tode 75
00lunedì 4 febbraio 2008 18:51
Manifesto Governabilità
Documento delle Associazioni di impresa: Casartigiani, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, CNA e Lega delle Cooperative
"Le associazioni di impresa Casartigiani, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, CNA e Lega delle Cooperative esprimono forte preoccupazione per il quadro economico internazionale in netto peggioramento. Con gli attuali prezzi di gas e petrolio e con un euro drammaticamente sopravvalutato rispetto al dollaro, l'Italia rischia un 2008 vicino alla crescita zero.
Gli sforzi delle imprese, che continuano a diversificare i mercati, a innovare prodotti e processi, vengono minacciati anche dai danni all'immagine internazionale del Paese.
In un momento in cui avremmo bisogno del massimo impegno sui problemi dell'economia, la crisi politica è precipitata.
In questa situazione la richiesta di andare subito al voto è legittima e comprensibile. E certamente, nella situazione in cui ci troviamo è giusto dare la parola ai cittadini.
Le associazioni d'impresa ritengono che con l'attuale legge elettorale, senza preferenze e con liste preconfezionate, la scelta degli eletti sarebbe tutta nelle mani delle segreterie dei partiti. E anche grazie agli attuali regolamenti parlamentari, si riprodurrebbero alleanze pronte a frantumarsi il giorno dopo per gli interessi egoistici di tanti micropartiti dotati di poco consenso ma di grandi e inaccettabili poteri di veto.
Le associazioni d'impresa ritengono che una riforma della legge elettorale sia un passaggio obbligato nell'interesse del paese e nell'interesse di chi sarà chiamato a governarlo.
Con altrettanta chiarezza sono convinte che la necessità di scrivere poche regole del gioco non può essere un pretesto per perdere tempo, per allungare le liturgie della crisi o per riaprire un confronto in cui ogni giorno si ricominci da capo.
Se questo è possibile lo si faccia senza perdere tempo, con un governo che in poche settimane porti a termine questo compito.
Altrimenti dobbiamo sapere che il problema è solo rinviato perchè abbiamo bisogno di governabilità per cambiare e rendere più moderno il paese. Serve una stagione di grandi riforme.
Il vero obiettivo che il paese si deve dare è la crescita economica. La crescita è l'autentico bene comune, che consente di generare risorse per la ricerca, l'innovazione, le infrastrutture, il potere d'acquisto dei cittadini, la solidarietà verso i meno fortunati. Senza crescita c'è solo più conflitto e troppi problemi restano irrisolti.
Il risanamento e la stabilizzazione della finanza pubblica restano comunque fondamentali. Per questo l'obiettivo di ridurre in modo strutturale la pressione fiscale su imprese e cittadini si può conseguire solo con un forte impulso alla crescita con una drastica riduzione della spesa pubblica a cominciare dalle tante sacche improduttive".
(Roma, 29 gennaio 2008)
scandy
00lunedì 4 febbraio 2008 19:47
si ma... non esisterà un govrno tecnico in cui chi decide è chi FA l'economia: ciò potrebbe succedere solo se spostano il governo a Milano.VERA CAPITALE DELL'ECONOMIA ITALIANA!
tode 75
00lunedì 4 febbraio 2008 20:25
io la farei piu semplice !!!
tutte le REGIONI autonome
ognuno si arrangia
e da un tantum uguale per tutti a roma
fine
scandy
00martedì 5 febbraio 2008 11:13
Re:
tode 75, 04/02/2008 20.25:
io la farei piu semplice !!!
tutte le REGIONI autonome
ognuno si arrangia
e da un tantum uguale per tutti a roma
fine
e che siamo ancora nell'impero romano dove i cittadini romani sono privilegiati???
No ognuno avrà ciò che si merita!
maxtac
00martedì 5 febbraio 2008 11:23
Re: Re:
scandy, 05/02/2008 11.13:
e che siamo ancora nell'impero romano dove i cittadini romani sono privilegiati???
No ognuno avrà ciò che si merita!
ecco, così va meglio...
Aledelvero
00mercoledì 6 febbraio 2008 13:28
ricalcano, come se usassero la carta carbone, dalla voce dei politici
alla loro, ci dicono le stesse cose.
