00 04/04/2007 17:19


IL MATTINO
03/04/2007
Napoli, giudici di pace annullano le multe ai centauri sotto stress
Sei depresso? Guida senza casco
Marino Niola

Multati perché senza casco. Assolti perché depressi. Sembra difficile crederlo ma è così. Lo testimoniano le sentenze del giudice di pace che ha accolto il ricorso di alcuni centauri che hanno contestato la contravvenzione impugnando un certificato medico. La motivazione è la seguente: «Il ricorso va accolto perché il ricorrente ha provato con documentazione sanitaria che all’epoca dell’elevata contravvenzione era in stato di depressione».
Certo non si può non essere solidali con chi soffre di un male insidioso e spesso invalidante come la depressione. Ma sia lecito stupirsi per una decisione che sembra fatta apposta per rendere depressi il senso civico e il rispetto per la legge. Anche perché sembra premiare quella cultura del cavillo che infesta come un’erbaccia la pianta del diritto, offrendo spesso una stampella giuridica a chi della legge se ne infischia. Di fronte all’indomita capziosità che anima questi ricorsi sorgono spontanee alcune considerazioni. Un soggetto affetto da sindrome depressiva tanto grave da non poter portare un peso sulla testa, ancorché lieve, non potrebbe, né dovrebbe guidare una moto. Fra l’altro ci risulta che l’obbligo del casco sia una misura salvavita e non certo una forma di attentato all’equilibrio mentale dei motociclisti. E anche il più depresso può cadere dalla moto e non si vede come un trauma cranico possa giovare al suo stato di salute. Inoltre chi non è in grado di sostenere la tortura psicologica di un casco ancor meno dovrebbe essere in grado di sopportare un traffico snervante come quello napoletano. E quindi dovrebbe, da persona civile e responsabile, non mettere a rischio la propria e l’altrui incolumità. Lungi quindi dal rappresentare una attenuante la depressione, tanto più se diagnosticata e certificata, è un’aggravante. Quando si ha torto, quando si commette un’infrazione, il primo segno di civiltà sta nell’ammetterlo e pagarne con serenità le spese, visto che di spese economiche si tratta e non di carcere o lavori forzati. Considerato però che il civismo è una forma di autoregolazione che non tutti posseggono il giudice di pace dovrebbe, forse, interpretare in maniera più adeguata anche le conseguenze dell’amministrazione della giustizia sulla collettività. Anche perché il nesso fra la presenza di una malattia e l’esonero dal rispetto della legge non può diventare un automatismo senza rischiare di ridurre il diritto alla sua caricatura. In tal caso allora una depressione potrebbe giustificare qualunque infrazione o reato, come guidare contromano. E paradossalmente la legge finirebbe per garantire solo il trasgressore con grave danno degli incolpevoli cittadini messi a rischio. Di questo passo si potrà considerare corretto anche il parcheggio in doppia fila perché la ricerca estenuante di un posto fa saltare l’equilibrio nervoso. Altro che giustizia ristabilita! C’è il rischio che una miriade di eccezioni prenda il posto, peraltro sempre più traballante, della norma. In un paese dove l’intolleranza alle regole è una delle malattie più diffuse, ci manca solo il certificato dell’allergologo.



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03/04/2007
Senza casco per stress, multe annullate
Accolti dieci ricorsi dai giudici di pace: «Malessere provato». Il capo dei vigili: ora si rischiano sentenze fotocopia
BRUNO BUONANNO
ilmattino.caltanet.it/mattino/view.php?data=20070403&ediz=NAZIONALE&npag=29&file...

