Sabato scorso, dopo molti rinvii, sono riuscito finalmente a combinare un'uscita in MTB insieme all'indiscusso re delle Alpi, alias Emiliano.
Dopo una lunga trattativa sulla difficoltà del percorso (soprattutto in discesa, visto che la mia esperienza in MTB si risolve in una sola uscita seria due anni fa alla Finestra di Champorcher)) Emiliano ha partorito una proposta da prendere o lasciare
che prevedeva la partenza alle 7 nei sobborghi di Como e rientro alla base tassativamente entro le 12 e 30, per permettergli di rientrare alla base in tempo per inderogabili impegni.
Arrivo a Como alle 6 e 50, scarico la bici e tempo 5 minuti riconosco la sagoma inconfondibile con la bici sul tetto della Peugeot coupè di Emiliano. Un saluto veloce, il tempo di scaricare il suo gioiellino (fresco di alcuni upgrade in carbonio
, peccato la taglia non mi vada bene...
) e si parte.
Ovviamente subito salita, ca va sans dire, passiamo il confine con la Svizzera da un valico dimenticato (un cancello!
) e imbocchiamo la cosiddetta "ripida di Sagno": un bel muro, abbastanza sconnesso, dove i miei limiti di equilibrio a velocità così basse vengono impietosamente alla luce, costringendomi al piede a terra in alcuni punti
. Comunque in qualche modo riesco a venirne fuori e arriviamo al paese di Sagno dove guardo il Garmin: 7 km scarsi e quasi 600 m di dislivello. Da qui imbocchiamo la strada della Val di Muggio che lasciamo dopo qualche km per il secondo valico di giornata: il passo Bonello, che ci riporterà in Italia, esattamente in Val d'Intelvi. Qui lo sterrato e le pendenze sono decisamente alla mia portata, e l'unico imprevisto è dovuto a un gruppo di intrusi che occupa la carreggiata...
Ed eccomi al Passo Bonello:
Faccio notare il cielo, assolutamente lontano dagli standard BLU-Emiliano: ho fatto le mie rimostranze al tour operator...
Da qui un ripida discesa sterrata ci riporta in Italia (altro cancello abbandonato), precisamente a Casasco d'Intelvi, dove una strada con un asfalto che sembra un biliardo ci porta al temuto Muro di Schignano:
prima parte asfaltata e poi inizia l'inferno: ramponi al 25% e oltre, nulla da fare per me, non riesco proprio a stare seduto in sella e sono costretto a proseguire a piedi. Qui emerge un mio evidente limite: in Bdc, quando le pendenze diventano cattive, sopra il 20%, io generalmente mi alzo sui pedali, mentre qui non è possibile. Emiliano è un vero stambecco, ha superato l'ultima parte del muro (a occhio eravamo intorno al 30%) stando seduto!!
Arrivati al valico, si prosegue in costa verso il Bisbino, dove ci ricongiungiamo alla strada asfaltata, per scendere verso Cernobbio, con vista magnifica sul lago di Como (peccato la foschia!).
Arriviamo alle auto con una quindicina di minuti di ritardo, dove ci salutiamo velocemente in quanto Emiliano deve partire in fretta per riuscire ad arrivare in tempo per i propri impegni.
Tirando le somme: bel giro,anche se il Muro di Schignano è assolutamente oltre le mie possibilità attuali (e temo anche future
),ma la Mtb non si improvvisa, ci vorrà tempo per imparane i segreti e spero che Emiliano avrà ancora voglia di darmi consigli, in vista di un progettino che per ora non voglio svelare
.
Km: 60
Dislivello : 2000 m circa.
Ancora grazie ad Emiliano per la pazienza (e le foto)!
Ciao.
Sergio