Se andate a vedere alcune associazioni di categoria delle imprese,
vedrete che non sono poi così difformi nel pensiero della classe politica attuale. Stesse parole e pochi fatti.
La vera riforma da fare non è la legge elettorale, non è prioritaria,
la priorità è riformare la classe politica.
Questa gente con qualsiasi legge elettorale andrà al governo,
non è più all'altezza. Hanno idee passate prima di essere pensate.
Che razza di classe politica è quella che si vuole modellare a piacere la legge elettorale, per fare cosa? Che scusa hanno oggi?
Togliamo i finanziamenti privati ai partiti, le banche smetterebbero
di foraggiare questa gente che non ci tutela.
Si presentano con 120 punti di programma e ne portano a termine il 2%, emanando leggi su misura e poco utili alla collettività.
Basta con i privilegi, sono veramente stanco di questa gente,
e dei loro pusher, i banchieri che foraggiano questi zombi della politica per tutelare e coprire il marcio che sono, la nostra
rovina.
imho
RAPO
00mercoledì 6 febbraio 2008 14:12
Re:
Aledelvero, 06/02/2008 13.28:
ricalcano, come se usassero la carta carbone, dalla voce dei politici
alla loro, ci dicono le stesse cose.
Se andate a vedere alcune associazioni di categoria delle imprese,
vedrete che non sono poi così difformi nel pensiero della classe politica attuale. Stesse parole e pochi fatti.
La vera riforma da fare non è la legge elettorale, non è prioritaria,
la priorità è riformare la classe politica.
Questa gente con qualsiasi legge elettorale andrà al governo,
non è più all'altezza. Hanno idee passate prima di essere pensate.
Che razza di classe politica è quella che si vuole modellare a piacere la legge elettorale, per fare cosa? Che scusa hanno oggi?
Togliamo i finanziamenti privati ai partiti, le banche smetterebbero
di foraggiare questa gente che non ci tutela.
Si presentano con 120 punti di programma e ne portano a termine il 2%, emanando leggi su misura e poco utili alla collettività.
Basta con i privilegi, sono veramente stanco di questa gente,
e dei loro pusher, i banchieri che foraggiano questi zombi della politica per tutelare e coprire il marcio che sono, la nostra
rovina.
imho
AMEN
tode 75
00mercoledì 6 febbraio 2008 17:02
Re:
Aledelvero, 06/02/2008 13.28:
ricalcano, come se usassero la carta carbone, dalla voce dei politici
alla loro, ci dicono le stesse cose.
Se andate a vedere alcune associazioni di categoria delle imprese,
vedrete che non sono poi così difformi nel pensiero della classe politica attuale. Stesse parole e pochi fatti.
La vera riforma da fare non è la legge elettorale, non è prioritaria,
la priorità è riformare la classe politica.
Questa gente con qualsiasi legge elettorale andrà al governo,
non è più all'altezza. Hanno idee passate prima di essere pensate.
Che razza di classe politica è quella che si vuole modellare a piacere la legge elettorale, per fare cosa? Che scusa hanno oggi?
Togliamo i finanziamenti privati ai partiti, le banche smetterebbero
di foraggiare questa gente che non ci tutela.
Si presentano con 120 punti di programma e ne portano a termine il 2%, emanando leggi su misura e poco utili alla collettività.
Basta con i privilegi, sono veramente stanco di questa gente,
e dei loro pusher, i banchieri che foraggiano questi zombi della politica per tutelare e coprire il marcio che sono, la nostra
rovina.
imho
parole sante !!!!
Jobo
00mercoledì 6 febbraio 2008 18:34
e si parole sante ma comunque, restando in tema, stiamo chiedento o un miracolo o una RIVOLUZIONE magari senza armi ma bensì cordare uno sciopero fiscale o economico per un mese di tutto il nord e poi ne parliamo. Ma be be be e alla fine tutti pensiamo all nostra saccoccia e a cercare di non fallire almeno per quest' anno per le svariate cause!(mutui-leasig-strozzini-governo-finanza..........)