutte le difficoltà el coordinare "l'enorme sforzo" degli americani e del resto del mondo per aiutare la popolazione dell'isola caraibica devastata dal terremoto del 12 gennaio.

    Durante la conferenza stampa con il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, il ministro degli Esteri, Frattini, ha sottolineato inoltre "abbiamo fortemente apprezzato l'impegno di Obama e dell'amministrazione Usa per Haiti". "L'Italia, ha ricordato il ministro, è stata tra i primi Paesi a contribuire e "continueremo a farlo in una visione comune". Frattini ha ricordato che stiamo "portando la nave Cavour con elicotteri e Carabinieri per garantire l'ordine pubblico, in stretta collaborazione con gli Stati Uniti".

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    ti61no
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    Utente Master
    00 29/01/2010 13:44
    Haiti, soccorsi contro il tempo
    (ANSA) - ROMA, 29 GEN - L'adolescente recuperata viva sotto le macerie a Port-au-Prince riaccende la speranza. Nuovo appello dell'Onu per gli aiuti.Tra i Paesi si cerca di mettere a punto la massima sinergia. Per fare il punto, domani si incontreranno a Parigi il Segretario di Stato Usa, Hillary Clinton e il presidente Sarkozy. A marzo e' prevista una conferenza all'Onu.Da oggi e' operativo a Port-au-Prince il campo base della Croce Rossa Italiana. Il campo Italia garantira' 1.500 pasti al giorno.
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