fede e ragione

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rosa53
00lunedì 7 novembre 2011 23:19
Fede e ragione ..possono coesistere?
barnabino
00lunedì 7 novembre 2011 23:26
Vuoi spiegarti meglio? Detto così il tema è davvero un po' troppo vasto... credo che ci abbiamo meditato per secoli le migliori menti della filosofia.

Shalom [SM=g28002]
Vittorio_
00martedì 8 novembre 2011 10:50
Re:
rosa53, 07/11/2011 23.19:

Fede e ragione ..possono coesistere?




E' quello che tormenta anche me.
CREDO di esser giunto alla conclusione che ad un certo punto, tra le due sponde c'è un mare, un oceano che hanno in comune ragione e fede. A quel punto, in un istante ci si deve buttare, si deve DECIDERE di credere altrimenti verranno sempre a dirti tutto e il contrario di tutto, perché alla fine tutto è dimostrabile e tutto e confutabile, basta davvero un niente.
Ecco io credo questo, che ad una certa bisogna DECIDERE di credere, punto e basta.
Posso sbagliarmi, ma nella mia breve vita da 26enne ho assimilato questo.
Methatron
00martedì 8 novembre 2011 11:56
Dipende che cosa credi sia la ragione e cosa credi sia la fede. C'è ragione d'aver fede? Ho fede perché ragiono? A volte l'oceano che sembra esserci è solo un'illusione, un miraggio di quest'era scientista nella quale si è persuasi a credere che il metodo scientifico sia l'unica finestra sullo scibile umano: un sofisma al quale molti non sembrano sottrarsi, quando basta ragionare un poco per dissolvere questa bruma che ci acceca.
Fede e ragione non sono una dicotomia, ma una conseguenza l'una dell'altra.
Vittorio_
00martedì 8 novembre 2011 12:32
Re:
Methatron, 08/11/2011 11.56:

Dipende che cosa credi sia la ragione e cosa credi sia la fede. C'è ragione d'aver fede? Ho fede perché ragiono? A volte l'oceano che sembra esserci è solo un'illusione, un miraggio di quest'era scientista nella quale si è persuasi a credere che il metodo scientifico sia l'unica finestra sullo scibile umano: un sofisma al quale molti non sembrano sottrarsi, quando basta ragionare un poco per dissolvere questa bruma che ci acceca.
Fede e ragione non sono una dicotomia, ma una conseguenza l'una dell'altra.




Caro Methatron, grazie per la risposta, ma credo che il punto sia un altro.
Io non ho difficoltà perché sono persuaso dal pensiero scientifico, piuttosto mi risulta difficile avere fede in un dato credo perché la realtà è che si può dire tutto e il contrario di tutto essendo super credibile e portando, in qualsiasi direzione, le prove a favore di una data tesi e/o antitesi.
E' una logica pessimista, lo ammetto, ma è l'unica cosa che ho verificato.
Insomma, è come la Teoria della Teiera Celeste di B. Russell... si può dire tutto verificandolo, così come si può fare viceversa del suo contrario.
Non so se mi sono spiegato.
Methatron
00martedì 8 novembre 2011 12:38

la realtà è che si può dire tutto e il contrario di tutto



Fammi qualche esempio, perché sebbene una sorta di relativismo esista, e meno male, dall'altra mi sembra che amplifichi troppo questo concetto portandolo all'estremo: lo riformulerei affermando che fino ad un certo punto puoi dire tutto e il contrario di tutto. Una sorta d'indeterminazione è intrinseca alla nostra natura immanente, ma ciò ad esempio non c'impedisce di fare previsioni precise e affidabili o di indagare per scoprire la verità, che naturalmente esiste: altrimenti non ne andremmo in cerca se pienamente fiduciosi del fatto che tanto "si può dire tutto e il contrario di tutto".
monseppe2
00martedì 8 novembre 2011 12:46
Re:

rosa53, 07/11/2011 23.19:

Fede e ragione ..possono coesistere?




Devono coesistere, diversamewnte non è più fede ma credulità o bigottismo.

Dove l'argomentpoo in questione è privo di fondamenti scientifici o di possibili ragionamenti logici, eppure è evidente, credervi (riporvi fede) senza conoscerne una ragione, diventa cosa ragionevole essa stessa.

