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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
13 novembre 2005

Dell'Utri: Forza Italia vincerà, se la gente vota a sinistra è rovinata

In un’intervista, Dell’Utri parla della prossima decisiva scadenza elettorale ma anche dell’ex legge Cirielli dopo le polemiche di questi giorni: esclude contrasti tra previti e il presidente del Consiglio rivelando che avrebbe però preferito «una grande amnistia». E la riforma elettorale? «Secondo me, Ciampi non la rinvierà», replica

SORRENTO - Il centrodestra può tornare a vincere nel 2006. Grazie soprattutto a Forza Italia che può contare sul sostegno dei giovani dei Circoli. Marcello Dell’Utri, guarda con fiducia alla sfida delle politiche perchè non vede alternative: «se la gente vota a sinistra è rovinata, anzi peggio ancora....». «Tutti i nostri candidati uscenti saranno confermati e ci saranno volti nuovi», assicura il senatore, uno dei padri fondatori del movimento azzurro.

In un’intervista, Dell’Utri parla della prossima decisiva scadenza elettorale ma anche dell’ex legge Cirielli dopo le polemiche di questi giorni: esclude contrasti tra previti e il presidente del Consiglio rivelando che avrebbe però preferito «una grande amnistia». E la riforma elettorale? «Secondo me, Ciampi non la rinvierà», replica.

A Sorrento, dove oggi si conclude il terzo convegno annuale dei «Circoli giovani», costola dell’associazione culturale da lui ideata, l’esponente di Fi difende la leadership di Berlusconi. Garantisce che il premier non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro a meno che non gli offrano un incarico di prestigio internazionale, come la presidenza degli Stati Uniti d’Europa. Anche se si tratta, precisa, di una ipotesi assai remota. Per Dell’Utri, l’unico erede di Berlusconi è Berlusconi, anche se Fini e Casini sono dei buoni candidati premier.
Dell’Utri non ha dubbi: «Forza Italia ha un grande futuro». E con la Cdl ha «certamente» possibilità di vincere le politiche.

Temuto da molti perchè dovrà decidere le candidature di Fi, il senatore lancia un messaggio rassicurante: «temono me, perchè mai? Lei si sbaglia, tanto i candidati li sceglie Berlusconi.....», replica con una battuta il senatore che aggiunge: «verranno confermati tutti gli uscenti, senza eccezione alcuna. Solo quelli che non vorranno non verranno candidati. Ci saranno certamente volti nuovi, li abbiamo già pescati».
L’esponente azzurro spiega quella rivoluzione che i suoi giovani dovranno fare in questi mesi per dimostrare che la cultura non è solo di sinistra. «Non lo penso certo io che la cultura è tutta di sinistra, basta guardarsi attorno, ma lo dicono loro e fanno apparire a tutti questa favola. La cultura non è nè di sinistra nè di destra» sottolinea annunciando la nascita di una scuola di giornalismo politico per rompere anche in questo campo il monopolio della sinistra: «dovrà essere una scuola politicamente corretta....».

Dell’Utri non accetta alcuna etichetta di partito. E quando gli chiedono perchè ci tiene sempre a precisare che i suoi Circoli sono culturali, replica: «questa è una malignità che accetto. Io dico sempre che siamo circoli culturali, è un modo per prender le distanze dai partiti, per essere più liberi. Magari sono tutti di Fi ma qui vengono perchè non si sentono vincolati alle logiche di partito». E la dimostrazione di questo, rivendica con orgoglio, è la forte affluenza di giovani e non alla tre giorni organizzata da lui a Sorrento. «Non a caso ci sono state tante persone – dice - perchè non era una organizzazione di partito e non c’era l’obbligo di partecipare. Ho fatto e faccio cose che non sono state prescritte ma le faccio a sostegno comunque di Forza Italia».

Dell’Utri non crede alle voci che parlano di un Berlusconi pronto a farsi da parte prima delle politiche: «una fesseria così non l’ho mai sentita prima d’ora». Il premier non lascerebbe nemmeno se gli offrissero un incarico internazionale? «Questo l’ho detto io qualche giorno fa ed è un’altra fesseria che ho detto io», risponde.
Ma è una ipotesi possibile? «Non è vero, ma quando mai?» si schermisce per poi aggiungere: «se lo facessero presidente degli Stati Uniti d’Europa, faccio per dire, se ci fosse questa possibilità magari ..... Berlusconi sarebbe bravo a fare una cosa del genere ma questa possibilità non c’è».

Chi è l’erede del presidente del Consiglio? Dell’Utri non ha dubbi: «Berlusconi....». Casini e Fini possono essere dei buoni candidati premier? «Assolutamente sì, tutti e due potrebbero esserlo». Ma Berlusconi ha qualcosa in piu? «Cosa ha in più? ha in più che è Berlusconi....», replica l’esponente azzurro che dice di aver apprezzato l’ultima apparizione di Berlusconi in versione canora: «ha una bellissima voce, ma non da oggi».
Dell’Utri si sofferma anche sulla ex Cirielli. Tanto rumore per nulla sulle prescrizioni? «Rumore per nulla, perchè non si è fatto nulla. Bisognava fare una grande legge con una grande amnistia- sottolinea- bisognava pensare bene le cose. Adesso è andata così. Non è che possiamo farci niente noi. Non è Berlusconi che l’ha voluta. Non è Previti che non l’ha voluta questa legge. Qui ci sono logiche superiori. Pare che sia intervenuto il Quirinale».

Infine l’ultima domanda: Ciampi rinvierà la legge elettorale? «No, secondo me, no», assicura il senatore.

13/11/2005
INES TABUSSO