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MV Agusta

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    ti61no
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    00 20/10/2009 15:47
    Striscione a sostegno di MV Agusta a firma CasaPound Varese
    E’ apparso durante la nottata, fuori dai cancelli del quartier generale del gruppo MV Agusta di Schiranna (Varese), uno striscione, a firma CasaPound Varese, recante la scritta “MV Agusta orgoglio da difendere”. Com’è noto Harley-Davidson, dopo poco più di un anno dall’acquisizione, ha comunicato la messa in vendita della storica azienda varesina. Per ora solamente Claudio Castiglioni, ex patron dell’azienda, ha dato timidi segnali di interesse a riprendersi MV.

    I responsabili dell’associazione motivano così la propria presa di posizione: “MV Agusta è un marchio storico e glorioso, per il territorio ma anche per l’intera nazione, negli ultimi anni però ha vissuto momenti altalenanti. Speculazioni e interessi finanziari prima che industriali hanno portato allo scorporo di MV e Husqvarna, ora l’ultima doccia fredda in ordine di tempo, da parte nostra ci chiediamo: quante altre volte l’azienda ed i lavoratori, che continuano a produrre capolavori di motoristica dovranno passare di mano in mano come una moneta da un euro?”.

    L’associazione da parte sua propone una ricetta innovativa. “Noi caldeggiamo l’intervento statale a protezione di MV Agusta. Un marchio competitivo e innovativo è un ottimo biglietto da visita - sostiene Gabriele Bardelli - nonché un traino per il tanto decantato Made in Italy, per questo sarebbe importante che l’industria statale italiana si facesse coraggiosamente carico della gestione aziendale, magari proprio attraverso Finmeccanica (il cui azionista di maggioranza è il Ministero dell’Economia), per vedere riuniti sotto lo stesso tetto dopo un secolo i due rami dell’Agusta originaria, ma soprattutto per mettere al riparo l’azienda ed i suoi dipendenti da speculatori. falchi della finanza e predatori di march ”.

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    ti61no
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    00 05/11/2009 17:37
    New MV Agusta F4 World Premiere
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    ti61no
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    00 10/11/2009 16:49
    MV Agusta F4 foto e dati ufficiali

    La perfezione può essere migliorata? La domanda trova risposta nella nuova MV Agusta F4, una moto da sempre giudicata la più bella del mondo, che oggi ridefinisce i canoni della bellezza. La nuova F4 non rappresenta un’evoluzione della precedente, ma un progetto nuovo, dalla prima all’ultima vite, dalla prima all’ultima curva della sua sinuosa carenatura.

    Nuovi il motore, il telaio, il forcellone. Nuovo il lay out generale che ha portato ad ottenere una moto più stretta di 4 cm, più compatta e leggera, “dimagrita” di ben 10 kg. La F4 si pone quindi come riferimento assoluto per le moto sportive stradali, per
    soluzioni tecniche e per le sue straordinarie prestazioni. Ogni particolare, anche il più piccolo e insignificante, è stato riprogettato e/o riposizionato con l’obiettivo di ottenere una moto ultracompatta e leggera.

    L’ergonomia è completamente nuova, curata in modo maniacale per concorrere alla rinnovata facilità di guida, che fa sì che il pilota entri immediatamente in sintonia con la moto. Più prestazioni, quindi, ma maggior feeling assicurato anche dal Traction Control MK II regolabile su otto livelli di intervento e dalla doppia mappatura.

    Ecco in breve le caratteristiche peculiari del progetto. Peso solo 192,5 kg a secco, nuove sovrastrutture iperleggere, nuovo motore 4 cilindri in linea da 998 cc, alimentazione con sistema TSS a cornetti a lunghezza variabile, sistema TC MK II di controllo della trazione regolabile su 8 livelli, due iniettori per cilindro, frizione antisaltellamento, nuovo impianto d’iniezione elettronica con corpi farfallati Mikuni da 49 mm, nuova centralina Magneti Marelli 7BM, nuovo scarico 4-in-1 con valvola parzializzatrice, nuovo telaio ridimensionato e alleggerito, nuovo forcellone monobraccio.

    Una vera rivoluzione ha caratterizzato il design della F4. Più bassa, compatta, aggressiva, ma sempre con un look inconfondibile.
    Nessuna quattro cilindri in linea al mondo può vantare una sezione frontale così ridotta, del tutto paragonabile a quella di una bicilindrica. Le superfici estese delle carenature (che da sempre caratterizzano la F4) si sono fatte più rastremate, hanno nuovi sfoghi dell’aria che migliorano l’estrazione dell’aria calda, l’efficienza aerodinamica e lasciano intravvedere il coperchio valvole rosso del quattro cilindri a valvole radiali.