Esempio, tipico è la resurrezione,

Le evidenze sono le testimonianze di resurrezioni passate, anche se si tratta di casi sporadici.

Altro argomento di fede potrebbe essere la vita eterna stessa, ci sono troppe cose che ancora non conosciamo per poterla definire assieme alla ragione.

Per moltre altre circostanze, la ragione deve, a mio avviso, accompagnare la fede, poiché la fede deve essere: "mediante accurata conoscenza" (per non essere sola credulità).

monseppe2
Vittorio_
00martedì 8 novembre 2011 12:53
Re:
Methatron, 08/11/2011 12.38:


la realtà è che si può dire tutto e il contrario di tutto



Fammi qualche esempio, perché sebbene una sorta di relativismo esista, e meno male, dall'altra mi sembra che amplifichi troppo questo concetto portandolo all'estremo: lo riformulerei affermando che fino ad un certo punto puoi dire tutto e il contrario di tutto. Una sorta d'indeterminazione è intrinseca alla nostra natura immanente, ma ciò ad esempio non c'impedisce di fare previsioni precise e affidabili o di indagare per scoprire la verità, che naturalmente esiste: altrimenti non ne andremmo in cerca se pienamente fiduciosi del fatto che tanto "si può dire tutto e il contrario di tutto".




E' questo il punto, ho paura che NON si possa giungere ad una verità definitiva.
Ad esempio, prendiamo la credibilità di due credo A e B, è ovvio che se andrò dalle sapienti menti che sostengono A, loro mi daranno tutte le prove a favore di A, tali da farlo percepire, a me, come VERITA', ma lo stesso può capitare se andrò dai rappresentati di B.
Ne sono prova i migliaia di Thread aperti in questo forum dove ci sono anche 50 pagine di uno stesso argomento in cui viene detto e ridetto, spiegato e rispiegato lo stesso concetto e anticoncetto senza giungere, A MIO AVVISO, ad un'affermazione definitiva.
Ma ripeto, potrà essere anche scoraggiamento, il mio.

monseppe2
00martedì 8 novembre 2011 17:34
Re: Re:
Vittorio_, 08/11/2011 12.53:




E' questo il punto, ho paura che NON si possa giungere ad una verità definitiva.
Ad esempio, prendiamo la credibilità di due credo A e B, è ovvio che se andrò dalle sapienti menti che sostengono A, loro mi daranno tutte le prove a favore di A, tali da farlo percepire, a me, come VERITA', ma lo stesso può capitare se andrò dai rappresentati di B.
Ne sono prova i migliaia di Thread aperti in questo forum dove ci sono anche 50 pagine di uno stesso argomento in cui viene detto e ridetto, spiegato e rispiegato lo stesso concetto e anticoncetto senza giungere, A MIO AVVISO, ad un'affermazione definitiva.
Ma ripeto, potrà essere anche scoraggiamento, il mio.





"capire, è ciò non di meno possibile, seppure richiede di fare attenzione a ciò che viene detto da A, b, c. ecc"

Ti faccio intanto presente, che l'informatore, almeno come base per il cristianesimo, è uno solo; "la Bibbia".

Io uso fare la seguente illustrazione per spiegare il tuo problema.

"ci si trova di fronte a dieci cuochi che stanno preparando un minestrone che io devo necessariamente mangiare se voglio vivere; dovrò solo scegliere da quale di questi 10 cuochi poi andrò a mangiare."

Osservo che tutti usano l'acqua per fare il minestrone. Alcuni mettono molte carote, altri mettono molte patate, altri poca pasta, altri molta pasta; sostanzialmente fanno un minestrone, ma secondo diversi quantitativi e variandone l'insieme degli ingredienti.

Fra i dieci, osservo uno che non mette per nulla il sale... certamente penso che forse saranno più saporiti gli altri.

Infine, ogni cuoco mette nel minestrone un propio ingrediente "personale"; solo il cuoco che non ha messo il sale non lo mette.
Uno mette un poco di "Arsenico", un'altro mette un poco di "curaro", un altro ancore aggiunge un poco di "cianuro", ecc.

Ti faccio una domanda semplice.