In moto senza casco, per eccesso di stress o per stati di depressione. In moto senza casco senza il timore di pagare ammenda e vedersi sottratti punti dalla patente. Lo hanno stabilito i giudici di pace, accogliendo finora una decina richieste di annullamento di verbali della polizia municipale. Motivazione della sentenza: «Il ricorrente ha provato con documentazione sanitaria che all’epoca della multa era in stato di depressione. per questo il ricorso va accolto e il verbale annullato». A lanciare l’allarme è il generale Carlo Schettini, comandante della polizia municipale: «Da giorni effettuiamo posti di blocco insieme con i carabinieri e la polizia, ma nonostante gli sforzi sono aumentate le opposizioni ai verbali con escamotage che annullano contravvenzioni per chi guida senza casco». In che modo? Il comandante sfoglia le dieci sentenze dei giudici onorari. «Abbiamo avuto torto dieci volte davanti al giudice di pace in giudizi intentati contro la pubblica amministrazione da motociclisti che guidavano senza casco o con la protezione slacciata o non omologata. Quei signori - avverte il generale Schettini - hanno presentato certificati medici per stress mentale, giustificando il mancato uso del casco per depressione. Non vorrei che intensificando i controlli sul mancato uso del casco - nota con preoccupazione il comandante - aumentasse il numero di chi cerca di non rispettare il codice della strada per andare in moto senza casco ricorrendo a una serie di giustificazioni, come un banale mal di testa, che dopo un’istanza ai giudici onorari permettono di ottenere l’annullamento del verbale». Il comandante è determinato: «Secondo me, a un moticiclista che dichiara al giudice di pace di essere affetto da stress psicologico dovrebbe essere vietato di andare in moto finché ha questo tipo di problema. L’aumentare di questo contenzioso giudiziario ci preoccupa perché la tendenza a opporsi ai verbali per guida senza casco potrebbe diventare contagiosa. Eppure stiamo impegnandoci molto e negli ultimi sette mesi abbiamo sequestrato circa 4.500 motoveicoli». Norme rigorose del codice della strada prevedono ammende da 70 euro per chi è su un motoveicolo senza casco o col copricapo non allacciato e, per i maggiorenni, la perdita di 5 punti sulla patente e il fermo amministrativo della moto per sessanta giorni. Ma il lavoro delle forze dell’ordine rischia di essere vanificato, con inevitabili ripercussioni in tema di viabilità e sicurezza. L’allarme lanciato dal comandante dei vigili urbani sui contenziosi ai verbali per guida senza casco sarà valutato dalla coordinatrice dei giudici di pace, Maria Rosaria Saviano, e dal suo braccio destro, il giudice di pace Antonello Di Rienzo. «I casi segnalati dal generale Schettini - avverte il vice coordinatore Di Rienzo - vanno esaminati singolarmente: la sezione dei giudici di pace conta circa 200 giudici che ogni settimana emettono centinaia di sentenze. Sulle opposizioni di verbali per guida di motoveicoli senza casco non ci sono sentenze «seriali» della nostra sezione. In un ramo delicato com’è quello dei ricorsi contro la pubblica amministrazione sicuramente nessun collega vuole inventarsi il diritto. Ma ogni caso fa storia a sè».




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03/04/2007
IL DOCUMENTO
03/04/2007
Ecco una delle sentenze di accoglimento del ricorso contro la multa. Motivazione: provato lo stato di sindrome depressiva:

ilmattino.caltanet.it/mattino/view.php?data=20070403&ediz=NAZIONALE&npag=29&fi...




03/04/2007
IL CODICE

La multa prevista per chi viene sorpresa a guidare senza casco varia dai 30 ai 170 euro. Il nuovo codice della strada prevede anche il fermo amministrativo del motoveicolo




03/04/2007
L'AVVOCATO
«Casi da valutare singolarmente il diritto alla salute va garantito»

Avvocato Francesco Caia, da segretario del Consiglio dell’Ordine che idea s’è fatto delle sentenze dei giudici di pace che annullano i verbali per guida di moto senza casco? «Credo che si tratti di iniziative isolate dei singoli giudici di pace che, proprio per questo, vanno valutate caso per caso. Il comandante dei vigili urbani teme che il ricorso alle opposizioni ai verbali dei suoi agenti possa diventare contagioso. Un rischio del genere sarebbe possibile se fossero «seriali» su queste infrazioni al codice della strada. Queste sentenze dei giudici di pace vadano invece valutate singolarmente». Cosa può aver spinto i giudici di pace a dar ragione ai motociclisti? «C’è un diritto individuale alla salute che è tutelato anche dalla Costituzione. Evidentemente, valutando la documentazione presentata dai singoli ricorrenti, il giudice ha ritenuto prioritario il diritto alla salute del motociclista rispetto a quello della sicurezza del singolo guidatore. Il codice della strada obbliga il motociclista e i passeggeri a indossare un casco regolamentare tenendolo ben allacciato». Dieci sentenze danno ragione ai motociclisti. Si continuerà su questa strada? «Non mi pronuncio sul merito delle sentenze. Ma, personalmente, sono convinto che saranno senza seguito». b.b.




03/04/2007
IL NEUROLOGO
«Una diagnosi di depressione non giustifica questi verdetti»

Il professore Vincenzo Bonavita è docente ordinario di neurologia presso il Policlinico federiciano. Alcuni motociclisti hanno ottenuto, certificando uno stato di depressione, l’annullamento di verbali per la guida senza casco di un motoveicolo. «Se la diagnosi presentata ai magistrati è di depressione, la sentenza mi sembra assurda». Perché professore? «I giudici hanno riconosciuto valore ai certificati di alcuni medici. Ma da specialista in neurologia sostengo che sulla base di una sindrome depressiva un paziente non dovrebbe guidare la moto nè la macchina. Una certificazione di depressione può essere effettuata da un privato, ma solo con una documentazione «pro veritate» che impegna il sanitario. La cosa che ha più valore dal punto di vista scientifico e legale è invece la certificazione di una struttura pubblica, che noi al Policlinico effettuiamo ma solo su carta intestata, con la firma di due docenti, e con l’apposizione di un timbro a secco». Quale patologia può autorizzare un motociclista a guidare senza casco? «La diagnosi di un disturbo fobico. Ossia l’intolleranza a costrizioni, a patto che venga certificata da specialisti scientificamente qualificati. Una diagnosi che può giustificare per un automobilista il mancato uso delle cinture di sicurezza e può autorizzare un motociclista a non proteggere la testa con il casco». b.b.




