Per amore di verità, a nome del sacro ordine vengo a gettare luce su questo insieme di parole abilmente, devo dire, organizzate al solo ed unico fine di gettare fango sul Sacro Ordine.
I fatti che seguono sono testimoniabili da un alto numero di persone, tra membri del Sacro Ordine e dell’ordine dei Custodi e della Legione.
Quando i 4 grandi ordini erano parte del governo di Argentaria il Cavaliere informò i 4 ordini dell’esistenza di un oggetto il quale avrebbe potuto essere un grande aiuto nella guerra in quanto portatore di grande potere, e promise una ricompensa a chi lo avesse portato in modo da identificarlo e, se il caso, poterlo usare. Nel conclave invernale del 1017 D.R. gli ordini si sono quindi radunati a Conca del Tuono per trovare ed identificare tale oggetto.
Esso durante il raduno è stato quindi trovato nelle mani di Madame Reverie, allora sedicente sacerdotessa di Luthien, ma che si è rivelata una pericolosa negromante devota di divinità oscure. In quei giorni la sua stessa copertura è saltata, e l’utilizzo di quell’oggetto da parte sua ci ha permesso di comprendere parte della sua natura necromantica. In seguito a questi fatti, come di competenza del sacro ordine e in linea con ciò che è scritto nei contratti tra i 4 ordini, l’oggetto è stato preso in custodia dal Sacro Ordine.
Durante lo stesso conclave, il Cancelliere Sante, infatuato dal profumo del denaro in ricompensa, con l’aiuto dell’allora Tenente Davos, ha sottratto dalle mani dell’alto comandante Neeranel Scarlet l’oggetto mentre ella era incosciente perché ferita dalla battaglia, violando così i contratti e commettendo un atto sconsiderato che ha portato a diverse conseguenze:
L’oggetto è finito nelle mani della Dama d’Argento, che da esso è stata corrotta e a lungo termine ne ha causato la morte.
L’utilizzo dell’oggetto da parte della Dama d’Argento, la quale ahimè, oltre che corrotta, non aveva le competenze per comprendere i rischi di esso, ha causato la trasformazione in demoni e successivamente la morte di innumerevoli soldati di argentaria.
Gli stessi demoni che hanno attaccato i carri di cibo mandati da argentaria per portare le provviste ai poveri cittadini di Città di Sabbia, che per giorni hanno patito la fame a causa della guerra.
Tutti questi accadimenti sono stati possibili a causa della sconsideratezza del Cancelliere e del fu Tenente che hanno agito spinti da avidità e cupidigia, contro ogni logica, precauzione e buon senso.
Il signor Tordak, avendo fatto da tramite per la consegna dell’oggetto al Cavaliere che lo ha poi dato alla madre, è considerato complice, aggravato dal fatto che egli ai tempi era aspirante consacrato, rivelatasi dopo una spia dei mercanti, e quindi bene al corrente della natura dell’oggetto.
Il Cancelliere Sante è stato accusato di Furto di oggetto oscuro, causa della morte di innumerevoli persone. Inoltre egli era già da tempo sotto l’osservazione della Santa Inquisizione visto che il suo comportamento ha evidenziato più e più volte il suo favoreggiamento di una divinità oscura attraverso l’uso dei veleni, dandoci la certezza dei nostri previ sospetti.
Tordak è stato accusato di complicità alle azioni del Cancelliere
I Legionari che hanno confessato questi dettagli assumendosi le responsabilità delle loro azioni e di quelle del defunto tenente Davos, sono tutt’ora sotto il giudizio dell’inquisizione.
Durante l’interrogatorio svolto dall’inquisizione per ottenere una confessione ufficiale e eventuali ulteriori dettagli, gli imputati Tordak e Sante si sono autonomamente tolti la vita subito dopo aver attaccato un comandante inquisitore e prima ancora di conoscere la sentenza. La confessione è arrivata tuttavia subito dopo dal dignitario Jeazeel dell’ordine dei mercanti, la quale prima di attaccare la Legione ha confermato tutte le accuse.
Sempre per trasparenza e amor di verità di seguito vi informiamo delle sentenze emesse sui due imputati:
Condanna a morte per il Cancelliere Sante
10 anni di reclusione per Tordak.
L’ordine dei mercanti, non accettando il giusto corso degli eventi, conferma la propria cupidigia e sporca ed avidità attuando un vero e proprio ricatto:
Chiede che il Sacro Ordine paghi la somma di 5 monete d’oro, 3 d’argento e 3 di bronzo per coprire il valore dei propri uomini, privando quindi l’ordine di risorse importanti per portare avanti la guerra contro l’oscuro tiranno, oppure avrebbero mantenuto i prezzi raddoppiati per le loro merci impedendoci di fatto di rifornirci di ciò che utilizziamo per salvare le vite di tutti i validi combattenti che si recano al fronte, comprese le loro.
Al nostro rifiuto di pagare tale cifra e tentativo di farli ragionare seguono multiple minacce di morte, una di esse è arrivata durante una riunione, un’altra potete leggerla in questa missiva oggi recapitataci:
Il ragazzo srotola una pergamena e legge ad alta voce
Al Sacro Ordine,
come già detto non vi è né il tempo, né la necessità di una riunione.
Contrariamente a quanto da voi affermato, l'Ordine dei Mercanti si sta mostrando tutt'altro che chiuso nei vostri confronti, offrendovi una redenzione in denaro, piuttosto che portarvi rancore e negarvi l'aiuto per sempre,
o peggio, come la storia ci insegna, spargere ulteriore sangue inutilmente, data l'uccisione da parte vostra di ben due mercanti.
Vi preghiamo dunque di comprendere la situazione il prima possibile e decidere il da farsi.
Augurandovi una buona giornata,
Carlo Rampini, Portavoce dell'Ordine dei Mercanti.
Ripone la pergamena e ricomincia a parlare
Nonostante i ricatti e le minacce di morte più volte ripetute, il Sacro Ordine nella giornata di oggi ha ulteriormente cercato un punto di incontro con l’ordine dei mercanti attraverso il dialogo, e disposto alla collaborazione al fine di portare avanti gli obiettivi comuni e preservare come sempre la vita della popolazione, ha ottenuto un’ulteriore chiusura di porte e un tentativo di screditare il suo nome in pubblica piazza, tentativo azzardato, ben congetturato, ma ahimè senza solide basi per tenersi in piedi.
Speriamo di essere stati esaustivi e ci auguriamo di non dover continuare ulteriormente quest'inutile schermaglia, decisamente poco produttiva.
[Modificato da LeonardNazar 22/08/2017 02:13]
Leonard Nazar
Comandante inquisitore,
devoto di Elerya,
Cavaliere di Città di sabbia,
portavoce del Sacro Ordine.
“Delle grandi ali sorgeranno tra le fiamme dell’abisso, di luce accecante e purissima illumineranno il Cielo. Divampando di eterno furore, il Fuoco del Drago consumerà il Caduto.”