"Ti sarebbe poi così difficile scegliere da quale dei dieci cuochi andrai a "mangiare" ogni giorno la tua quatidiana razione di minestrone (anche se magari quella non ti piacesse proprio tanto mancando del sale)?

Spesso le "discussioni" sono per identificare quegli "ingredienti" che non sono immediatamente rilevabili da molti.

In ogni caso, la scelta di da chi andare a mangiare. resta sempre lecita e libera.
P.S. Il "sale", non ci viene messo, perché a mettercelo devi essere tu. (E' la tua fede).

monseppe2
Methatron
00martedì 8 novembre 2011 17:44

E' questo il punto, ho paura che NON si possa giungere ad una verità definitiva.



Forse definitiva no, ma soddisfacente si.


Ad esempio, prendiamo la credibilità di due credo A e B, è ovvio che se andrò dalle sapienti menti che sostengono A, loro mi daranno tutte le prove a favore di A, tali da farlo percepire, a me, come VERITA', ma lo stesso può capitare se andrò dai rappresentati di B.



Se entrambi sostengono l'uno il contrario dell'altro le prove dovrebbero portarti infine a propendere per uno dei due. Teoricamente potrai anche sostenere dei voli pindarici che alla fine s'infrangeranno sulla valenza dei fatti: Mille teorie non cambinao un fatto, ma un fatto cambia mille teorie. Espresse anche il Maestro questo concetto: commentando che se digiunava dicevano che aveva un demonio e che se mangiava era un ghiottone disse: "Che la sapienza sia giusta è dato dalle opere": segui quelle e non sbaglierai mai.


Ne sono prova i migliaia di Thread aperti in questo forum dove ci sono anche 50 pagine di uno stesso argomento in cui viene detto e ridetto, spiegato e rispiegato lo stesso concetto e anticoncetto senza giungere, A MIO AVVISO, ad un'affermazione definitiva.
Ma ripeto, potrà essere anche scoraggiamento, il mio.



Non è scoraggiamento è semplicemente confusione: non crederai di trovare qualche verità assoluta in un forum, spero. Qui puoi trovare basi teoriche, ma la vita è là fuori. Qui puoi dire che è giusto fumare o che non è giusto, senza conseguenza alcuna ed essere nel limbo dell'indeterminazione e del relativismo portando a suffragio delle proprie opinioni e convinzioni impalcature teoriche più o meno pencolanti, ma se fumi là fuori e poi ti viene il cancro ai polmoni puoi farti un'idea più "reale", non trovi? Metti in pratica ciò che credi e vedi che risultati hai, questa è la via omnia per dirimere il falso dal vero.
barnabino
00martedì 8 novembre 2011 17:56
Credo che l'ultima dichiarazione di Meta sia illuminante, Gesù non ci ha lasciato un sistema filosofico di interpretazione della realtà. Stiamo attenti a non lasciarci fuorviare dal cattolicesimo che ha voluto sposare filosofia e cristianesimo, intendendo la "verità" del cristianesimo come una forma di assoluta di conoscenza del mondo.

Gesù ha proposto altro, la sua proposta era un'ortoprassi: il cristianesimo non si pensa, si vive. Non voglio dire che non ci sia una parte intellettuale, razionale ma non è quella che alla fine è il fulcro del cristianesimo. Il fulcro è "conoscere Dio" cioè avere una relazione con lui, amare Dio, seguire Gesù.

Quando era sulla terra il figlio di Dio non si è messo a fare filosofia, a spiegarci i massimi sistemi, a disputare con i farisei, i rabbi, i dotti del suo tempo: le sue verità all'apparenza erano spicciole, ma in realtà molto profonde.

Come dice Meta ci fa fatto capire che l'importante era seguire Gesù, mettere al primo posto il regno e la sua giustizia e poi, tutte le altre cose, sarebbero state aggiunte.

