UN PROGETTO nuovo per i Warrors. Il varo è stato messo in calendario per il 14 gennaio, quando i «Guerrieri» festeggeranno trentatré anni di storia. Intanto Paolo Parlangeli, responsabile della comunicazione dei Warriors, ha già spiegato le linee guida del nuovo corso durante una riunione biancoblù.
Un progetto che punta sui giovani e sugli atleti cresciuti a Bologna per diversi motivi. «La società di cui Maurizio Benassi è presidente — sottolinea Parlatigeli — riparte dalla volontà di ristrutturare profondamente l'organizzazione tecnica con un forte focus sullo sviluppo del settore giovanile, partendo dal reclutamento fino alla collocazione dell'atleta nella formazione di propria appartenenza. Il tutto attraverso il potenziamento della Warriors Academy, la nostra scuola di formazione che ci ha permesso negli anni di avvicinare molti ragazzi a questa disciplina».
TRA I MOTIVI che spingono al cambiamento, ovviamente, gli effetti della crisi economica. In taluni casi ci sono state delle chiusure, i Warriors hanno preferito indirizzare altrove le proprie risorse. «Puntando sui giovani». La decisione di non far ricorso, per il prossimo anno, a giocatori o allenatori provenienti dagli States, era nota dall'estate. Questo, però, non significa che non ci saranno «stranieri».
«SIANO ORMAI una società multietnica — prosegue Parlangeli - Non ci saranno preclusioni verso ragazzi che, pur essendo nati altrove, sono cresciuti qui». quarterback, per esempio, sarà Simone Slusarz, detto Slu, ventidue anni, originario dalla Polonia. Il running back sarà Maxym Berezan, ribattezzato lo Zar, pure lui ventiduenne, ma con origini ucraine. L'altro running back sarà Ervis Cira, 21 anni, albanese. E alla porta dei Warriors hanno già bussato studenti americani che, durante il loro soggiorno in Italia (pur non essendo dei top player) vorrebbero mettersi a disposizione del mondo dei Guerrieri.
PER LA REALIZZAZIONE di questo progetto ambizioso, la società ha chiesto l'intervento di Giorgio Longhi, leggenda dei Warriors che è stato nominato, in questi giorni, capo allenatore del World Development Team, la squadra del Resto del Mondo, composta da giocatori provenienti da ogni continente, che si dovranno poi confrontare con la formazione under 19 dei maestri americani. «L'idea di costruire un programma specifico di sviluppo del football nella mia città mi è piaciuta molto e sono felice che me lo abbia chiesto la società dalla quale è partita la mia storia sportiva. L'obiettivo è quello di creare un progetto coordinato che, partendo dai settori giovanili e attraverso un programma di alto profilo, possa sviluppare tecnici e giocatori capaci di accedere ai massimi livelli di gioco».
Sul campo gli allenatori dei Warriors saranno Mauro Solmi, Massimo Vicinelli e Piergiorgio Degli Esposti, ai quali darà una mano anche il ct della Nazionale italiana, Vincent Mario Argondizzo.
Alessandro Gallo - Bologna
Quindi ci chiediamo !?.. ma allora i vari ropa e company tutti svincolati quest anno, del resto non sono nati blue.. giusto ?????
SEMO TUTTI BONI A FA' LI FROCI COR CULO DELL ALTRI
LI CAZZI CAMBIENO MA ER CULO RIMANE SEMPRE LO STESSO
La frase scritta su endzone del nostro presidente giocatori:
(per come sono fatti gli italiani e per come è la nostra cultura attirirebbe più un GF del football che un tentativo di normalizzazione e di serietà del nostro sport)