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CORRIERE DELLA SERA
10 marzo 2006

ROMA - Ufficialmente non è un prodotto di Forza Italia. È una rivista patinata di un’editrice milanese che realizza prodotti in conto terzi, Alcos srl di Alberto Costa. La rivista è scritta a più mani, stampata dalla Mondadori printing e sarà a breve in edicola. Titolo: «La vera storia italiana». Sottotitolo, suggestivo: «Il dietro le quinte del governo Berlusconi». Contenuto: propaganda ben argomentata, con belle foto e contenuti originali, sul bene fatto all’Italia da questo governo.

COMPLIMENTI - Questo ufficialmente. In sostanza il Cavaliere ha già visionato le 160 pagine, le avrebbe trovate molto belle, ha fatto i complimenti al signor Costa, che conosce da anni, chiesto infine ai suoi legali se può fare il bis della rivista «Una storia italiana», che alla vigilia del 2001 fu inviata a casa a 15 milioni di elettori e che conteneva la storia del successo dell’imprenditore Berlusconi e della sua vocazione alla politica. La risposta non è ancora definitiva, la normativa della par condicio potrebbe permetterlo, una decisione ufficiale arriverà nelle prossime ore.
Il volume si svolge ripercorrendo i cinque anni di governo Berlusconi, tracciandone i risultati, in modo ovviamente più che lusinghiero, ascrivendo all’esecutivo del Cavaliere la trasformazione del Bel Paese in luogo dov’è più facile vivere, lavorare, crescere. Lo svolgimento è cronologico, suddiviso per anni e per date, corredato da molte cifre, a tratti cronachistico. Si segnala, fra le curiosità, l’accostamento del delitto Marco Biagi, nel 2002, a quello di Giovanni Gentile, nel 1944, ucciso 15 giorni dopo un articolo comparso sulla rivista comunista «La nostra lotta» e scritto («con parole assassine», è il commento odierno) contro il filosofo. Il riferimento alle parole di Cofferati prima del delitto Biagi non è esplicito, ma nell’accostamento.
Assieme a ritratti (entusiastici) per tutti i ministri del governo (il più lungo è dedicato a Tremonti; uno dei più affettuosi al portavoce Bonaiuti, che il Cavaliere chiama «Paolino») c’è anche un background filosofico, di cui Forza Italia si farebbe interprete: ci sono i pensatori negativi, da condannare, graficamente in nero (da Hegel a Gramsci; da Hobbes a Marx) e la storia e il pensiero in pillole di quelli positivi, in bianco (da Locke a Kant; da Croce a Apel). L’unica forza dell’opposizione a cui è dedicata un’analisi e non una condanna è la Margherita di Francesco Rutelli: «Un fiore fuori posto» nell’Ulivo, «mai riuscita a imporre i propri programmi ai propri alleati della sinistra».
Se il desiderio del Cavaliere, esternato nelle ultime ore, dovesse realizzarsi, nonostante l’esiguità del tempo a disposizione, si tratterebbe di comprare i diritti da Alcos e stampare alcuni milioni di copie della pubblicazione. La Mondadori, che è del premier, ha i mezzi per l’operazione. Sarebbe stata già sondata, rispondendo che prima del voto se ne possono stampare circa 10 milioni di copie, non di più. Anche le Poste dovrebbero fare la loro parte (solo i costi di spedizione si aggirano sui 6 milioni di euro), ma non dovrebbe essere un problema.


LE FOTO - In copertina, oltre a una grande foto di un Berlusconi sorridente, appena sceso da un aereo di Stato, compaiono solo altri due personaggi: una foto grande del ministro Prestigiacomo e una piccola di Luca Cordero di Montezemolo, che si intravede dietro una Ferrari, esempio di quel made in Italy che Berlusconi «ha tutelato nel mondo visitando 37 Paesi in Europa, Africa, America e Asia». Le polemiche di questi giorni con il leader di Confindustria, al momento della stampa, non erano evidentemente ancora arrivate.

Marco Galluzzo
INES TABUSSO