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05/11/2006 - "CORRIERE DELLA SERA", Pag. 21
NAPOLI, SULL'INDULTO SCONTRO MASTELLA-PM
di: FULVIO BUFI

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05/11/2006 - "LA REPUBBLICA", Pag. 10
I MAGISTRATI DI NAPOLI: ORA AIUTATE NOI
di: DARIO DEL PORTO

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2 Novembre 2006
Napoli e l'indulto

L’indulto ha generato nelle organizzazioni criminali un senso di impunità senza precedenti. Ben 1.000 reati sono stati finora compiuti da chi è stato scarcerato. Tra questi anche alcuni omicidi. L’indulto non ha neppure risolto il problema delle carceri. La prova provata è Regina Coeli la cui popolazione carceraria è passata da 900 detenuti pre-indulto, a 746 post-indulto, per raggiungere i 980 attuali. L’indulto è servito solo ai furbetti del parlamentino, oltre che alla criminalità organizzata. Previti è tuttora in Parlamento. Molti processi contro chi ha commesso reati contro la pubblica amministrazione non si terranno grazie all’indulto e chi sarà condannato beneficerà di sconti di pena fino a tre anni. E, in questo clima di dissoluzione del senso civico e morale nel Paese, ci meravigliamo di ciò che accade a Napoli? Se non facciamo, presto, piazza pulita delle leggi contro la giustizia volute da Berlusconi e non mettiamo le Procure nelle condizioni di operare dando loro strumenti e mezzi finanziari, quello che succede a Napoli sarà solo l’inizio. L’indulto è stata un’operazione scellerata, sia dal punto di vista morale, che da quello politico. L’Unione è oggi vista dai cittadini come unica responsabile del clima di lassismo nel Paese e dei delitti conseguenti all’indulto. Dimenticandosi che l’indulto è stato votato da una maggioranza bipartisan e che il partito che ne ha avuto i maggiori benefici è stato Forza Italia. Davvero una grande operazione di comunicazione.

Postato da Antonio Di Pietro





INES TABUSSO