00 28/03/2007 01:39
Giappone, Stati Uniti e Canada stanziano 18 milioni di dollari contro l'influenza pandemica
La strategia è sintetizzare le medicine direttamente nelle regioni dove sono necessarie

Oms, nuovi fondi per i vaccini low cost "Inaugurare laboratori nei paesi poveri"

Nuovi laboratori in Brasile, nell'America Latina e in quattro regioni asiatiche


GINEVRA - I governi del Giappone, degli Stati Uniti e del Canada si sono ufficialmente impegnati con l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) a versare 18 milioni di dollari per accelerare la produzione e la distribuzione nei paesi in via di sviluppo di vaccini capaci di combattere le mutazioni del virus aviario.

"La maggior parte dei paesi poveri - spiega Marie-Paula Kieny direttore del settore ricerca vaccini dell'Oms - non hanno i mezzi per accedere ai vaccini. Il Who - la sigla in inglese che identifica l'organizzazione internazionale sanitaria - si opera perchè l'accesso ai vaccini sia concesso anche alle popolazioni più povere".

I tre punti del Piano. La Who ha steso un Piano d'azione globale per raggiunge l'obiettivo di allargare l'accesso dei vaccini low cost ai paesi in via di sviluppo. Prima di tutto è indispensabile realizzare nuovi laboratori farmaceutici dove c'è più bisogno di vaccini. Poi è necessario finanziare stock di vaccini da utilizzare in caso di pandemia e, infine, indirizzare finanziamenti per il sostegno della ricerca. La settimana prossima, a Jakarta, una riunione tecnica è stata convocata dall'Who per valutare i tre capisaldi del Piano e verificare le forme virali più diffuse nei diversi paesi.

Lotta contro l'influenza aviaria. L'influenza pandemica si sviluppa quando emerge un nuovo sottotipo di virus che in precedenza non ha mai circolato tra gli esseri umani. Ad esempio, il virus aviario H5N1 è un ceppo con potenziale pandemico perchè potrebbe mutare in un ceppo contagioso per gli esseri umani. Per questo gli sforzi dell'Organizzazione mondiale della Sanità sono concentrati sull'influenza pandemica: per prevenire quello che potrebbe trasformarsi in un nuovo disastro sanitario.

Fabbriche nell'America del Sud e in Asia. La Federazione internazionale delle associazioni dei produttori farmaceutici si è detta favorevole a collaborare con il Who per trasferire le tecnologie utili a realizzare farmaci nei paesi in via di sviluppo. La multinazionale francese Sanofi Pasteur inaugurerà l'anno prossimo, in Brasile, un nuovo laboratorio capace di produrre vaccini contro il virus dell'influenza pandemica, mentre sei progetti sono già avviati per realizzare a breve stabilimenti capaci di sintetizzare i vaccini anche in due Paesi dell'America latina e in quattro regioni asiatiche, tre delle quali hanno già registrati casi umani di infezione da virus aviario.

Progetto economico. Inoltre è allo studio presso l'Organizzazione mondiale della sanità,in collaborazione con l'Unicef, la stesura di un progetto economico sostenuto dai paesi industrializzati che finanzi uno stock di vaccini da essere utilizzati qualora i paesi più poveri ne avessero un bisogno immediato.

Impegno costante. "Ma per completare il Piano - spiega Marie-Paule Kiney del Who - servono molti altri soldi, almeno 10 miliardi di dollari per i prossimi dieci anni. Siamo soddisfatti dei progessi a cui siamo giunti, ma l'impegno non deve venir meno".


(27 marzo 2007)



da: www.repubblica.it/2006/11/sezioni/scienza_e_tecnologia/influenza/vaccini-paesi-in-sviluppo/vaccini-paesi-in-svilu...

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