Un cordiale saluto a tutti!
Vorrei riprendere l’interessante storia dei fonditori Soletti per aggiungere qualche notizia in più che mi capita sottomano relativamente ad alcune fusioni realizzate da questi fonditori.
La più antica campana fusa dai Soletti, finora nota, si trova nella bassa cremonese.
Devo questa informazione al socio Pietro Migliorini, che ancora una volta si è rivelato un’autentica miniera di preziose notizie. Riporto dunque quanto detto dal Pietro, ringraziandolo vivamente per la sua cara amicizia e per la sua affabilità. Circa un 15 anni fa il Pietro si trovava in quel di S. Giovanni in Croce (CR) per suonare col suo gruppo di campanari nella locale chiesa parrocchiale, ed ha avuto anche il tempo ed il modo di salire sul campanile di una chiesa filiale. Oltre alla chiesa parrocchiale, infatti, ci sono altre due chiese ed una di queste è dedicata alla SS.ma Trinità. In cima al campanile della chiesa della Trinità il Pietro ha trovato un castello ligneo (come pure ceppi e ruote) per tre campane, anche se, all’epoca, rimanevano installate in cella solo le due maggiori, mentre la minore era irreperibile. Veniamo al dunque della scoperta:
La campana maggiore (DO4) porta la data 1652 e questa iscrizione: MDCLII BEATISS. VIRG. MAR. SS. ET FRAN. Poi le iniziali del fonditore: G. A. C. F.
Le campana mezzana (MI4) è datata 1722 e porta questa iscrizione: IN BRESCIA AMBROSIO SOIETI E PIETRO MIO FIGLIO CAMPANARO ANNO 17XXII.
Sarebbe buona cosa se qualcuno del posto potesse verificare se le due campane esistono ancora e fare un’adeguata documentazione della campana dei Soletti!!
Altre campane Soletti:
A Villafranca, provincia di Verona, è stata restaurata nel 2002 una campana di Pietro e Alberto Soletti fusa nel 1755, con nota MI4 dal peso di 106 kg., montata sul campanile a vela della chiesa di S. Rocco.
Nel 1772 il fonditore Gaetano Soletti rifondeva la campana maggiore della chiesa parrocchiale di Carpenedolo, in provincia di Brescia. Tale campana risultò di pesi 180 (1443,5 kg.) e con nota DO#3. La campana maggiore di Carpenedolo venne rifusa ancora dai Soletti (Gaetano e Placido) nel 1815. Stando alle notizie che ho reperito in rete, le quattro vecchie campane (e tra queste il campanone dei Soletti) rimasero in funzione fino al 1843, anno in cui venne fuso da Innocenzo Maggi di Brescia l’attuale concerto di 8+1 campane in SI2.
Nel 1772 il Soletti Gaetano realizzava una campana di 80 pesi (641,5 kg., nota Fa#3) per la chiesa di Acquafredda, in provincia di Brescia.
Altra opera di Gaetano Soletti realizzata nell’anno 1772 fu la campana di pesi 160 (1283 kg.) e con nota RE3 fusa per la chiesa parrocchiale di Travagliato, in provincia di Brescia. L’anno seguente, 1773, lo stesso Gaetano realizzava una campana per la chiesa di S. Carlo ai Finiletti, sempre nel comune di Travagliato (BS); questa campana, che doveva essere requisita durante il secondo conflitto mondiale, venne trasferita nel campanile della chiesa parrocchiale dove tutt’ora si trova.
Nel 1783 troviamo sempre Gaetano Soletti che realizza la campana della chiesa di S. Rocco di Carpenedolo (BS), tutt’ora esistente.
Nel 1805 Gaetano Soletti fonde quattro campane di pesi: 50, 35, 25, 15 (rispettivamente: 401 kg., 281 kg., 200,5 kg., 120 kg.; probabilmente si tratta di quattro campane in scala di LAbemolle3), da destinare alla chiesa di Cremezzano, frazione del comune di San Paolo, in provincia di Brescia
Nel 1818, invece, troviamo un Giovan Battista Soletti di Treviso (che non è evidentemente quello di metà ‘700) che realizza la campana maggiore di Cortina d’Ampezzo (non più esistente) e, nel 1834, la settima campana del duomo di S. Pietro di Treviso.
Nel 1819 sono attivi i fonditori Gaetano e Placido Soletti, che realizzano una campana per la chiesa della Natività di Maria di Ravere, frazione del comune di Carpenedolo (BS), tutt’ora esistente.
Sempre nel 1819 i medesimi fonditori realizzano due campane per il Santuario della Madonna della Misericordia di Bovegno (BS). Ancora nel 1819 fondono tre campane per la chiesa di Cignano, nel comune di Offlaga (BS). Una di queste campane di Cignano venne rifusa nel 1822 da Placido Soletti e Giorgio Pruneri.
Nel 1822 Placido Soletti, avvalendosi della collaborazione di un giovanissimo Giorgio Pruneri, realizza un concerto di 5 campane in tono di LA3 per la chiesa di Quinzanello, frazione del comune di Dello (BS).
Tra le notizie sparse ho trovato anche un’annotazione di tre campane di Pietro Soletti (suppongo quindi che siamo circa a metà del ‘700) fuse per la chiesa arcipretale di Longarone Vajont, in provincia di Belluno. Le campane andarono distrutte con la chiesa ed il paese nell’arcinota tragedia del 9 ottobre 1963.
Altro appunto volante riguarda le campane di Erbè (VR) fuse da Gaetano (II) Soletti: non ho trovato l’anno di fusione (comunque parliamo di fine Settecento), ma ho trovato il peso delle campane che erano rispettivamente di: 73 pesi, 53 pesi, 37 pesi, 23 pesi. Non conoscendo la misura di conversione in chilogrammi che si utilizzava in provincia di Verona lascio fare volentieri questo compito a qualcuno più informato di me.
Rimane ancora qualcosa da censire in Provincia di Sondrio, pertanto quando avremo un po’ di nuovo materiale tornerò ad aggiornarvi su nuove scoperte a proposito di questi fonditori lombardi così poco conosciuti. Essendo i “precursori” della fonderia Pruneri, penso che sia un dovere cercare di approfondire un po’ di più le vicende dei fonditori Soletti. Gli interventi fin qui pubblicati sono stati di notevole aiuto per cercare di dare una prima inquadratura della loro attività. Vorrei pertanto esprimere un sentito ringraziamento a tutti quelli che stanno collaborando e spero di aver apportato (e di apportare ancora!!) informazioni utili per redigere una scheda abbastanza esaustiva su questa importante dinastia di fonditori lombardi.
Un grazie a tutti e a presto!!
Simone