*Si avvicinano all’ingresso della cattedrale quattro carri, ognuno trasporta una bara. Due di esse recano il simbolo del Sacro Ordine, una quello dei Mercanti e una è adornata con dei fiori. Le bare vengono trasportate all’interno e adagiate davanti l’altare. La navata centrale è adornata con drappi e fiori, l’altare centrale è pieno di candele accese.
La sacerdotessa entra in cattedrale, affiancata dal Sacro Condottiero, indossa il tabarro dell’ordine, che si intravede da sotto il mantello nero, gli occhi sono lucidi. Dietro seguono i Consacrati e i membri degli altri Ordini. Mentre percorre lentamente la navata intona una litania:*
Dulce solum natalis patrie domus ioci thalamus gratie vos reliquam aut cras aut hodie periturus amoris rabie Exul
Vale tellus valete socii quos benigno favore colui et me dulicis consortem studii deplangite qui vobis perii Igne
*arrivata davanti l’altare si inginocchia, poi sale i gradini e si pone dietro di esso. Accende dell’incenso lasciando che l’odore pervada l’aria.*
Fratelli, siamo qui oggi per dare un ultimo saluto ai nostri compagni... e amici. Tre di loro sono morti durante il conclave a Conca del Tuono, mentre una di loro è stata uccisa a Fosso Freddacciaio… Non è mai facile riempire il vuoto che lascia la morte di un amico, è qualcosa di straziante… ci si chiede sempre se le cose sarebbero andate diversamente se noi fossimo stati presenti durante il fatidico momento, per salvarli, curarli, risparmiare loro una morte dolorosa… Ma il vero dolore è per chi rimane qui a piangere la loro scomparsa…
Che la loro morte non sia per noi una sconfitta, ma un punto di partenza per una futura vittoria. Che il loro ricordo e il loro esempio rimanga impresso nella nostra memoria, per darci forza.
*si avvicina alla prima bara accendendo una candela e ponendola al fianco, si inginocchia e sfiora il legno della bara, poi si alza e con tono solenne esclama*
L’Alto Comandante Neeranel Scarlett Gravoche… una donna dalla forza incredibile, una forza tanto grande da riuscire a rassicurare chiunque. Una donna tanto forte, quanto dolce e materna… perché lei questo era: una madre che amava suo figlio, strappato al suo affetto, così come suo marito… Mai dimenticheremo come dispensava quello stesso affetto anche tra i suoi consacrati.
La sua profonda fede, prima nella Dea Eitiana Anaitie e poi nel Dio Ordannam, l’aveva aiutata a portare un enorme fardello, il dolore di molte perdite. Ha combattuto con onore per quello in cui credeva, negli alti ideali che gli Dei Lucenti ci insegnano, per l’amore, per l’amicizia e per il senso di dovere che le dava la sua carica. Era sempre presente e disponibile, pronta ad aiutarci, a guidarci e vegliare su di noi con i suoi consigli… come una madre fa con i suoi figli…
Che il Divino Ordannam vi accolga tra le sue braccia Alto Comandate, e che possiate finalmente abbandonare il vostro dolore, ricongiungendovi con vostro marito e vostro figlio, recuperando il tempo che siete stati separati.
ONORE E GLORIA ALL’ALTO COMANDANTE SCARLETT, SEMPRE CARA SARA’ AL SACRO ORDINE.
*fa una pausa, poi si sposta vicino la seconda bara, accende una candela e si inginocchia, poggiando entrambe le mani sul legno della bara*
Elisa… la mia più cara amica… Ragazza dal passato incerto, accolta dall’affetto della sua madre adottiva e pervasa della missione di quella che fu la Dea Gaudia, la Dea che portava felicità e conforto a chi soffriva. E lei questo si riproponeva di fare: alleggerire il dolore che si annida nei cuori e riporre al suo posto sollievo e speranza. Con me ci riuscì,
*un lieve sorriso affiora sulle sue labbra per pochi secondi* non mi abbandonò nel momento del dolore, mi difese coraggiosamente durante diversi attacchi… ma ancora di più mi diede con la sua amicizia e compagnia. La sua presenza rappresentava per me una forma di sicurezza.
Non ti dimenticherò mai sorella mia… che il tuo amato Ordannam si prenda cura di te adesso, dandoti la pace… Non ci dimenticheremo del tuo sorriso.
*fa una pausa, poi si sposta accanto alla terza bara e accende la candela, si inginocchia e poggia una mano sulla bara, quella adornata di fiori*
Ser Nikolaj Magnus Primo, Cavaliere della città di Ascalith. Non lo conoscevo di persona, non ne ho avuto l’occasione. Tutti siamo uguali davanti agli Dei: il vestiario e i titoli non servono davanti a loro, contano solo i fatti e le intenzioni… in base a questi saremo giudicati tutti. Che gli Dei possano portare conforto e pace alla tua anima, Addio Nikolaj…
*fa una pausa per poi avvicinarsi all’ultima bara, che reca il simbolo dei mercanti, accanto alla quale accende una candela e si inginocchia toccando il legno della bara*
Luis Raulens… era appena entrato nell’ordine dei mercanti…
*volge lo sguardo ai membri dell’ordine* vi siamo vicini nel dolore. Non ho avuto l’occasione di conoscerlo, ma sono sicura che gli Dei onniveggenti sapranno giudicarlo e accoglierlo, ponendo la sua anima in uno stato di pace… Addio Luis…
*dopodiché si alza*
Chiunque voglia dire qualcosa in onore dei caduti, si faccia pure avanti.
*si siede tra i primi banchi, il suo sguardo si sposta tra le bare e le raffigurazioni di Ordannam e Lùthien*
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Jillian Clive
Membro del Sacro Ordine
Sacerdotessa della Guardiana Celeste Lùthien
Signora di Saicco
Consigliera del Protettorato di Azm'e Sok
"Lùthien non abbandona chi soffre"
“Delle grandi ali sorgeranno tra le fiamme dell’abisso, di luce accecante e purissima illumineranno il Cielo. Divampando di eterno furore, il Fuoco del Drago consumerà il Caduto.”