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CORRIERE DELLA SERA
25 marzo 2006
Aspri commenti dal centrodestra al nuovo film di Moretti
Bondi: «Andrò a vederlo, mi incuriosisce»
Duro Gasparri: «Lo trovo insopportabile». E la Santanchè: «Famiglie distrutte, coppie lesbiche: è l'Italia che sogna la sinistra»

ROMA - Il nuovo film di Nanni Moretti, presentato oggi a Milano dallo stesso regista, divide la maggioranza. E se qualcuno annuncia che andrà a vederlo, altri criticano l'«operazione elettorale». Tra coloro che si dicono interessati c'è anche Sandro Bondi, coordinatore nazionale di Forza Italia: «Sono curioso, andrò a vedere "Il caimano" quando avrò tempo». E il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano (An): «Sicuramente lo vedrò, perché ritengo che si debba essere informati su ciò che pretende di avere un'incidenza politica immediata alla vigilia del voto. Nessuna preclusione e nessun pregiudizio. Tra l'altro ci sono alcuni film di Moretti che a me piacciono molto».
GASPARRI - Diversa e netta la posizione di Maurizio Gasparri, deputato di An. «Non andrò a vedere il Caimano perché non ho tempo da perdere e trovo insopportabile Nanni Moretti». «Non se ne può più - ha aggiunto Gasparri -. Devo dire che a sinistra lo sopportano meno che a destra, perché è un presuntuoso, un autoreferenziale che fa un'operazione politica, un attivista politico che avendo raggiunto una certa notorietà si può permettere il lusso, invece di fare un comizio come noi, di fare un film».
BUTTIGLIONE - «Il film non è su Berlusconi ma sull'ossessione per il premier che sta nella testa dei cineasti e degli intellettuali di sinistra». Così il ministro per i Beni Culturali Rocco Buttiglione ha commentato «Il caimano», pur - ha sottolineato - non avendo visto il film.
SANTANCHE' - È andata al cinema invece Daniela Santanchè, coordinatore nazionale delle donne di An, che boccia Moretti. «Famiglie distrutte, coppie lesbiche che scaricano le loro frustrazioni su un bambino, pessimismo e squallore; è questa l'Italia che sognano il compagno Moretti e il sindaco Veltroni».
VOLONTE' - «È tornato il Nanni nazionale. Come un capopolo, senza popolo, si mette a far comizi non più in piazze semivuote, ma in teatri e cinema - è il commento di Luca Volontè, capogruppo Udc alla Camera, commentando le parole di Moretti sui movimenti -. È grazie al suo movimentismo che "gentiluomini" come Caruso entrerano in Parlamento ed educate personcine scalmanate come D'Arcais rimarranno fuori».
PECORARO SCANIO - In difesa di Nanni Moretti interviene Alfonso Pecoraro Scanio dei Verdi. «Basta con gli attacchi a Nanni Moretti, l'Unione deve usare "Il caimano" per ricordare agli italiani che disastro è Berlusconi». Laconico Fausto Bertinotti, leader di Rifondazione Comunista: «Non ne ho mai parlato e continuo a non parlarne fino a quando non ho visto il film».



INES TABUSSO