    Anche gli specchietti concorrono all’efficienza aerodinamica, con una nuova conformazione e due piccole appendici aerodinamiche che eliminano le turbolenze, e contribuiscono a proteggere le spalle del pilota. Il codino si fa più slanciato, il cupolino incredibilmente più penetrante e affilato, la dimensione della sella aumenta, il serbatoio è più compatto e basso, i semimanubri più aperti e rialzati per un controllo di guida incredibile.

    La ricerca della migliore respirazione possibile per il motore a valvole radiali ha richiesto un’ottimizzazione dei condotti di aspirazione dinamica che si allargano sotto il nuovo cupolino nel punto in cui la sovrapressione è massima. Un elemento fondamentale per le prestazioni della moto diventa quindi anche elemento fondamentale del design. La parte sottostante il cupolino è stata ridisegnata per canalizzare al meglio l’aria verso il radiatore e isolare meglio il pilota dal caldo.

    Il gruppo ottico anteriore ricorda nella forma quello, indimenticabile, della prima F4 ma è decisamente più compatto ed efficace, qualcosa di assolutamente innovativo. Per la prima volta su una moto viene utilizzato un faro poliellissoidale monoelemento
    con lampada bixeno a doppia funzione (abbagliante e anabbagliante) a tutto vantaggio della compattezza e della leggerezza del gruppo ottico stesso.

    Il nuovo quattro cilindri a valvole radiali, mantiene praticamente invariati solo i dati di alesaggio e corsa di 76×55 mm, ma sfrutta tutte le esperienze sviluppate nelle competizioni e la tecnologia più moderna per essere di nuovo un riferimento
    per la categoria. A questo scopo è stato riprogettato l’albero motore che ha un’inerzia aumentata del 50% rispetto al precedente. Anche le bielle sono completamente riprogettate, più leggere e nello stesso tempo più rigide delle precedenti.

    I condotti di aspirazione sono stati accorciati in modo sostanziale per ottenere la massima efficienza e le massime performance agli alti regimi. A “riempire” la curva di coppia e a perfezionare l’erogazione contribuiscono i nuovi corpi farfallati Mikuni da 49 mm, ma soprattutto l’ultima evoluzione del sistema di cornetti ad altezza variabile TSS. La centralina Magneti Marelli 7BM integra e armonizza opportunamente il controllo delle lunghezze dei cornetti di aspirazione e della valvola allo scarico, la gestione motore attuata dagli 8 iniettori in funzione del rapporto inserito, il nuovo Traction Control MK II regolabile su otto livelli di intervento e la doppia mappatura (Sport/Rain).

    La distribuzione è stata aggiornata da nuove molle valvola di aspirazione più piccole e leggere. Le valvole di aspirazione sono in titanio da 30 mm mentre quelle di scarico in acciaio hanno un diametro di 25 mm. Il basamento è stato riprogettato e razionalizzato ed è più leggero di 600 grammi rispetto al precedente. Completamente nuovo anche il comando cambio, che
    permette ora l’adozione del sensore di marcia inserita e consente alla centralina di adottare diverse mappature motore in funzione del rapporto utilizzato.

    La nuova coppa dell’olio, più profonda per assicurare un pescaggio ottimale anche nelle condizioni più estreme, ospita un nuovo filtro ecologico asportabile senza smontare alcun componente migliorando quindi l’accessibilità meccanica per la normale manutenzione.

    Ogni elemento del motore è stato razionalizzato e alleggerito. Il nuovo generatore Mitsubishi, al Neodimio-Ferro-Boro è raffreddato ad olio e riceve il moto per mezzo di un giunto torsionale in elastomero. Il risparmio di peso, che questo componente garantisce, ha dell’incredibile: ben 1600 grammi. Grazie alla ricollocazione di elementi quali il vaso di espansione e il regolatore
    di tensione, si è liberato spazio prezioso per l’airbox che ha visto aumentato il suo volume a tutto vantaggio della respirazione del motore.

