giustizia all'italiana una vergogna !!!

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tode 75
00venerdì 8 dicembre 2006 14:35
Fidanzati veronesi: nuove polemiche
L’ira dei genitori dei ragazzi uccisi: pena scandalosa


Allargano le braccia davanti alle leggi che dettano le pene, e alle tabelle assicurative dei risarcimenti, i genitori di Giulia Biondani e Andrea Gecchele, 23 anni entrambi, fidanzati, travolti e uccisi in sella ad una moto, lo scorso aprile in viale Piave a Verona. Ma pur non essendoci cifra che compensi la morte di un figlio, una condanna più dura, assicurano, avrebbe reso più giustizia. «Ai lavori forzati dovevano mandare quell’uomo», dice la madre di Biondani, riferendosi al rumeno che, al volante ubriaco, guidava l’auto contromano: mercoledì ha patteggiato venti mesi di carcere per omicidio colposo. Pena sospesa; e il patteggiamento ha chiuso il caso. Ai genitori delle vittime è però giunta la solidarietà di molti vicini.

tode 75
00venerdì 8 dicembre 2006 14:36
- L’Associazione familiari vittime della strada
«È una sentenza scandalosa, non rispetta chi ha perso la vita»


Una sentenza scandalosa. Non usa mezzi termini Alberto Pallotti, presidente provinciale dell’associazione italiana «Familiari e vittime della strada» commentando gli esiti del processo a carico del cittadino rumeno accusato di aver provocato la morte dei due ragazzi in viale Piave, ma polemizza anche con il legale delle famiglie delle vittime che a suo tempo decise di declinare l’offerta di collaborazione proposta dall’associazione. «Premetto che l’associazione è vicina alle famiglie coinvolte per l’enorme lutto subito. Avevo preso contatto con l’avvocato dei due sfortunati ragazzi per affiancarmi a loro nella causa legale come associazione di rilevanza nazionale ma il loro legale ha declinato la mia offerta. Vorrei ricordare, anche a fronte di questa scandalosa e mite sentenza, che in passato la nostra costituzione di parte civile ha aumentato di fatto le condanne per persone coinvolte in eventi delittuosi di tale portata. Per esempio il caso di una signora travolta e uccisa a Sant’Ambrogio l’anno scorso, il pubblico ministero chiese tre mesi di sospensione della patente ma su nostra richiesta furono aumentati a sei».
«Da più parti la giurisprudenza ci riconosce e ci dà soddisfazione, ma le famiglie colpite troppo spesso vogliono isolarsi dopo un lutto di tale natura», continua Pallotti. «Sono più di dieci anni che combattiamo contro questa strage continua sulle strade di tutta Italia, chiedendo pene severe, risarcimenti più adeguati, o portando il nostro conforto alle famiglie. Lo facciamo con manifestazioni, silenziose o chiassose, lettere, e-mail, proposte di legge, che vogliono far capire che queste cose si possono evitare, basta un impegno di tutti, ad ogni livello».
Due ragazzi sono morti uccisi da un ubriaco, di pomeriggio, che viaggiava contromano in viale Piave e la condanna è di 20 mesi? «Qualcosa non funziona», conclude Pallotti, «ed è evidente, ma da più parti si ignora questa sofferenza. In questi giorni siamo presenti al Motorshow di Bologna, siamo riusciti ad ottenere uno stand, per sensibilizzare chiunque sul fatto che è dannoso andare alla ricerca della macchina o la moto più potente. La vita va rispettata, amata, e perderla sulla strada è ingiusto e inutile».

tode 75
00venerdì 8 dicembre 2006 14:38
una cosa è certa
se in questo caso si trattava di mia sorella o di mio fratello
il bastardo non vedeva il 2007 ...


D.C.
gavia
00venerdì 8 dicembre 2006 14:38
è una vergogna,ma mi astengo da altri commenti.
maxtac
00venerdì 8 dicembre 2006 16:12
non rispondo nemmeno....
Daltaddo
00venerdì 8 dicembre 2006 18:26
certo che è un po' triste vedere che la gente prende per buona ogni vaccata che scrivono sui giornali...

senza contare delle innumerevoli inesattezze riportate nell'articolo...

per non parlare poi di quel demente dell'associazione....con cui ho parlato personalmente...interessato solo ed esclusivamente ad ottenere visibiltà per la sua associazione, e non alle sofferenze che una famiglia dovrebbe patire se un processo diventa lungo e difficile...quando invece è stato possibile arrivare alla fine di una brutta storia in pochi mesi, senza dover comparire in tribunale a raccontare quanto si amava una persona, senza dover rivivere in ogni dettaglio sui giornanli/tv della morte di un figlio/figlia...