Shalom
Amedeo68@
00martedì 8 novembre 2011 17:59
Interessante l'esperienza che potete trovare pubblicata integralmente nella rivista citata:
*** g04 22/1 p. 21 Perché credo nella Bibbia: Un fisico nucleare racconta la sua storia ***
Comunque ero ancora scettico sugli insegnamenti dei Testimoni e attendevo con ansia di controllare l’accuratezza matematica della profezia biblica relativa al 1914. Pensavo che questo approccio avrebbe sicuramente intimidito la Testimone e, auspicabilmente, avrebbe aiutato mia moglie a comprendere l’erroneità delle dottrine che le venivano insegnate.
La settimana dopo la Testimone tornò accompagnata da uno degli anziani della locale congregazione dei testimoni di Geova. L’anziano tenne lo studio biblico. Trattò le profezie dei capitoli 4 e 9 del libro biblico di Daniele concernenti la venuta di Gesù come Messia e Re. Ero deciso a trovare delle incoerenze dal punto di vista matematico nella presentazione, ma non ne trovai. Anzi, rimasi nuovamente colpito dalla logica delle informazioni contenute nella Bibbia.
Fino ad allora avevo sempre pensato che la fede in Dio si basasse sui sentimenti più che sulla ragione. Come mi sbagliavo! Ringraziai i Testimoni per l’interessante trattazione e dissi che mi sarebbe piaciuto continuare a partecipare allo studio ogni settimana. Perciò, da allora proseguii i miei studi universitari e, insieme a mia moglie, continuai a studiare la Bibbia con i Testimoni. Inoltre mia moglie iniziò ad assistere alle adunanze dei Testimoni tenute nella Sala del Regno.
In pochi mesi imparai molte nuove verità bibliche e ben presto fui idoneo per unirmi ai Testimoni nel ministero di porta in porta. Fu ciò che feci, nonostante stessi per conseguire il dottorato e gran parte del mio tempo fosse assorbito dallo studio. Nell’estate del 1978 presentai la tesi e mi trasferii nell’Alabama, dove cominciai a insegnare fisica all’Università di Huntsville. Contattammo subito i Testimoni locali e un anziano e sua moglie continuarono a studiare la Bibbia con noi. Pochi mesi dopo, io e mia moglie ci battezzammo lo stesso giorno.
Vittorio_
00martedì 8 novembre 2011 19:53
Re: Re: Re:
monseppe2, 08/11/2011 17.34:




"capire, è ciò non di meno possibile, seppure richiede di fare attenzione a ciò che viene detto da A, b, c. ecc"

Ti faccio intanto presente, che l'informatore, almeno come base per il cristianesimo, è uno solo; "la Bibbia".

Io uso fare la seguente illustrazione per spiegare il tuo problema.

"ci si trova di fronte a dieci cuochi che stanno preparando un minestrone che io devo necessariamente mangiare se voglio vivere; dovrò solo scegliere da quale di questi 10 cuochi poi andrò a mangiare."

Osservo che tutti usano l'acqua per fare il minestrone. Alcuni mettono molte carote, altri mettono molte patate, altri poca pasta, altri molta pasta; sostanzialmente fanno un minestrone, ma secondo diversi quantitativi e variandone l'insieme degli ingredienti.

Fra i dieci, osservo uno che non mette per nulla il sale... certamente penso che forse saranno più saporiti gli altri.

Infine, ogni cuoco mette nel minestrone un propio ingrediente "personale"; solo il cuoco che non ha messo il sale non lo mette.
Uno mette un poco di "Arsenico", un'altro mette un poco di "curaro", un altro ancore aggiunge un poco di "cianuro", ecc.

Ti faccio una domanda semplice.

"Ti sarebbe poi così difficile scegliere da quale dei dieci cuochi andrai a "mangiare" ogni giorno la tua quatidiana razione di minestrone (anche se magari quella non ti piacesse proprio tanto mancando del sale)?

Spesso le "discussioni" sono per identificare quegli "ingredienti" che non sono immediatamente rilevabili da molti.

In ogni caso, la scelta di da chi andare a mangiare. resta sempre lecita e libera.
P.S. Il "sale", non ci viene messo, perché a mettercelo devi essere tu. (E' la tua fede).

monseppe2



Sai cosa gentilissimo Monseppe? Penso che forse forse, strizzando l'occhio al tuo esempio, è meglio cucinare da se. [SM=g27985]

Vittorio_
00martedì 8 novembre 2011 19:58
Re:
Methatron, 08/11/2011 17.44:


E' questo il punto, ho paura che NON si possa giungere ad una verità definitiva.



Forse definitiva no, ma soddisfacente si.


