*Nel silenzio del primo pomeriggio, il sacerdote entra lentamente in cattedrale, vistosamente spossato come di ritorno da un lungo viaggio, indossa una benda impregnata di sangue negli occhi*
Divino Eleimitros, cosa turba la quiete di queste terre?
Cosa o chi osa sfidare te e le sfere celesti?
È una menzogna tutto ciò? È davvero possibile che ciò che con gli occhi sembra bello e lucente in realtà sia una bugia?
Voglio capire mio Signore, non con gli occhi ma con il mio cuore e la mia anima, non abbandonerò e non cederò
Desidero vedere io stesso mio Signore, non una sola lacrima verserete più o divino, lo prometto
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Balthasar Al Mehmed
Sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di aver vinto, ma i leoni rimangono leoni e i cani rimangono cani
Non c'è ritorno da questo mio cammino senza fine. Sinuoso e nero si estende davanti ai miei occhi, all'inferno e ritorno mi guiderà ancora una volta.
E' tutto ciò che ho, mentre proseguo fuori dalla tua grazia. Cammino tra i giardini della luce morente e attraverso fiumi profondi e scuri come
la notte cercando una ragione al tempo che ci sfugge.
Ad ogni passo conosco più me stesso e seguo ogni voto sul mio cammino verso la verità. Innumerevoli volte ho chiesto perdono ma il Sole mi ha solo riso in faccia.
E questo cammino continua a condurmi tra le braccia della solitudine.
Vedo attraverso l'oscurità la via di ritorno verso casa. Il viaggio sembra senza fine ma andrò avanti.
Le ombre sorgeranno, e la nostra alba annega nella notte. Tra tutte le lacrime c'è un sorriso
che gli angeli accoglieranno con una canzone d'invidia.
Uno sguardo negli occhi di uno sconosciuto e so da dove vengo.