nessuna pena potrà mai restituire le persone morte, quindi vanno considerati vari aspetti....si tratta di un muratore incensurato, in regola, che ha subito confessato, che ha risarcito tutti i parenti, che ha utilizzato in un solo colpo tutta la "condizionale", a cui hanno sospeso la patente per quasi due anni...

cmq non è la giustizia italiana che questa volta non è andata...anzi...è stata perfetta e rapidissima...forse la legge è troppo "leggera"....ma quella la deve cambiare il parlamento..

di più non posso dire per ovvi motivi di riservatezza professionale...ma vi invito a riflettere un po' di più...

maxtac
00venerdì 8 dicembre 2006 18:34
tu puoi dirmi ciò che vuoi, io dico solo che sia la legge, il funzionamento o chissà che altro, il fatto che lui risarcisca e ammetta le sue responsabilità, non mi basterebbe afftto a giustificare il fatto che abbia ucciso mio figlio.
è un ragionamento da far west, lo so, ma fossi un parente delle vittime, mi sentirei "cornuto e mazziato".
Daltaddo
00venerdì 8 dicembre 2006 19:00
Re:

Scritto da: maxtac 08/12/2006 18.34
tu puoi dirmi ciò che vuoi, io dico solo che sia la legge, il funzionamento o chissà che altro, il fatto che lui risarcisca e ammetta le sue responsabilità, non mi basterebbe afftto a giustificare il fatto che abbia ucciso mio figlio.
è un ragionamento da far west, lo so, ma fossi un parente delle vittime, mi sentirei "cornuto e mazziato".




e dimmi...1 anno di prigione in più cambia qualcosa?

e non è giusto che di fronte alla legge un criminale abituale abbia un trattamento diverso da uno che ha compiuto un singolo errore, per quanto enorme, nella sua vita?

ovvio che nessun risarcimento sarà mai "compensativo"...ma visto che la vita prosegue...aver ricevuto un "equo" indennizzo permetterà di risolvere tanti piccoli e grandi problemi della vita di chi resta...

NICRIS
00venerdì 8 dicembre 2006 19:06
io....da un certo punto di vista capisco entrambi.......
...mi sono trovato mio mlagrado in una situazione simile, un mio cugino, mentre tornava dal lavoro, ha investito un ragazzino che in bicicletta ha sbandato.......


in ogni caso questo mi ha insegnato che nessuna delle due posizioni è la migliore.

Carlo, devo comunque dare atto a Maxtac che l'idea principale è proprio quella di avere la vendetta tipo far west, anche perche in questo caso si parla di guida in stato di ebrezza se non erro.....


maxtac
00venerdì 8 dicembre 2006 20:23
Re: Re:

Scritto da: Daltaddo 08/12/2006 19.00



e dimmi...1 anno di prigione in più cambia qualcosa?

e non è giusto che di fronte alla legge un criminale abituale abbia un trattamento diverso da uno che ha compiuto un singolo errore, per quanto enorme, nella sua vita?




ma scusami, allora se 1 anno in + non cabia nulla perchè certo non serve a restituire le 2 vite, allora non serve nemmeno dare pene maggiori agli assassini. per me uno che è tanto ubriaco da non vedere un senso contrario e non vedere una moto, è un criminale, e come tale va trattato.
altrimenti andrebbero riconosciute le attenuanti ad un parente delle vittime che accecato dalla disperazione compie un gesto vendicativo.
non conosco le leggi, ma faccio un ragionamento "morale" come lo farebbe il 90% della gente.
Daltaddo
00venerdì 8 dicembre 2006 21:20
Re: Re: Re:

Scritto da: maxtac 08/12/2006 20.23

ma scusami, allora se 1 anno in + non cabia nulla perchè certo non serve a restituire le 2 vite, allora non serve nemmeno dare pene maggiori agli assassini. per me uno che è tanto ubriaco da non vedere un senso contrario e non vedere una moto, è un criminale, e come tale va trattato.
altrimenti andrebbero riconosciute le attenuanti ad un parente delle vittime che accecato dalla disperazione compie un gesto vendicativo.
non conosco le leggi, ma faccio un ragionamento "morale" come lo farebbe il 90% della gente.



