00 18/01/2017 21:01
*La donna entra in cattedrale, un passo dopo l'altro avvolto in una gonna larga e bianca sopra la cui cintola una cintura con delle bende ed una borsa da cerusico. Al braccio una fascia bianca con un bastone di Asclepio impresso in rosso.
Attraversa l'intera navata muovendo gli occhi tra la destra e la sinistra guardando le divinità e sorridendo ai presenti.
Un secondo in più dinanzi la sua dea, somma Luthien, Signora della Pietà.
Infine guarda il comandante Darrel e con gli occhi pieni di gioia, si inginocchia, ponendo una mano a terra e l'altra verso il cielo e con gli occhi chiusi recita una breve preghiera*

Lùthien, Sovrana Celeste
guidami e concedimi parte della tua luce, della tua forza e della tua pietà per essere la tua mano amorevole sugli afflitti.
Tieni ferma la mia mano quando dovrò operare e ben aperti i miei occhi nelle tenebre più oscure. Preservami buona come la colomba ed astuta come il serpente.
Grazie mia dea, mia colonna, mia ispiratrice.

*apre gli occhi e guarda il comandante Darrel*

Io Kerres Thaysdottir
GIURO SOLENNEMENTE,
dinanzi al Sacro Ordine e agli Dei Lucenti tutti,
obbedienza perpetua
e di divenire colonna portante del Sacro Ordine e baluardo dei più deboli.
Giuro di essere sempre giusta e fedele,
e di essere pronta al sacrificio.
Dinanzi a Voi tutti rinnego ogni Divinità Oscura,
portatore di discordia come Orondor,
portatore di odio come Tar'Gul,
portatore di sofferenza come Ur'Zas,
a chi cercherà di soggiogare la nostra mente attraverso il male come Mor'Ashkar,
a chi cercherà di distruggere la prosperità del nostro Creato come Vardor.
Giuro di combattere la falsa conoscenza di Ashalot in tutti i suoi aspetti e sue emanazioni.
Io darò me stesso all'Ordine e alla sua Causa.

Iuro iustitia
Ego iurando civem
Iuro animi
Iuro victoria

Fino alla fine dei miei giorni.

***si alza, spiega ed indossa il tabarro nero con la raffigurazione del drago facendolo passare sotto la cintura di bende e quindi prende posto di lato al confratello Dante*


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Kerres Thaysdottir
devota di Luthien
"Non di solo pane vive un uomo"