Grazie al gentile omaggio di Iperborea ho finalmente letto
L'anno della lepre.
In effetti la storia dell'uomo insoddisfatto di una vita che lo inaridisce e in cui non si riconosce che molla tutto per recuperare ritmi naturali, scelte individuali e contatto con se stesso e la natura, è raccontata con ironia e intelligenza.
Il tema dopo il 1975 (anno di pubblicazione) è stato visitato molto spesso (ma in fondo anche prima, è quasi un classico a cominciare da Pirandello), ma porta sempre, quando è ben trattato, immedesimazione e spunti di riflessione.
E poi il libro offre uno spaccato interessante e, per me, sconosciuto, della società, gli ambienti e lo stile di vita in Finlandia. Davvero un paese particolare.
Simpaticissima la lepre, naturalmente.
Certo, ho trovato che Il mugnaio urlante, che avevo letto prima, gli somigli molto.