PRIMA PAGINA
Programma giornaliero della Direzione di Radio Tre
in onda alle 7.15
15/02/2007
conduce Prima Pagina: Massimo Giannini, capo della redazione politica del quotidiano "La Repubblica" di cui attualmente e' vicedirettore.
DAL FILO DIRETTO CON GLI ASCOLTATORI
TELEFONA FRANCESCO E MASSIMO GIANNINI GLI RISPONDE:
F.
Pronto buongiorno, buon giorno Prima pagina!
Sono Francesco da Ferrara.
M.G.
Buongiorno!
F.
Vorrei esprimere un parere, viste tutte le polemiche, ultimamente, su quelle persone che lavorano nei ministeri, come segretari e sottosegretari, nei partiti di sinistra, nei partiti di governo, e vengono tutte le mattine, o quasi, chiamati in causa, essendo, questi personaggi che hanno delle sentenze in giudicato, che occupano dei posti che non dovrebbero, diciamo cosi', per...per la destra. Ora io vorrei sapere perche' noi cittadini non possiamo sapere tutti quei personaggi che hanno subito delle sentenze passate in giudicato e definitive che occupano posti di governo, attualmente, o di primo piano nell'amministrazione pubblica, e che ci vengono totalmente nascosti, che si imparano per caso queste cose? Noi cittadini non avremmo diritto di sapere chi ci rappresenta?
M.G.
Si', si', si' ha ragione...
F.
Se siamo in un paese tipo l'America, il paese liberista, chi ha avuto delle sentenze neanche si sogna di presentarsi alle elezioni, oppure andare a candidarsi per qualcosa di pubblico. Qui in Italia lavoriamo sempre sott'acqua. Io non... queste cose non le tollero piu', non capisco e...
M.G.
La ringrazio molto. Guardi, diciamo questo: per fortuna non e' che l'Italia pulluli di sottosegretari ex-terroristi, questo francamente non corrisponde al vero. Ci sono stati un paio di casi: l'ultimo e' anche quello che cita oggi, lo leggevamo prima su Libero, Sandro Bondi, con riferimento appunto al... lui dice, portaborse ex br, che lavora praticamente al Viminale, Questo ex-brigatista Roberto Del Bello, che e' segretario particolare di un sottosegretario, insomma e' una cosa un po' piu' articolata, e non e' un uomo che abbia responsabilita' politiche dirette. Ma, al di la' di questo, piu' che personaggi di governo o di sottogoverno, la questione riguarda molti parlamentari. Nei giorni, nei mesi scorsi direi, e' uscito piu' di un articolo, e anche qualche libro, che rifaceva il punto su quanti parlamentari abbiano procedimenti penali in corso, oppure anche passati in giudicato, ed effettivamente il numero e' abbastanza stupefacente. Ora non vorrei sbagliare: mi ricordo che ne ha scritto a lungo Marco Travaglio, sia nei suoi libri, sia nei suoi articoli su Micromega o sull'Unita', ma mi pare che siamo nell'ordine delle diverse decine di parlamentari, quindi questo e' sicuramente un problema. Pero' e' anche vero che sono cose abbastanza note e risapute. Certo, bisognerebbe forse introdurre qualche filtro maggiore, soprattuto quando si tratta di eletti del popolo.
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15/02/2007 - "LIBERO QUOTIDIANO", Pag. 1
ORA AMATO CACCI IL PORTABORSE EX BR
di: SANDRO BONDI
Signor Presidente, onorevoli colleghi, la dettagliata relazione del ministro Amato ha confermato che le nostre forze dell'ordine, carabinieri e polizia, e i nostri servizi, a cominciare dal Sisde, sono in grado di garantire la sicurezza dello Stato e dei cittadini da una minaccia eversiva che, a trent'anni dalla stagione delle P38, resta purtroppo concreta e attuale, come se il tempo non fosse passato. Agli apparati dello Stato, che vigilano sulla nostra vita democratica e ai quali non abbiamo mai fatto mancare il nostro leale sostegno, va dunque il ringraziamento forte e convinto di Forza Italia e del suo gruppo parlamentare. La domanda che dobbiamo subito porci, cari colleghi - e che nella relazione del ministro è assente - è se, a fronte dello strenuo impegno delle forze dell'ordine, la politica abbia fatto interamente la sua parte nel recidere ogni legame con i gruppi eversivi e nel togliere ogni spazio di sopravvivenza a chi propugna ancora la rivoluzione armata.
continua...
www.difesa.it/files/rassegnastampa/070215/DGN4R.pdf