Il minorenne, incensurato, vive nel popolare rione di San Cristoforo
Morte Raciti, 17enne confessa
Identificato dai filmati e inchiodato da un'intercettazione ambientale: avrebbe detto ad un altro fermato di essere stato lui. Ma il suo legale riferisce: ''Si dichiara innocente''
Nella foto un fermo tv di SkyTg24 sugli scontri a CataniaCatania, 8 feb. (Adnkronos) - Un 17enne incensurato è indagato per l'omicidio dell'ispettore capo di polizia Filippo Raciti, morto venerdì scorso negli scontri durante e dopo il derby Catania-Palermo.
Il minorenne era stato fermato per resistenza a pubblico ufficiale. Ma la sua posizione si è aggravata dopo ulteriori accertamenti degli investigatori. Figlio di un dipendente delle industrie Microelectronic e di una casalinga, il ragazzo vive nel popolare rione di San Cristoforo, gioca a rugby e aiuta il padre nel lavoro. Ad inchiodare il giovane, individuato grazie ai filmati registrati venerdì durante i disordini, ci sarebbe un'intercettazione ambientale all'interno del Tribunale dei minori, in cui avrebbe detto ad un altro fermato di essere stato lui a colpire Raciti.
Sembra che il ragazzo non avrebbe comunque agito da solo. In uno dei fotogrammi delle telecamere a circuito chiuso in possesso degli investigatori, si vedrebbero infatti altre 5-6 persone attorno al minorenne mentre quest'ultimo colpiva a morte il poliziotto. Attualmente, queste 5-6 persone sono ignote e il reato ipotizzato per questi ultimi sarebbe identico a quello contestato al 17enne di San Cristoforo: concorso in omicidio volontario.
Alto oltre 1 metro e 70 per circa 100 chili di peso, secondo fonti investigative, il giovane avrebbe colpito l'ispettore con la base di un lavabo asportato da un bagno della curva Nord dello stadio Angelo Massimino. Ma il suo avvocato, Giuseppe Lipera, fa sapere: ''Il mio assistito dice che non è stato lui". "La Procura di Catania ha contestato formalmente il reato di concorso in omicidio al mio assistito", conferma poi il difensore del minorenne annunciando che l'interrogatorio al 17enne è ripreso alle ore 16.
Il minorenne è stato interrogato fino a tardo pomeriggio e il legale del ragazzo ha sottolineato che "il mio assistito è sereno ed ha ribadito di essere innocente". In più, ha aggiunto Lipera, "il ragazzo ha negato di avere colpito qualcuno ma di avere, piuttosto, ricevuto molti colpi". L'avvocato penalista ha evidenziato infine di non sapere quali provvedimenti verranno adottati dalla Procura per i minorenni.
Durante l'interrogatorio il ragazzo vedendo la madre sarebbe inoltro corso ad abbracciarla dicendogli ad alta voce: "Mamma, ti giuro non sono stato io". "Non c'entra niente state facendo una cosa sbagliata", lo difendono dal canto loro i genitori.
"Il fatto che c'è stata la conferma del fermo per violenze aggravate a pubblico ufficiale nei confronti del mio assistito -osserva ancora l'avvocato- non vuol dire nulla''. ''Non c'è stata mica una sentenza. Il fermo è stato confermato -ha concluso Lipera- perché il ragazzo era in curva Nord come altre centinaia di persone...". Interrogato qualche giorno fa dagli investigatori, il 17enne, nonostante le pressioni degli inquirenti, aveva già negato ogni coinvolgimento nell'aggressione a Raciti.
La svolta è arrivata dopo che il procuratore capo del Tribunale per i minorenni di Catania, Gaspare La Rosa, ha visionato gli atti portati questa mattina in Procura dal capo della Squadra mobile etnea Giovanni Signer. La documentazione conteneva gli esiti del lavoro svolto in nottata dagli investigatori che da giorni visionano, fotogramma per fotogramma, le immagini dei violenti scontri attorno allo stadio Angelo Massimino. Domani alle ore 11 sarà convocata una conferenza stampa presso la sala adunanze del tribunale di Catania per fare il punto sulle indagini. L'incontro è stato convocato dia magistrati della Procura etnea presso il Tribunale e da quella dei minorenni.
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No comment. Sicuramente l'avvocato starà sudando freddo e sisgolerà a smentire che il suo assistito abbia confessato, ma quando mai, è un ragazzino, è stato torchiato dai poliZZiotti con metodi brutali, ha avuto un crollo nervoso, il cenno del capo era casuale... e comunque sarebbe omicidio preterintenzionale, no? E' minorenne, incensurato, attenuanti, perdono giudiziale e via, verso nuove sprangate... In fin dei conti era solo uno sbirro...