Shadows of the Sun, 16/12/2009 14.58:
Ivan, è italiano il mio: tu hai detto 'ho detto che non è un valore e che dovrebbe essere preceduto da altri fattori'.
Io dico, sbagli enormemente: è la primissima cosa, requisito necessario, conditio sine qua non per fare il politico. Senza carisma vai a fare il salumiere, il postino, il ragioniere. Non il politico, a meno che non sei masochista.
Secondo me è importante ma non è la prima cosa.
Anche qua, italiano: non stiamo parlando DI TE, nè DI ME, nè di Mazzarri. Non siamo sul soggettivo, ma sull'oggettivo. Slegati da qualsiasi opinione personale. Per questo ho slegato l'onestà e il buonsenso di un politico (requisiti che il politico IDEALE dovrebbe avere almeno quanto il carisma) da capacità e carisma. Non esistono politici ideali, tantomeno in politica, perchè non esiste un uomo idealmente giusto, tantomeno se ha potere. Rimaniamo sulla terra e sporchiamoci col fango: un politico dipende da carisma e capacità, che queste poi nascondino iniquità, secondi fini e interessi personali purtroppo è del tutto irrilevante.
Quindi PER ME il guaio in Italia è solo che nell'opposizione, nelle alternative a Berlusconi, non solo sono rimangono comunque in dubbio onestà e buon senso, ma mancano anche capacità (credo) e carisma (di sicuro). E se questo è un problema per me che odio Berlusconi figurati per l'italiano medio...
No, non è oggettiva la tua definizione di capacità; tu hai inteso la capacità come attitudine ad ottenere e a mantenere un certo potere politico. La capacità che tu definisci è quasi sinonimo di imbroglio.
Che questo sia ciò che avvenga in Italia e in buona parte del mondo è pacifico, ma ciò non vuol dire che non si possa sperare in una società in cui un soggetto unisca al consenso l'attitudine a realizzare qualcosa di buono. Fino a che si farà coincidere la capacità con quella declinazione che tu gli hai dato continueremo ad essere il popolo di merda che siamo.
Bada, ho capito cosa intendi, ho capito che distingui il tuo pensiero da quello della massa, ho capito che non stai ragionando per ideali.
In Italia no. Perchè l'italiano medio non capisce.Per fare del bene all'italiano medio dovresti comunque prenderlo per il culo, altrimenti si ribellerebbe. Non capisce che per far funzionare le cose c'è un prezzo da pagare. Non ha capito che l'Ici gli ritorna nel vialetto asfaltato di fronte a casa, ha gioito quando gliel'hanno tolta e ora si lamenta delle buche nell'asfalto. Apri gli occhi.
Ancora? Ma il mio concetto non coincide mica con l'idea che l'italiano medio comprenda queste cose. C'ho scritto un papello primo su questa questione. Ritengo solamente, come detto ad ela, che chi ha le competenze per far andare le cose in un senso democratico (opposizione, società civile, organi di informazione) deve insistere piuttosto che arretrare per abbassarsi al livello culturale della massa.Non devo aprire nessun occhio, so che le cose vanno così. Alla fine quindi l'unica soluzione è prendere per il culo le persone in base alla loro deficienza?
Beh, questo non l'ho detto amnco io...
hai giudicato B. capace di fare il politico; lo hai giudicato capace secondo l'accezione che ho prima descritto: in questo senso non è qualcosa di molto dissimile dal truffatore ed imbroglione.
Alt. I frutti di un buon operato non spuntano il giorno dopo la semina. Altrimenti saremmo a posto. Si vedono dopo anni. È per questo che si parla di fiducia del popolo. Il popolo si dovrebbe fidare che prima ho poi arrivino benefici. Se non arrivano la fiducia cala. Qua in Italia la fiducia è un altalena perchè tutti vogliono tutto e subito e l'opinione pubblica è fortemente influenzabile da ogni cosa, a causa di scarso buon senso, cultura, conoscenze storiche
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Ma infatti, sottolineando che i miei sono discorsi molto ideali, evidenzio che sono speranze che le cose possano cambiare non domani, ma nel medio-lungo periodo. E la mia diffidenza è infatti su tutta la classe dirigente italiana, destra e sinistra.
Come già ti avevo detto, io l'ho visto esporsi su pacs, non pacs, testamento biologico o no, cose così. E basta. Oppure i soliti luoghi comuni: 'C'è disoccupazione'. Ma và? 'Dobbiamo lavorare con i sindacati e col governo per trovare soluzioni'. Bene. Chiaro. Però boh, magari mi sono addormentato prima che stilasse i piani del Pd su lavoro, economia ecc...
confermo quanto detto prima in merito.
Ma a me sta bene, ma siamo sempre qui! Agli italiani serve che si msotri un'alternativa di SVILUPPO. AGLI ITALIANI DELLA LIBERTA' DI STAMPA, DELLA COSTITUZIONE NON GLIENE FREGA UN CAZZO!!!
Non è giusto, ma è così! All'estero c'è una consapevolezza media mille volte superiore dell'importanza di queste cose, qui no! Quindi sarà giusto far squillare gli allarmi agli attacchi alla costituzione, come faccio io pure, ma poi? Tutti diranno 'Oh... è vero.'. E poi torneranno a pensare alle bollette, al lavoro che non c'è o peggio, a Maria de Filippi.
Ed è questo il nocciolo centrale del tuo discorso che non condivido. Agli Italiani non fregherà un cazzo ma se si attenta a quelle libertà e a quelle prerogative si attenta al funzionamento stesso della democrazia e se si attenta al funzionamento della democrazia non si possono realizzare le riforme che servono all'italia e agli italiani. I diritti basilari e l'assetto costituzionale sono l'antecedente logico per l'azione di governo: se si distruggono le fondamenta non si può lavorare, se si ditruggono le regole non si può agire per il bene della comunità. E' come se durante una partita di calcio ad un certo punto si cominciasse a giocare con le mani nonostante le regole prescrivano tutt'altro: in quella partita non si otterrà mai un risultato positivo perchè si sono violate le regole stesse del gioco. Non si può pensare al problema della bolletta se prima si è distrutto il sistema grazie al quale la bolletta va pagata di più o di meno.
In tutta franchezza, non so se è meglio che si sfasci prima la struttura dello stato o l'economia o la società. Non so dire cosa conta di più. Lo stato in Italia è lontano dall'economia reale e lontano mille anni luce dalla società.
Forma dello Stato e Società sono due facce della stessa medaglia: si può incidere positivamente sulla seconda anche agendo bene nel rispetto della prima; se una democrazia funziona è proprio la società a trarne benefici.
In sostanza cosa vuoi? Un Berlusconi di sinistra che, magari con la fedina penale pulita, riesca a prendere per il culo, in modo diverso, la comunità?
I problemi concreti si risolvono all'interno delle regole. Il primo passo è salvaguardare le regole, semmai migliorarle e solo dopo agire. Altrimenti si fanno azioni-contentino che avranno effetti solo nel breve periodo. Non sto dicendo che non debbano essere discussi i problemi definiti "reali" ma questo non può avvenire mentre si attenta alla costituzione e alla democrazia.
ps:perchè cazzo è scritto tutto piccolo?
psdEla: perchè non sai multiquotare, buzzurro
[Modificato da montselles.com 16/12/2009 16:57]
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...e non dio ma qualcuno che per noi l'ha inventato ci costringe a sognare in un giardino incantato...