00 08/09/2017 12:17
*assiste alla funzione con sguardo triste e una volta terminata si avvicina velocemente alla bara di Dafne, ma si ferma poco prima, girandosi verso quella di Cornelius, chinando il capo*

Dignitario... non siamo mai andati troppo d'accordo. Ti reputavo una testa calda, e molte volte forse avevo ragione *sorride*.
Tuttavia, voglio che tu sappia che ti ho sempre reputato un uomo d'onore e una persona devota sia alle divinità che al proprio lavoro. Riposa in pace.

*lentamente poi si gira verso l'altra bara, rimanendo per qualche secondo in silenzio e poi scoppiando il lacrime. Dopo essersi asciugato velocemente gli occhi, singhiozzando continua*

Tu eri come- come la figlia che non hai potuto avere. Testarda, spesso assente, sia fisicamente *sorridendo* che mentalmente *poi tornando serio*, ma sempre felice.
Una ragazza della tua età non dovrebbe mai provare dolore, figurarsi morire.
Dovevo difenterti, ma non ho potuto starti accanto e ti ho persa.
Quando ci rincontreremo, se gli dei vorranno, pagherò questo errore.
Per ora ti chiedo di perdonarmi.
*piangendo di nuovo*
Perdonami...

*alza il capo con sguardo serio ed esce*
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Carlo Rampini



«Un serpente non può divorare un drago, ma può avvelenarlo.»