*La donna entra in taverna con un espressione seria e triste in volto, indossa un abito lungo di lana avana con le finiture nere, al cinto la spada corta e sulla schiena l'ascia che si intravede sotto il mantello. Si va a sedere al bancone e dice:*
Oste, portami tre bicchieri della tua vodka migliore.
*Quando l'uomo giunte Dorotea solleva il primo al cielo*
Questa è per il mio fratello, per quella testa dura quanto il suo martello. Sono certa che ha lottato fino a che ha avuto fiato in corpo, come durante le nostre infinite discussioni. Le porte del Valhalla si aprano per Thorod, sorelle Valkirie, perchè è un uomo forte.
*butta giù la prima vodka e leva la seconda*
Questa è per il mio fratello, avventato con le femmine quanto saggio nella battaglia. Non mi capacito ancora che lui non ci sia più, era un guerriero inequiparabile e un sostegno formidabile. Le porte del Valhalla si aprano per Gudrid, sorelle Valkirie, perchè era un vero prode.
*Detto questo scola anche la seconda vodka e prende la terza*
E in fine questa… questa è per chi resta e lotta e vede morire gli amici, i fratelli, i figli. Questa è per noi clan che lottiamo senza sosta contro l'inferno in terra. Questa è per i sopravvissuti.
*Butta giù anche quella*
Presto o tardi cavalcheremo assieme nell'ultimo giorno fratelli miei, ne sono certa.
*Resta a fissare fuori dalla finestra assorta*
Io sono Erinni!
Tutto ciò che è, è donna. Perfino la Terra stessa.
Gridano vendetta, saranno esauditi. Chiedono sangue, verrà loro servito in coppe d'argento.
Hoenir delle Erinni