domanda sul thread "Giovanni 15"

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Isaia53.Mattia
00domenica 19 ottobre 2008 20:51
riporto qui le parole di Claudio:

Immaginiamo di avere un amico che abbia il potere totale sul mondo. Un amico potente, ricchissimo , a cui la cosa che più sta a cuore è il nostro bene . Immaginiamo che ogni volta che abbiamo avuto un bisogno, questo amico ce lo abbia risolto (così è, anche se non lo sappiamo) , immaginiamo che se noi abbiamo bisogno di una cosa qualsiasi in piena notte, questo amico si alzi e ci venga in aiuto.
Bene . Immaginiamo ora che noi , nonostante tutto , pensiamo nel nostro cuore, che questo amico in fondo in fondo non ci ami così come siamo. Come si sentirebbe questo amico? Pensate che ne sarebbe offeso? Pensate che direbbe tra sè : "che cosa devo fare di più per te, affinchè tu creda che io ti amo?"
QUESTO E' QUELLO CHE PENSA GESU', OGNI VOLTA CHE NOI DIAMO ADITO AL NOSTRO CUORE E ALLA NOSTRA MENTE DI PENSARE CHE COSI' COME SIAMO NON POSSIAMO PIACERGLI!
E QUESTO NON PERMETTE INTIMITA' TRA NOI E LUI!
Gesù disse :
"poiché il Padre stesso vi ama, perché mi avete amato e avete creduto che sono proceduto da Dio" (Giovanni 16:27)






non metto certo in dubbio il fatto che Egli ci ami come siamo.
Sicuramente è vero che manca l'intimità quando noi pensiamo che possiamo non piacergli.
Ma sinceramente, almeno per quanto mi riguarda, mi domando come possa pensare che Egli desideri ugualmente un'intimità quando ci sono parti di me che l'unica spiegazione che so darmi del perchè siano fatte in un certo modo è che in realtà io non abbia intenzione di liberarmene.
Ultimamente mi arrabbio un giorno sì e un giorno no, da talmente mi fa schifo quello che vedo attorno a me soprattutto sui posti di lavoro. L'ira non è certo tollerata essendo una delle cose che l'apostolo Paolo condanna spesso (e questa è solo una delle tante che mi appartengono ultimamente). Non riesco a pensare di "stare fermo e sperare" perchè io ogni giorno ho sempre una maggior voglia di spaccare la faccia a qualche politico tanto per fare un esempio. Se non fosse per gli affetti che ho, penserei che non c'è niente, NIENTE in questa società odierna che meriti di esser preso in considerazione, che meriti di avere il rispetto, niente lo merita. Ciò che comanda è il prevalere sugli altri, è la corsa sfrenata al potere, alle ricchezze a discapito come sempre dei meno fortunati.
Io sono troppo sofferente a queste cose di conseguenza covo vero e proprio rancore dentro di me e non riesco (e forse non voglio) liberarmene.
Quindi come posso dire "si mi ama e mi vuole così come sono?" io mi sentirei ipocrita a dire "Signore qui Signore là Signore fai questo o fai quello" quando so che mi avvicino a Lui in una condizione pietosa promettendo di impegnarmi a cambiare ma quante volte l'ho fatto? Avrò un carattere troppo rivoluzionario ma purtroppo non riesco a stare calmo dinnanzi a certe cose.
Quindi domando: non è forse ipocrisia pensare di poter avvicinarsi a Dio sapendo che tanto domani mattina mi alzerò e avrò sicuramente occasione di inveire insultando con le peggiori parole l'ennesimo datore di lavoro che sento dire si ingozza alle spalle degli sfruttati?



claudio.41
00domenica 19 ottobre 2008 21:16
Re:
Isaia53.Mattia, 19/10/2008 20.51:

riporto qui le parole di Claudio:

Immaginiamo di avere un amico che abbia il potere totale sul mondo. Un amico potente, ricchissimo , a cui la cosa che più sta a cuore è il nostro bene . Immaginiamo che ogni volta che abbiamo avuto un bisogno, questo amico ce lo abbia risolto (così è, anche se non lo sappiamo) , immaginiamo che se noi abbiamo bisogno di una cosa qualsiasi in piena notte, questo amico si alzi e ci venga in aiuto.
Bene . Immaginiamo ora che noi , nonostante tutto , pensiamo nel nostro cuore, che questo amico in fondo in fondo non ci ami così come siamo. Come si sentirebbe questo amico? Pensate che ne sarebbe offeso? Pensate che direbbe tra sè : "che cosa devo fare di più per te, affinchè tu creda che io ti amo?"
QUESTO E' QUELLO CHE PENSA GESU', OGNI VOLTA CHE NOI DIAMO ADITO AL NOSTRO CUORE E ALLA NOSTRA MENTE DI PENSARE CHE COSI' COME SIAMO NON POSSIAMO PIACERGLI!
E QUESTO NON PERMETTE INTIMITA' TRA NOI E LUI!
Gesù disse :
"poiché il Padre stesso vi ama, perché mi avete amato e avete creduto che sono proceduto da Dio" (Giovanni 16:27)






