*Il cielo è cupo. Il giorno è silenzioso. Nonostante in piazza ci sia il solito via vai di gente, tutto sembra essere calato di volume.
Griffith procede a passo lento per la piazza. E' coperto dal suo mantello nero, il volto non si vede anche esso oscurato dal cappuccio. Al suo seguito cinque uomini vestiti come lui, ogni uno con una candela in mano accesa.
Il Vento fa tremolare le fiamme, ma non le spegne.
Entra in cattedrale e quei pochi rumori che provenivano dall'esterno sembrano placarsi ad ogni suo passo.
Abbassa il cappuccio, mostrando il viso turbato, stanco come se non avesse ancora riposato.
Giunge al centro della cattedrale e fa un inchino di rispetto verso tutte le statue degli Dei.
Si alza nuovamente in piedi e fa cenno agli uomini di avvicinarsi.
Schiarisce la voce e dice*
Dei Luminosi. Giungo a voi come vostro servitore per chiedervi di vegliare le anime dei caduti. Coloro che prima delle loro vite hanno messo quelle altrui.
Uomini d'Onore. Uomini di gran Coraggio. Uomini dal grande spirito di Sacrificio.
Pochi sono gli Uomini dediti all' Onore verso i propri compagni ed amici.
Pochi sono gli uomini dediti al coraggio che ci spinge a vincere le battaglie più Oscure.
Pochi sono gli Uomini dediti al sacrificio per regalare al mondo un futuro più luminoso.
A voi chiedo di vegliare le loro anime e di ricompensarli come gli eroi che sono.
Alcuni di loro erano sconosciuti o ancora troppo giovani. Da altri non ci si sarebbe aspettato un tale gesto, ma nonostante ciò, insieme sono diventati eroi di un giorno buio.
*Fa un cenno agli uomini. Essi si dispongono in fila porgendo la candela che tengono in mano. Griffith prende la prima e va di fronte la statua della Dea Kalàiphenes. Si inginocchia di fronte ad essa e posa la candela sotto di essa dicendo*
Ogni Candela ricorda un corpo. Ogni fiamma uno spirito ardente. Edmond D'Orléans. Sotto la tua divinità ti pongo, così che tu possa raggiungerla più facilmente e stare al suo fianco dove tutti gli uomini di luce come te vivono per l'eternità.
Non abbiamo mai avuto un gran rapporto e di motivi per odiarmi tu ne hai sempre avuti, per questo io non ho mai avuto rancore verso te.
Spero che un giorno nell'eternità, tu troverai la forza di farlo. Addio fratello.
*Si inginocchia nuovamente e torna dagli uomini. Prende la seconda candela e si dirige verso la statua di Dionea. Fa un inchino di fronte ad essa e mettendo la candela sotto essa dice*
Ogni Candela ricorda un corpo. Ogni fiamma uno spirito ardente. Alayen Havelock. Sotto la statua della Dea della Conoscenza ti pongo. Che lei possa guidarti verso nuove scoperte e nuovi saperi. Non abbiamo avuto molto tempo per colloquiare, ma nel momento della necessità sei stato un alleato più che affidabile e prezioso. Fino alla fine ti sei dimostrato come l'uomo d'onore che credevo tu fossi
*Si inginocchia nuovamente e torna dagli uomini. Prende la terza Candela e si dirige verso la statua di Kalàiphenes. Fa un inchino di fronte ad essa e mettendo la candela sotto essa dice*
Ogni Candela ricorda un corpo. Ogni fiamma uno spirito ardente. Guido di Bracciano. Sotto la statua della Condottiera Celesta ti pongo. Che lei possa ricompensarti generosamente per le tue azioni e le tue scelte.
*Si inginocchia nuovamente e torna dagli uomini. Prende la quarta candela e si dirige verso la statua di Dionea. Fa un inchino di fronte ad essa e mettendo la candela sotto essa dice*
Ogni Candela ricorda un corpo. Ogni fiamma uno spirito ardente. Erestor Vardamir. Sotto la statua della dea della Conoscenza ti pongo come il tuo maestro. Che lei possa guidarti verso nuove scoperte e nuovi saperi. Non abbiamo mai avuto occasione di parlare e di questo me ne rammarico, come il tuo maestro, anche tu eri un uomo di cui valeva la pena ascoltare le parole e di cui sono sicuro si narrerà
*Si inginocchia nuovamente e torna dagli uomini. Prende la quinta candela e si dirige verso la statua di Eskel. Fa un inchino di fronte ad essa e mettendo la candela sotto essa dice*
Ogni Candela ricorda un corpo. Ogni fiamma uno spirito ardente. Galahd dei Draghi. Sotto la statua del Dio della Giusta Guerra ti pongo. Egli fu in vita tuo superiore e maestro di vita, che possa esserlo per l'eternità. Sin da subito non riponevo molte speranze in te. Eri un uomo capace di molto, ma che faceva poco per altri. Sono contento che il mio giudizio fosse errato. Grazie ancora per il tuo gesto.
*Si inginocchia nuovamente e torna dagli uomini. Fa nuovamente un inchino al centro della Cattedrale di fronte a tutte le statue. Poi dice*
Grazie Divinità per avermi ascoltato, che la mia preghiera possa giungere a voi e trovare accoglimento. Che le anime degli eroi caduti possano vivere per l'eternità.
*Alla fine, fa un cenno ai uomini dietro di lui che inginocchiandosi a loro volta, escono dalla Cattedrale. Griffith rimane fermo qualche istante guardando ogni statua, contemplando i freddi sguardi di pietra di ogni una. Si mette una mano sul petto all'altezza del cuore e dice qualcosa bisbigliando tra se e se. Poi con passo lo stesso passo lento con cui è entrato nella Cattedrale, ne esce, ponendo nuovamente il cappuccio sulla testa*
[Modificato da Griffith dei Falchi 07/01/2015 18:43]
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Griffith dei Falchi
Capoclan della Cerchia