03/04/2007
Accolti dieci ricorsi dai giudici di pace: «Malessere provato». Il capo dei vigili: ora si rischiano sentenze fotocopia
BRUNO BUONANNO

In moto senza casco, per eccesso di stress o per stati di depressione. In moto senza casco senza il timore di pagare ammenda e vedersi sottratti punti dalla patente. Lo hanno stabilito i giudici di pace, accogliendo finora una decina richieste di annullamento di verbali della polizia municipale. Motivazione della sentenza: «Il ricorrente ha provato con documentazione sanitaria che all’epoca della multa era in stato di depressione. per questo il ricorso va accolto e il verbale annullato». A lanciare l’allarme è il generale Carlo Schettini, comandante della polizia municipale: «Da giorni effettuiamo posti di blocco insieme con i carabinieri e la polizia, ma nonostante gli sforzi sono aumentate le opposizioni ai verbali con escamotage che annullano contravvenzioni per chi guida senza casco». In che modo? Il comandante sfoglia le dieci sentenze dei giudici onorari. «Abbiamo avuto torto dieci volte davanti al giudice di pace in giudizi intentati contro la pubblica amministrazione da motociclisti che guidavano senza casco o con la protezione slacciata o non omologata. Quei signori - avverte il generale Schettini - hanno presentato certificati medici per stress mentale, giustificando il mancato uso del casco per depressione. Non vorrei che intensificando i controlli sul mancato uso del casco - nota con preoccupazione il comandante - aumentasse il numero di chi cerca di non rispettare il codice della strada per andare in moto senza casco ricorrendo a una serie di giustificazioni, come un banale mal di testa, che dopo un’istanza ai giudici onorari permettono di ottenere l’annullamento del verbale». Il comandante è determinato: «Secondo me, a un moticiclista che dichiara al giudice di pace di essere affetto da stress psicologico dovrebbe essere vietato di andare in moto finché ha questo tipo di problema. L’aumentare di questo contenzioso giudiziario ci preoccupa perché la tendenza a opporsi ai verbali per guida senza casco potrebbe diventare contagiosa. Eppure stiamo impegnandoci molto e negli ultimi sette mesi abbiamo sequestrato circa 4.500 motoveicoli». Norme rigorose del codice della strada prevedono ammende da 70 euro per chi è su un motoveicolo senza casco o col copricapo non allacciato e, per i maggiorenni, la perdita di 5 punti sulla patente e il fermo amministrativo della moto per sessanta giorni. Ma il lavoro delle forze dell’ordine rischia di essere vanificato, con inevitabili ripercussioni in tema di viabilità e sicurezza. L’allarme lanciato dal comandante dei vigili urbani sui contenziosi ai verbali per guida senza casco sarà valutato dalla coordinatrice dei giudici di pace, Maria Rosaria Saviano, e dal suo braccio destro, il giudice di pace Antonello Di Rienzo. «I casi segnalati dal generale Schettini - avverte il vice coordinatore Di Rienzo - vanno esaminati singolarmente: la sezione dei giudici di pace conta circa 200 giudici che ogni settimana emettono centinaia di sentenze. Sulle opposizioni di verbali per guida di motoveicoli senza casco non ci sono sentenze «seriali» della nostra sezione. In un ramo delicato com’è quello dei ricorsi contro la pubblica amministrazione sicuramente nessun collega vuole inventarsi il diritto. Ma ogni caso fa storia a sè».





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www.tonytammaro.com

Questione di gel

Testo e Musica: Tonitammaro



Brigadiere non lo porti via

quel motorino era la vita mia

la paletta: - Scendi, documenti -

E noi trattati come i delinquenti

si lo so che non ho messo il casco

ma chi è stato giovane lo sa

chillu coso 'ncapa da surà... ah ah

e il capello poi si ammaccherà



Questione di gel

(questione di gel)

s'amamcca 'o capell

(s'ammacca o capell)

ma come ci vado

col capello ammaccato

a fare un giro con lei?

Questione di gel

(questione di gel)

s'ammacca 'o capell

(s'ammacca 'o capell)

col casco integrale

mi sento un pò male

e s'ammacca 'o gel



Ragazzi,

Ma vi rendete conto in che situazione vi siete messi?

Insomma...tre di voi sopra un mezzo senza neanche un casco

almeno quello che porta il motorino davanti

si potesse mettere qualcosa in testa

pure per dare soddisfazione ai vigili

che cacchio!



Brigadiere stai prendendo un palo

dici che io il casco non ce l'ho

guarda bene, 'o tengo sott'a sell

ma nun m' o mecco pecchè tengo 'o gel

la mia ragazza sta aspettando a casa

dove vado senza il Piaggio free?

Il carro attrezzi è fermo ancora là... ah ah

ma 'o capello nun me l'ia tuccà



Questione di gel...




INES TABUSSO