*BONK. Il miglior risveglio della storia comincia sempre con una meravigliosa quanto planetaria, sonorissima craniata contro una trave. E questo, per Taras, non fa eccezione. Il cacciatore, infatti, si è appena svegliato dopo sedici anni di sonno in segreto in un edificio ad Argentaria, e neanche il tempo di alzarsi che già la sua testaccia dura viene messa alla prova.*
AHIO ! Per la barba di mio nonno.. che ca..
*guardandosi in giro, il giovane davvero non riconosce né i suoi amati boschi né tantomeno qualcuno fra le tante facce, alcune ancora addormentate, altre già sveglie, intorno a sé*
...
*Deve alzarsi. Trovare la sua amata ascia, prima cosa, e secondariamente capire dove sia, perché, quando, come.. e cosa ci sia per pranzo. Il tutto rigorosamente in ordine sparso, perché la capacità di pianificare decisamente non è cosa sua. Pur senza la propria tabarda, il giovane risulta un bel ragazzotto sulla ventina coi capelli fin troppo lunghi e apparentemente sufficientemente curati, spesso portati legati. Due cicatrici, una al lato dell'occhio destro e una che gli corre dalla fronte e passa in verticale proprio da quell'occhio per poi finire sulla guancia, lo caratterizzano, assieme al suo vizio di arricciarsi la barba mentre avanza.
Atharos.. vieni fuori da papà..
*Si, sta cercando Atharos, la propria ascia, mentre si guarda intorno piuttosto confuso, ancora. Trovata quella, inizia a camminare per l'edificio, bene attento a chi passa, occhi da cacciatore in piena funzione*
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Ciao ragazzi. Sono il fu Fenrir, ora Taras, aslias Andrea, e faccio parte dei Brutium Wolves. E non ho una foto di Taras al momento, ma provvederò.