    Le già eccellenti performance del quattro cilindri MV sono migliorate ancora. Questo nuovo motore eroga una potenza massima di ben 137 kW (186,3 cv) a 12900 giri con una coppia massima di 114 Nm a 9500 giri. Restano intatte le altre caratteristiche che nel corso degli anni hanno reso il 4 cilindri MV un riferimento del settore: le 4 valvole per cilindro sono disposte radialmente per una conformazione ottimale della camera di scoppio, il cambio è estraibile come sulle più pregiate unità da competizione, la frizione antisaltellamento di tipo meccanico assicura un controllo ottimale del freno motore in staccata.

    Il nuovo telaio è più stretto, slanciato, corto e leggero ed ha rigidezze ottimizzate. La zona del cannotto di sterzo è stata rivista completamente e le piastre laterali sono più avanzate. Questo ha consentito una distribuzione dei pesi ottimale (52% anteriore, 48% posteriore) e la ricollocazione dell’attacco del forcellone che così, si è potuto allungare migliorando la trazione senza aumentare l’interasse. Sostituendo l’elemento pressofuso interno, il cannotto offre anche la possibilità di regolare l’inclinazione dello sterzo. L’inclinazione standard è di 23° 5’ per una guida agile, moderna ed efficace.

    I leveraggi della sospensione posteriore sono stati riprogettati e hanno una curva di progressività inedita, il telaietto reggisella è stato rivisto completamente ed è più compatto e leggero. Il forcellone monobraccio è un vero gioiello d’ingegneria. Allungato di 20 mm rispetto al precedente, contribuisce naturalmente ad aumentare la trazione ottimizzando anche il tiro catena. La riprogettazione ha consentito, però, di ridurne drasticamente il peso (-1,2 kg) lasciando inalterata la rigidità torsionale. Il forcellone della nuova F4 raggiunge il peso di soli 5 kg, un record per un elemento di questo tipo.

    La forcella Marzocchi upside down, con steli da 50 mm di diametro, vuole continuare la tradizione MV, che è diventata famosa per la sua stabilità d’avantreno. Derivata dalle unità da competizione, è regolabile in continuo nel precarico molla e nell’idraulica in estensione e compressione, il piedino forgiato ultraleggero è anch’esso realizzato espressamente per la F4. Il monoammortizzatore Sachs è equipaggiato con serbatoio d’azoto “piggy back” (separato e integrato nel corpo) ed è regolabile in estensione, compressione, precarico molla. Il puntone del leveraggio consente di alzare o abbassare il retrotreno della moto in funzione dell’assetto desiderato, delle preferenze del pilota e delle altre regolazioni effettuate.

    L’impianto anteriore Brembo, con pinze radiali monoblocco, è senza ombra di dubbio il miglior impianto per moto attualmente sul mercato. Sulla F4 è accoppiato a una pompa Nissin con serbatoio integrato realizzata espressamente su specifiche MV.
    Il doppio disco flottante d’acciaio da 320 mm di diametro utilizza una flangia ultra alleggerita e uno spessore ridotto a 5 mm per ridurre al massimo le inerzie e le masse non sospese. L’impianto frenante posteriore è Nissin ma realizzato esclusivamente per MV, con disco d’acciaio inox da 220 mm di diametro e pinza a quattro pistoncini.





    [Modificato da ti61no 10/11/2009 17:02]
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    ti61no
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    Registrato il: 02/03/2006
    Utente Master
    00 03/09/2010 23:19
    La Pattuglia Acrobatica Nazionale compie 50 anni e la Casa di Schiranna (MV Agusta, ndr), da sempre legata al mondo dell’aeronautica, ha voluto rendergli omaggio con una versione speciale della sua moto più prestigiosa, la F4. Ecco quindi la nuovissima MV Agusta F4 Frecce Tricolori, caratterizzata dalla livrea azzurra con fregi tricolori prodotta in tiratura limitati di soli 11 esemplari, allestiti per l’occasione con componenti speciali in fibra di carbonio e titanio, e numerati esattamente come gli undici velivoli della formazione acrobatica.

    Una piccola targa in argento sulla testa di sterzo indica il numero e la sigla del velivolo a cui ognuna delle moto è associata. La consegna delle moto avverrà presso l’aeroporto militare di Rivolto, base delle Frecce Tricolori, in occasione di un evento dedicato, un’opportunità unica per passare un’intera giornata con i piloti della PAN (Pattuglia Acrobatica Nazionale). La manifestazione del 50° anniversario si svolgerà a Rivolto (UD) l’11 e 12 settembre 2010.

    Per informazioni e prenotazioni chiamate il numero verde 800.364406
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