1) quel punto di strada è talmente progettato male che ci si infilano contromano almeno 10/15 persone all'anno...
2) c'era traffico, la strada è in salita la visibilità è falsata, la moto non l'ha potuta evitare ...
3) un criminale è sempre un criminale , ma un criminale abituale è diverso da uno che fa una singola cazzata nella sua vita, e di sicuro uno che si ubriaca non è uguale a uno che decide di ammazzare un'altra persona nel pieno delle sue facoltà, questo ovviamente NON GIUSTIFICA chi era alla guida...ma del resto...voi avete mai guidato dopo aver bevuto un bel po'? siete/siamo tutti assassini?
4) le attenuanti al parente le darebbero senza problemi....ci sta scritto sul codice penale.

purtroppo il discorso morale non vale un cazzo...la giustizia ideale NON esiste....però io son sicuro che nel lungo periodo resteranno i bei ricordi delle persone che si son perse, e la tranquillità di aver risolto dei pensieri di tutti i giorni con il risarcimento che è stato versato...

~Ste84s2r~
00lunedì 11 dicembre 2006 08:47
nn lo so carlo...nn riuscirei mai fare il tuo alvoro, mi lascio troppo prendere dagli eventi e dai sentimenti...certo è che è difficle accettare una pena che nn solo agli occhi dei familiari risulta inulsa per il danno che ha fatto....
nn lo so...se la gisutizia nn da una degna punizione per aver stroncato 2 vite..forse ha ragione il Tode...sicuramente cis arebbe più soddisfazione con la vendetta...solo che coem minimo a te danno l'ergastolo...nn lo so...sono ingorante in materia ma sono molto rattristato di tutto ciò..
~Ste84s2r~
00lunedì 11 dicembre 2006 11:04
tra l'altro...
Lecco, libero Killer del benzinaio
Giovane fuori per scadenza dei termini

Uno dei due giovani che, durante una rapina, uccisero il benzinaio di Lecco Giuseppe Maver, è libero. Elia Di Domenico, ora 19enne, condannato a nove anni e 2 mesi di carcere, è uscito dall'istituto minorile Beccaria di Milano per scadenza dei termini di custodia cautelare. La figlia della vittima, Tiziana, si è detta scandalizzata.

Il delitto si consumò il 25 novembre del 2004 quando il ragazzo, insieme all'amico Davide Ciancaleoni uccise il benzinaio lecchese. La scarcerazione, come hanno scritto i giudici d' appello nella sentenza con cui lo hanno condannato a nove anni e 2 mesi di carcere, è avvenuta per scadenza dei termini di custodia cautelare. Termini che, in assenza del verdetto di terzo grado, in questo caso sono di due anni. Il giovane era stato arrestato l'11 dicembre 2004. E di conseguenza è potuto uscire dall'istituto di detenzione.

Tiziana Maver, la figlia del benzinaio, attraverso il suo legale ha commentato: "Sono scandalizzata". La donna che ha incaricato l'avvocato Roberto Tropenscovino di adire una causa civile per chiedere a Di Domenico il risarcimento dei danni, ha aggiunto: "Il ricordo di mio padre oggi torna vivo più che mai perché a circa due anni dal suo assassinio uno dei suoi carnefici è libero".
Daltaddo
00lunedì 11 dicembre 2006 11:12
Re: tra l'altro...

Scritto da: ~Ste84s2r~ 11/12/2006 11.04
Lecco, libero Killer del benzinaio
Giovane fuori per scadenza dei termini

Uno dei due giovani che, durante una rapina, uccisero il benzinaio di Lecco Giuseppe Maver, è libero. Elia Di Domenico, ora 19enne, condannato a nove anni e 2 mesi di carcere, è uscito dall'istituto minorile Beccaria di Milano per scadenza dei termini di custodia cautelare. La figlia della vittima, Tiziana, si è detta scandalizzata.

Il delitto si consumò il 25 novembre del 2004 quando il ragazzo, insieme all'amico Davide Ciancaleoni uccise il benzinaio lecchese. La scarcerazione, come hanno scritto i giudici d' appello nella sentenza con cui lo hanno condannato a nove anni e 2 mesi di carcere, è avvenuta per scadenza dei termini di custodia cautelare. Termini che, in assenza del verdetto di terzo grado, in questo caso sono di due anni. Il giovane era stato arrestato l'11 dicembre 2004. E di conseguenza è potuto uscire dall'istituto di detenzione.

