*Flavio siede in armatura e arma inguainata ad un piccolo tavolo. Un boccale di birra chiara mezzo vuoto davanti a se ed uno ancora pieno di fronte a lui. La sedia dietro il boccale pieno è accomodata come se qualcuno la stesse utilizzando, su di essa vi è adagiato, sopra un cuscino, un mantello rosso piegato e sopra questo un elmo in bronzo con una folta ma ordinata chioma rossa*
Stagioni che passano, ricordi che sbiadiscono, sentimenti che si calcificano sul fondo di un barile riempito di frivoli moderni pensieri di egemonia e mondanità.
Promesse infrante, giuramenti sospesi... echi di battaglie che furono e che mai saranno più, sì come fragile è la vita di chi sul letto di morte affida i suoi respiri ai cari mentre attende l'ignoto, così sottile è il filo che collega una speranza ad una realtà che tende alla commedia.
L'incombenza del destino attenderà il districarsi di trame sempre più lontane dagli ideali puri... alcolismo, superbia, ingenuità, egoismo, eccessiva promiscuità.
Dicono che il tempo riservi ad ognuno ciò che merita, eppure abbiamo meritammo di meglio o no? Una strada lastricata che sembrava condurre sul sentiero della glorificazione. Parole vuote di sedicenti uomini virtuosi i quali interessi personali vengono giustificati da cause sante e nobili intenti. Amarezza.
*Espressione disgustata e beve dal suo boccale*
Generale della Legione
"Una promessa va mantenuta, un giuramento va portato fino in fondo"
"Non sono i titoli a fare un uomo ma le sue azioni"
"Io sono la Legione"