Ad esempio, prendiamo la credibilità di due credo A e B, è ovvio che se andrò dalle sapienti menti che sostengono A, loro mi daranno tutte le prove a favore di A, tali da farlo percepire, a me, come VERITA', ma lo stesso può capitare se andrò dai rappresentati di B.



Se entrambi sostengono l'uno il contrario dell'altro le prove dovrebbero portarti infine a propendere per uno dei due. Teoricamente potrai anche sostenere dei voli pindarici che alla fine s'infrangeranno sulla valenza dei fatti: Mille teorie non cambinao un fatto, ma un fatto cambia mille teorie. Espresse anche il Maestro questo concetto: commentando che se digiunava dicevano che aveva un demonio e che se mangiava era un ghiottone disse: "Che la sapienza sia giusta è dato dalle opere": segui quelle e non sbaglierai mai.


Ne sono prova i migliaia di Thread aperti in questo forum dove ci sono anche 50 pagine di uno stesso argomento in cui viene detto e ridetto, spiegato e rispiegato lo stesso concetto e anticoncetto senza giungere, A MIO AVVISO, ad un'affermazione definitiva.
Ma ripeto, potrà essere anche scoraggiamento, il mio.



Non è scoraggiamento è semplicemente confusione: non crederai di trovare qualche verità assoluta in un forum, spero. Qui puoi trovare basi teoriche, ma la vita è là fuori. Qui puoi dire che è giusto fumare o che non è giusto, senza conseguenza alcuna ed essere nel limbo dell'indeterminazione e del relativismo portando a suffragio delle proprie opinioni e convinzioni impalcature teoriche più o meno pencolanti, ma se fumi là fuori e poi ti viene il cancro ai polmoni puoi farti un'idea più "reale", non trovi? Metti in pratica ciò che credi e vedi che risultati hai, questa è la via omnia per dirimere il falso dal vero.




E' verissimo Methatron, le opere sono il combustibile nel fuoco della verità, ma non sempre basta.
Io ho studiato per più di un anno con voi (e credimi quando ti dico che HO STUDIATO), ma alla fine c'è sempre qualcosa che non quadra a prescindere da tutti i discorsi sul fatto che una tesi sia più o meno soddisfacente di un'altra.
Per quanto riguarda i forum... era solo un esempio il mio, era atto a farti capire che alla fine, persino qui, come nella realtà, risulta lo stesso muro insormontabile.
[SM=g27988]
Vittorio_
00martedì 8 novembre 2011 19:59
Re:
barnabino, 08/11/2011 17.56:

Credo che l'ultima dichiarazione di Meta sia illuminante, Gesù non ci ha lasciato un sistema filosofico di interpretazione della realtà. Stiamo attenti a non lasciarci fuorviare dal cattolicesimo che ha voluto sposare filosofia e cristianesimo, intendendo la "verità" del cristianesimo come una forma di assoluta di conoscenza del mondo.

Gesù ha proposto altro, la sua proposta era un'ortoprassi: il cristianesimo non si pensa, si vive. Non voglio dire che non ci sia una parte intellettuale, razionale ma non è quella che alla fine è il fulcro del cristianesimo. Il fulcro è "conoscere Dio" cioè avere una relazione con lui, amare Dio, seguire Gesù.

Quando era sulla terra il figlio di Dio non si è messo a fare filosofia, a spiegarci i massimi sistemi, a disputare con i farisei, i rabbi, i dotti del suo tempo: le sue verità all'apparenza erano spicciole, ma in realtà molto profonde.

Come dice Meta ci fa fatto capire che l'importante era seguire Gesù, mettere al primo posto il regno e la sua giustizia e poi, tutte le altre cose, sarebbero state aggiunte.

