*La sacerdotessa entra lentamente in Cattedrale. Indossa un vestito lungo bianco ed è ammantata in un mantello nero, il cui cappuccio le copre il viso. Alla cinta vi è la spada infoderata. Cammina ammirando ancora una volta quel luogo di pace e preghiera. Si dirige verso le statue dei Guardiani, fa un inchino solenne e poi si avvicina alla statua di Luthien. Lì, si inginocchia, rimanendo in posizione di preghiera per un paio di minuti. Prima di alzarsi, pone alla base della statua una rosa e accende un cero. Una volta in piedi, si dirige verso la statua di Bal Udun. Rimane a fissarla a lungo, lasciandosi scappare un sorriso. Sfodera la spada e si inginocchia, poggiandola davanti a sè.*
Divino Bal Udun...sono qui per rendervi omaggio e per chiedervi perdono. Spesso abbiamo pensato che attorno alla vostra figura si celasse un mistero troppo grande per noi, che abbiamo associato troppo spesso ad un sentimento negativo. *sospira* Vi ringrazio per il vostro dono. Vi ringrazio infinitamente... *si prostra davanti alla statua poggiando la fronte a terra* Il destino, in un modo o nell'altro, mi ha legata a Voi. Spero che lui possa onorarvi e rendervi fiero e che possa assolvere al suo compito come voi comandate.
*fa qualche minuto di pausa. Poi ritorna semplicemente inginocchiata, prende la spada e, poggiata sui suoi palmi, la alza davanti a sè*
Mio amato, possa la tua spada continuare a proteggermi in battaglia. Adesso, non proteggerà più solo me, ma anche NOSTRO figlio. Tutta la paura di non farcela, tutta la preoccupazione per il suo destino mi sembrano ormai un lontano ricordo. E, finalmente, presto potrò parlargli di me...e di te. Gli parlerò di quello che siamo stati e che siamo, dell'amore che mi hai dato, della tua felicità quando la sera gli raccontavamo la favola di Kael...Spero che, in una piccola parte di ciò che adesso sei, conservi ancora il lontano ricordo di quello che abbiamo vissuto. Ma, se così non sarà, ricorderò io anche per te. Che tu sia Renouard o Lucida Follia, io continuerò ad amarti con tutto il mio essere. Non esisterà mai nessuno all'infuori di te...e di Tristano. Il nostro filo rosso adesso è legato al suo. Osservaci da lassù e proteggici, guidaci...mio angelo custode. Per me, sei sempre stato un angelo. E questa è la fine che la tua storia meritava...
*Guarda la spada*
Ho chiamato questa spada Sacrificio, poichè l'ultimo colpo che sferrasti impugnandola, è servito a salvare un tuo compagno a costo della tua vita. Questa spada rappresenta il Sacrificio che un consacrato accetta nel suo cuore da subito, il tuo Sacrificio e, un giorno, il mio. Perchè, come ho già detto, quando si sacrifica la propria vita per un'altra, il sacrificio non è mai vano...
Ti ringrazio per avermi insegnato questa grande verità...questa come tante altre. Giuro solennemente davanti a te e agli Dei che sarò una buona madre per Tristano e che lo proteggerò da ogni male, anche a costo della mia vita.
*abbassa la spada e si prostra nuovamente. Rimane qualche minuto così a pregare. Dopodichè si alza e comincia a camminare lungo la navata che porta alle statue della Corte Celeste. Le osserva tutte, a una ad una, soffermandosi a lungo su ognuna di esse. Davanti alla stuatua di Mar'Hastrass, si inchina con riverenza. Poi, prosegue. Arrivata davanti alla statua di Ordannam, sorride e si siede a gambe incrociate, abbandonandosi ad una profonda meditazione. Dopo qualche ora, lascia la Cattedrale in silenzio.*