*Il maggiore Hood entra in taverna, porta solo una magliettina e la cintura con un gagliardetto della legione a mo di distintivo, ha un ascia al cintolo.
Si avvia a passo sicuro verso il bancone e prende posto. Come nella piu' classica delle scene Noir, da uno sguardo all'oste, il quale gli legge negli occhi e subito gli riempie il boccale di whisky.
Hood dondola il bicchiere fissandone l'interno, come ad ammirare il vortice di liquore in impatto sulle pareti del boccale.
Trangugia il primo bicchiere, poi il secondo, il terzo, il quarto, il quinto... fino a quando l'oste capisce che sarebbe il caso di lasciare l'intera bottiglia*
PEEEEEccato, era una così bella RAAAAguazza.
* Questa volta attinge direttamente alla bottiglia, di tanto in tanto la testa cade ricurva sul bancone in silenzio contemplativo.*
QUAAAAnte PAAARoleee SPREEECaaate
*improvvisamente torna sobrio per qualche secondo*
Ultimamente ho proprio un karma negativo...
* Rimane a fissare e contemplare la bottiglia*
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“Più l’avversario è grande… e più un essere piccolo non lo comprende. Per cui spesso conviene allontanarsi. Allontanandosi, ciò che sembra grande…diventa una parte di qualcosa di ancora più grande"
"Sai quando hai i geloni alle mani, esse diventano calde e non fredde... E' proprio così che le sento adesso"