Shalom




Il cattolicesimo.... [SM=g7405] .... NON SCHERZIAMO!
Un omino bianco che parla di carità da un trono d'oro non mi convincerà mai......
Ciao Barnaaaaaaaa! [SM=g27987]

Vittorio_
00martedì 8 novembre 2011 20:02
Re:
Amedeo68@, 08/11/2011 17.59:

Interessante l'esperienza che potete trovare pubblicata integralmente nella rivista citata:
*** g04 22/1 p. 21 Perché credo nella Bibbia: Un fisico nucleare racconta la sua storia ***
Comunque ero ancora scettico sugli insegnamenti dei Testimoni e attendevo con ansia di controllare l’accuratezza matematica della profezia biblica relativa al 1914. Pensavo che questo approccio avrebbe sicuramente intimidito la Testimone e, auspicabilmente, avrebbe aiutato mia moglie a comprendere l’erroneità delle dottrine che le venivano insegnate.
La settimana dopo la Testimone tornò accompagnata da uno degli anziani della locale congregazione dei testimoni di Geova. L’anziano tenne lo studio biblico. Trattò le profezie dei capitoli 4 e 9 del libro biblico di Daniele concernenti la venuta di Gesù come Messia e Re. Ero deciso a trovare delle incoerenze dal punto di vista matematico nella presentazione, ma non ne trovai. Anzi, rimasi nuovamente colpito dalla logica delle informazioni contenute nella Bibbia.
Fino ad allora avevo sempre pensato che la fede in Dio si basasse sui sentimenti più che sulla ragione. Come mi sbagliavo! Ringraziai i Testimoni per l’interessante trattazione e dissi che mi sarebbe piaciuto continuare a partecipare allo studio ogni settimana. Perciò, da allora proseguii i miei studi universitari e, insieme a mia moglie, continuai a studiare la Bibbia con i Testimoni. Inoltre mia moglie iniziò ad assistere alle adunanze dei Testimoni tenute nella Sala del Regno.
In pochi mesi imparai molte nuove verità bibliche e ben presto fui idoneo per unirmi ai Testimoni nel ministero di porta in porta. Fu ciò che feci, nonostante stessi per conseguire il dottorato e gran parte del mio tempo fosse assorbito dallo studio. Nell’estate del 1978 presentai la tesi e mi trasferii nell’Alabama, dove cominciai a insegnare fisica all’Università di Huntsville. Contattammo subito i Testimoni locali e un anziano e sua moglie continuarono a studiare la Bibbia con noi. Pochi mesi dopo, io e mia moglie ci battezzammo lo stesso giorno.






Ecco, questo ad esempio è un esempio di come un facente parte di A non possa che cercare di portare credibilità al pensiero di A, OVVIAMENTE.
L'esperienza è bella, ma certo, non è SUPER PARTES. Con questo non voglio dire che è bene non prendere posizione, ma PERSONALMENTE, lo trovo alquanto difficoltoso (per non dire insidioso).
Grazie comunque Amedeo!!!!! [SM=g28002]
monseppe2
00martedì 8 novembre 2011 23:45
Re: Re: Re: Re:
Vittorio_, 08/11/2011 19.53:



Sai cosa gentilissimo Monseppe? Penso che forse forse, strizzando l'occhio al tuo esempio, è meglio cucinare da se. [SM=g27985]




Tu puoi mettere solo il sale.

Nove cuochi sono al servizio del nostro nemico.

Un solo cuoco può dare da vivere. Però rispetta i nostri gusti e lascia che il sale siamo noi stessi a metterlo.

Non serve assaggiare le altre minestre, basta sapere cosa ci hanno messo dentro.

Se però uno che ha mangiato per molto tempo il giusto minestrone, gode buona salute, e gli altri sono malaticci o morituri, anche senza conoscerne gli ingredienti, se uno è saggio, accetta l'invito dell'amico che gode buona salute.

Credo che questo sia il senso dell'illustrazione.

Ciao

Barnaba1977
00mercoledì 9 novembre 2011 11:08
Arte ed ingegneria possono coesistere?
Matematica e poesia possono coesistere?
Vittorio_
00mercoledì 9 novembre 2011 14:22
Re:
Barnaba1977, 09/11/2011 11.08:

Arte ed ingegneria possono coesistere?
Matematica e poesia possono coesistere?




Con tutto il rispetto, non credo sia un esempio realistico e affine all'argomento.
[SM=g2037509]
Methatron
00mercoledì 9 novembre 2011 15:41

ma alla fine c'è sempre qualcosa che non quadra a prescindere da tutti i discorsi sul fatto che una tesi sia più o meno soddisfacente di un'altra.