Tiziana Maver, la figlia del benzinaio, attraverso il suo legale ha commentato: "Sono scandalizzata". La donna che ha incaricato l'avvocato Roberto Tropenscovino di adire una causa civile per chiedere a Di Domenico il risarcimento dei danni, ha aggiunto: "Il ricordo di mio padre oggi torna vivo più che mai perché a circa due anni dal suo assassinio uno dei suoi carnefici è libero".



questa non c'entra un kaiser...

la custodia cautelare è uno strumento abusato in italia e cmq per sua stessa definizione temporaneo che viene comminato in attesa della sentenza definitiva...

ma posto che uno non è colpevole sino a quando non vi è una sentenza definitiva (e nel caso NON è defnitiva visto che è pendente il ricorso per cassazione, che potrebbe anche ridurre la pena...e se poi gli danno 1 solo anno? e lui se ne è già fatti 2? come la mettiamo?)
a) se non c'è rischio di reiterazione
b) se non c'è rischio di fuga
c) se non c'è rischio di inquinamento delle prove

visto che sono scaduti i termini di legge PERCHE' DOVREBBE RESTARE IN CARCERE?

mi pare che siamo molti inclini a credere che "giustizia" sia sinonimo di "vendetta"....per fortuna non è così...


Daltaddo
00lunedì 11 dicembre 2006 11:16
Re:

Scritto da: ~Ste84s2r~ 11/12/2006 8.47
nn lo so carlo...nn riuscirei mai fare il tuo alvoro, mi lascio troppo prendere dagli eventi e dai sentimenti...certo è che è difficle accettare una pena che nn solo agli occhi dei familiari risulta inulsa per il danno che ha fatto....
nn lo so...se la gisutizia nn da una degna punizione per aver stroncato 2 vite..forse ha ragione il Tode...sicuramente cis arebbe più soddisfazione con la vendetta...solo che coem minimo a te danno l'ergastolo...nn lo so...sono ingorante in materia ma sono molto rattristato di tutto ciò..



ma che razza di ragionamento....secondo te è uguale omicidio colposo e volontario???

e, per la cronca, i genitori non hanno parlato di "ira" o altro...se l'è inventato il giornalista...che ha provato in tutti i modi a stuzzicare le persone intervistate per cercare una bella reazione con cui riempire un paio di pagine di giornale, andando a rompere le palle alle gente suonando il campanello , riportando alla memoria un dolore immenso...ma siccome non ci è riuscito...ecco inventate le parole dette dai genitori...
~Ste84s2r~
00lunedì 11 dicembre 2006 11:18
Re: Re: tra l'altro...



questa non c'entra un kaiser...


centra parlando di giustizia all'italaina, indendendo che certe pene nn corrispondono al male fatto..(a giudizio della popolazione)



mi pare che siamo molti inclini a credere che "giustizia" sia sinonimo di "vendetta"....per fortuna non è così...


purtroppo hai ragione, a volte vorremmo che la pena inflitta sia una sorta di vendetta....


maxtac
00lunedì 11 dicembre 2006 11:28
sarò un barabaro incivile, ma io la giustizia la vedo anche come vendetta, se la giustizia non infligge una pena adeguata a chi ha stuprato mio figlio, ucciso mio padre o chessò.... allora ci penso io.... ora insultatemi pure, ma non me ne frega niente....
NICRIS
00lunedì 11 dicembre 2006 11:40
Mi sono posto molte volte questa domanda.......
...il carcere cos'è?

PUNIZIONE o CORREZZIONE???

Mettiamo in carcere per punire un reato o per cercare di rimettere sulla giusta strada chi l'ha commesso???

Questa credo sia la prima domanda da porsi, se rispondiamo che è per punizione, allora cari miei non funziona, non esiste punizione per certi reati, è inutile dare 6 ergastoli ad una persona, allora tanto varrebbe rimettere la pena di morte, e se invece riteniamo che serva come correzzione, dovremmo assicurarci che un delinquentello che ha fatto una rapina con un taglierino, non venga messo in condizioni di incontrare altri carcerati i quali gli spiegano come fare per esempio a trovarsi una pistola la prossima volta.

Non so.......di certo Carlo nemmeno io riuscirei a fare il tuo lavoro, sebbene condivida in parte le tue idee sulla differenza di omicidio ed errore che ne causa uno.


maxtac
00lunedì 11 dicembre 2006 11:47
Re: Mi sono posto molte volte questa domanda.......

Scritto da: NICRIS 11/12/2006 11.40
...il carcere cos'è?

allora tanto varrebbe rimettere la pena di morte,




appunto...
Aledelvero
00venerdì 15 dicembre 2006 13:12
ritiro definitivo della patente, chi in stato d'ebbrezza ammazza qualcuno per strada, non deve più guidare.
Nessuna vendetta, solo leggi più severe.

Le vittime dei risarcimenti non se ne fanno niente.
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