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www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/06_Giugno/13/g8_genova_questo...

Testimonianza choc in aula del vice questore aggiunto Fournier
G8 a Genova, «la polizia ha infierito»
«Durante le indagini non ebbi il coraggio di rivelare un comportamento così grave: la scuola Diaz come una macelleria»




www.repubblica.it/2007/06/sezioni/cronaca/g8-genova/g8-genova/g8-gen...

Genova, la testimonianza del vicequestore, uno dei 28 poliziotti
imputati per la sanguinosa irruzione nella scuola Diaz
G8, Fournier: "Sembrava una macelleria"
"Non dissi nulla per spirito di appartenenza"




IL SECOLO XIX
13 giugno 2007
«Non ho avuto il coraggio di parlare»

www.ilsecoloxix.it/genova/view.php?DIR=/genova/documenti/2007/06/13/&CODE=1108cb92-19cd-11dc-b9f5-0003...

Processo per le violenze alla Diaz durante il G8 2001: parole pesanti del vice di Vincenzo Canterini

«Sembrava una macelleria messicana». Michelangelo Fournier (nella fcto) definisce così la scena che vide appena entrato nella scuola Diaz. Fournier - all’epoca del G8 di Genova vice di Vincenzo Canterini, capo del Reparto Mobile di Roma e del VII nucleo sperimentale a sua volta imputato per l’irruzione della polizia nella scuola Diaz - è stato ascoltato in aula questa mattina.

È una svolta l’audizione di Fournier, che ha dichiarato: «Arrivato al primo piano dell’istituto - ha detto - ho trovato in atto delle colluttazioni. Quattro poliziotti, due con cintura bianca e gli altri in borghese stavano infierendo su manifestanti inermi a terra». Per poi precisare che casco e cinturone del nostro reparto erano stati distrribuiti ad altri reparti mobili, ma «non posso escludere che qualche agente del mio reparto abbia picchiato».

Nelle dichiarazioni rese precedentemente ai pubblici ministeri Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini, il poliziotto aveva raccontato di avere trovato a terra persone già ferite e non pestaggi ancora in atto.

«Faccio parte di una famiglia di poliziotti -ha spiegato Fournier - e in un primo tempo non ho avuto il coraggio di rivelare un comportamento così grave da parte di colleghi».

Il poliziotto è poi tornato sul testimonianza di una ragazza ferita: «Sono rimasto terrorizzato e basito - ha spiegato - quando ho visto a terra una ragazza con la testa rotta in una pozza di sangue. Pensavo addirittura che stesse morendo. Fu a quel punto che gridai: “basta basta” e cacciai via i poliziotti che picchiavano». Sollecitato dalle domande del pm Francesco Cardona Albini ha aggiunto:«Intorno alla ragazza per terra c’erano dei grumi che sul momento mi sembrarono materia cerebrale. Ho ordinato per radio ai miei uomini di uscire subito dalla scuola e di chiamare le ambulanze».

Non sono tardate le reazioni: per il vicepresidente della Camera, Carlo Leoni (Sinistra Democratica) è «l’ennesima conferma della necessità di istituire quella commissione parlamentare d’inchiesta»; Francesco Caruso (Prc): «Si faccia luce sulla mattanza del G8»; Ermete Realacci (Margherita) chiede di «prendere provvedimenti contro i responsabili»; Vittorio Agnoletto, eurodeputato, portavoce del Genoa Social Forum nel 2001: «Finalmente, dopo sei anni, un poliziotto trova il coraggio di dire la verità, che alla Diaz vi fu un vero e proprio massacro. Ora il Ggoverno non ha scuse, bisogna costituire una commissione d’inchiesta».



INES TABUSSO