Posso permettermi di chiederti cosa? Non hai incontrato persone amabili, gioiose, pacifiche, buone, fedeli, miti, longanimi, benigne e padroni di se?
Amedeo68@
00mercoledì 9 novembre 2011 17:28
Io alla fede e alla ragione ci aggiungerei l'esperienza personale...Conoscere Dio è importante ma non basta, studiarne le opere creative anche è importante, ma
...è quando non hai più nulla a cui aggrapparti, quando hai la consapevolezza di stare per perdere tutto, quando capisci che nessuno può farti uscire dal baratro in cui stai per cadere, allora preghi questo Essere che hai imparato essere meraviglioso, con delle bellissime qualità, adesso però senti che sta rivolgendo la Sua attenzione a te, a te che ti consideravi un dio in terra ma adesso sai di non essere nessuno, Tu gli chiedi aiuto con le lacrime agli occhi, Dio se mi vuoi davvero bene afferra la mia mano, prendimi tra le tue braccia, non riesco a sopportare questo dolore, lo so, ho avuto tanti dubbi e troppe cose le ho prese per scontate, ma adesso ho bisogno di Te, stammi vicino e non abbandonarmi. Sento che una pace infinita sta prendendo possesso della mia mente e del mio cuore, sento che mi sei accanto, tutto il nero che vedevo si sta dissipando, adesso piango di gioia perchè tutto quello che avevo nella mente e che ho studiato di Te sta agendo sul cuore, un cuore che adesso è pieno di amore per il mio Dio, adesso so che mi sei accanto, non ho più dubbi, continuerò a studiare di Te ma alla conoscenza ho aggiunto l'amore per Te.
Grazie mio buon Dio.

Forse un pò confusionaria come idea, ma è la mia esperienza. [SM=g27985]
Methatron
00mercoledì 9 novembre 2011 17:46
Ed è proprio così: l'esistenza di Dio non si dimostra, si esperisce, e in quanto esperienza non ha sicuramanete meno dignità o valore di una verità dimostrabile attraverso il metodo scientifico, poiché questo non è l'unico canale per definire una certezza o una verità.
Vittorio_
00mercoledì 9 novembre 2011 19:27
Re:
Methatron, 09/11/2011 15.41:


ma alla fine c'è sempre qualcosa che non quadra a prescindere da tutti i discorsi sul fatto che una tesi sia più o meno soddisfacente di un'altra.



Posso permettermi di chiederti cosa? Non hai incontrato persone amabili, gioiose, pacifiche, buone, fedeli, miti, longanimi, benigne e padroni di se?




Sicuro, ma non sono altrettanto sicuro che essere così sia del tutto fattibile per me. Non credo riuscirei ad essere amabile, gioioso, pacifico, buono, fedele, mite, benigno e padroni di me stesso. E' uno sforzo che sicuramente porta delle cose buone in una vita, ma è anche vero che forse, sempre sempre così non può essere perché se non c'è la certezza dell'affidabilità di ciò che si sta perseguendo non sarebbe leale nei confronti di se stessi. Per farla breve, non posso comportarmi da Testimone di Geova e non credere nell'esistenza di Geova (o perlomeno non esserne certo e/o avere dei dubbi a riguardo).
Seabiscuit
00mercoledì 9 novembre 2011 19:31
Re: Re:
Vittorio_, 09.11.2011 19:27:




Per farla breve, non posso comportarmi da Testimone di Geova e non credere nell'esistenza di Geova (o perlomeno non esserne certo e/o avere dei dubbi a riguardo).



ovvio che non puoi, perchè come sai è una promessa solenne proprio a Geova...se non ci credi, non puoi dedicarti a chi non credi.

Permettimi una domanda, ma davvero non credi in Dio? Hai dubbi al riguardo della Sua esistenza?


Vittorio_
00mercoledì 9 novembre 2011 19:35
Re:
Methatron, 09/11/2011 17.46:

Ed è proprio così: l'esistenza di Dio non si dimostra, si esperisce, e in quanto esperienza non ha sicuramanete meno dignità o valore di una verità dimostrabile attraverso il metodo scientifico, poiché questo non è l'unico canale per definire una certezza o una verità.




No ma infatti non ho mai definito "il metodo scientifico" migliore di un credo.

Non ho parlato affatto di "metodo scientifico".
Quello che cerco di dire io prescinde da ciò.
[SM=g27985]
Vittorio_
00mercoledì 9 novembre 2011 19:38
Re: Re: Re:
Seabiscuit, 09/11/2011 19.31:



ovvio che non puoi, perchè come sai è una promessa solenne proprio a Geova...se non ci credi, non puoi dedicarti a chi non credi.

Permettimi una domanda, ma davvero non credi in Dio? Hai dubbi al riguardo della Sua esistenza?






La consueta risposta a me stesso, quando me lo domando, è: "NON LO SO!".
Dopo tutti questi "NON LO SO!", comincio a pensare che forse, la domanda, non dovrei neppure farmela.
Alla fine si sa quel che è possibile sapere.
Seabiscuit
00mercoledì 9 novembre 2011 19:43
Re: Re: Re: Re:
Vittorio_, 09.11.2011 19:38:




La consueta risposta a me stesso, quando me lo domando, è: "NON LO SO!".
Dopo tutti questi "NON LO SO!", comincio a pensare che forse, la domanda, non dovrei neppure farmela.
Alla fine si sa quel che è possibile sapere.




grazie del chiarimento

quindi non sei giunto alla conclusione che non esiste, ma che ancora non lo sai.

Io non so se ci arrivo a domani, ma faccio di tutto per arrivarci e domani poi ti so dire se lo so (scusa la banalità [SM=g27987] )

stai facendo qualcosa per capire se quel "non lo so", diventa un "lo so" o un "non esiste" oppure la risposta che ti sei dato è definitiva e ti soddisfa?

Vittorio_
00mercoledì 9 novembre 2011 20:01
Re: Re: Re: Re: Re:
Seabiscuit, 09/11/2011 19.43:




grazie del chiarimento

quindi non sei giunto alla conclusione che non esiste, ma che ancora non lo sai.

Io non so se ci arrivo a domani, ma faccio di tutto per arrivarci e domani poi ti so dire se lo so (scusa la banalità [SM=g27987] )

stai facendo qualcosa per capire se quel "non lo so", diventa un "lo so" o un "non esiste" oppure la risposta che ti sei dato è definitiva e ti soddisfa?






Quello che per un bel pezzo è stato "lo so", adesso è stato raggiunto dal "non" che c'era già precedentemente (per parlare negli stessi termini).

Insomma, niente mi convince, tutto è in dubbio.
(non parlo solo del "credo dei Testimoni di Geova")
kirinu_94
00mercoledì 9 novembre 2011 20:16
Caro Methatron,


Ed è proprio così: l'esistenza di Dio non si dimostra, si esperisce, e in quanto esperienza non ha sicuramanete meno dignità o valore di una verità dimostrabile attraverso il metodo scientifico, poiché questo non è l'unico canale per definire una certezza o una verità.



L'esistenza di Dio non si dimostra? E allora perché si è soliti parlare di "prove" dell'esistenza di Dio? Esistono o non esistono, secondo te?

Inoltre, affidarci alla semplice esperienza... ciò non convaliderebbe tutte le religioni? Per me non sarebbe affatto un problema, ma il problema potrebbe nascere quando parliamo di verità e si sostiene che esista una sola verità. Ma l'esperienza di Dio è un qualcosa di soggettivo e quindi dovremmo affermare che esistono tante verità quante gli esseri umani...
(SimonLeBon)
00mercoledì 9 novembre 2011 21:53
Re:
kirinu_94, 09.11.2011 20:16:

Caro Methatron,
...
L'esistenza di Dio non si dimostra? E allora perché si è soliti parlare di "prove" dell'esistenza di Dio? Esistono o non esistono, secondo te?

Inoltre, affidarci alla semplice esperienza... ciò non convaliderebbe tutte le religioni? Per me non sarebbe affatto un problema, ma il problema potrebbe nascere quando parliamo di verità e si sostiene che esista una sola verità. Ma l'esperienza di Dio è un qualcosa di soggettivo e quindi dovremmo affermare che esistono tante verità quante gli esseri umani...



Kirinu,
non dovresti confondere l'esistenza di Dio con la "Verità".
Credere in Dio non basta a stabilire la "Verità", tutt'al piu' è un passo necessario, anche se non suffiente.

Simon
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