non metto certo in dubbio il fatto che Egli ci ami come siamo.
Sicuramente è vero che manca l'intimità quando noi pensiamo che possiamo non piacergli.
Ma sinceramente, almeno per quanto mi riguarda, mi domando come possa pensare che Egli desideri ugualmente un'intimità quando ci sono parti di me che l'unica spiegazione che so darmi del perchè siano fatte in un certo modo è che in realtà io non abbia intenzione di liberarmene.
Ultimamente mi arrabbio un giorno sì e un giorno no, da talmente mi fa schifo quello che vedo attorno a me soprattutto sui posti di lavoro. L'ira non è certo tollerata essendo una delle cose che l'apostolo Paolo condanna spesso (e questa è solo una delle tante che mi appartengono ultimamente). Non riesco a pensare di "stare fermo e sperare" perchè io ogni giorno ho sempre una maggior voglia di spaccare la faccia a qualche politico tanto per fare un esempio. Se non fosse per gli affetti che ho, penserei che non c'è niente, NIENTE in questa società odierna che meriti di esser preso in considerazione, che meriti di avere il rispetto, niente lo merita. Ciò che comanda è il prevalere sugli altri, è la corsa sfrenata al potere, alle ricchezze a discapito come sempre dei meno fortunati.
Io sono troppo sofferente a queste cose di conseguenza covo vero e proprio rancore dentro di me e non riesco (e forse non voglio) liberarmene.
Quindi come posso dire "si mi ama e mi vuole così come sono?" io mi sentirei ipocrita a dire "Signore qui Signore là Signore fai questo o fai quello" quando so che mi avvicino a Lui in una condizione pietosa promettendo di impegnarmi a cambiare ma quante volte l'ho fatto? Avrò un carattere troppo rivoluzionario ma purtroppo non riesco a stare calmo dinnanzi a certe cose.
Quindi domando: non è forse ipocrisia pensare di poter avvicinarsi a Dio sapendo che tanto domani mattina mi alzerò e avrò sicuramente occasione di inveire insultando con le peggiori parole l'ennesimo datore di lavoro che sento dire si ingozza alle spalle degli sfruttati?









Ti rispondo quotando i punti che secondo me sono quelli salienti :


L'ira non è certo tollerata essendo una delle cose che l'apostolo Paolo condanna spesso



Prima di tutto, prima di guardare a Paolo dobbiamo guardare a Gesù.
Gesù disse : "Padre, perdona loro" , per coloro che covavano rancore non verso i politici, ma verso di Lui.

Paolo , è bene saperlo, scriveva per Cristiani battezzati con lo Spirito Santo (le lettere sono tutte rivolte a credenti che avevano ricevuto lo Spirito__tutte) e costoro quando nutrivano rancore lo nutrivano verso altri fratelli e non verso uomini così chiamati, "del mondo".
Tu non hai ancora ricevuto lo Spirito quindi quello che dice Paolo per ora non guardarlo, ma fissa gli occhi su Gesù.
Paolo, sebbene fosse un grande apostolo, ed anche ispirato, era pur sempre un uomo, e non Gesù Cristo. Dal cuore di Paolo a quello di Cristo ci corre l'abisso.





Non riesco a pensare di "stare fermo e sperare" perchè io ogni giorno ho sempre una maggior voglia di spaccare la faccia a qualche politico tanto per fare un esempio. Se non fosse per gli affetti che ho, penserei che non c'è niente, NIENTE in questa società odierna che meriti di esser preso in considerazione, che meriti di avere il rispetto, niente lo merita. Ciò che comanda è il prevalere sugli altri, è la corsa sfrenata al potere, alle ricchezze a discapito come sempre dei meno fortunati.
Io sono troppo sofferente a queste cose di conseguenza covo vero e proprio rancore dentro di me e non riesco (e forse non voglio) liberarmene




Quello che ti accade ti accade perchè non hai lo sguardo ben fisso su Cristo e solo su Lui. Gesù disse che noi "siamo nel mondo ma non del mondo" . In pratica dovremmo ben sapere che "tutto (TUTTO il mondo giace sotto il potere del maligno" . Cioè, tutti quelli che non sono stati redenti dal Sangue di Gesù cristo , sebbene non lo sappiano sono sotto l'influenza di Satana , e se ne vedono i risultati. Infatti in questa società non c'è proprio niente che meriti di essere preso in considerazione per noi; quello che noi dobbiamo prendere in considerazione è solo Gesù, le nostre famiglie e , se ce l'abbiamo, qualche amico vero (vero!). Il resto lasciamolo stare.

Ripeto che secondo me sei troppo sofferente perchè non guardi ancora molto a Gesù. Paolo disse : "pensate alle cose di sopra e non a quelle di questo mondo". SE la nostra mente è rivolta a Cristo , Lui fa scendere la Sua pace su di noi e ti posso assicurare che possono caderti delle bombe vicino (esempio), puoi vedere le persone che per arrivismo perfino si uccidono che a te non ti smuove niente e nessuno. Puoi provare pena per loro , sapendo che se, non si convertono , quale sarà la loro fine , ma non proverari più rancore e come Cristo arriverai a pensare : "perdona loro perchè non sanno quello che fanno".





Quindi domando: non è forse ipocrisia pensare di poter avvicinarsi a Dio sapendo che tanto domani mattina mi alzerò e avrò sicuramente occasione di inveire insultando con le peggiori parole l'ennesimo datore di lavoro che sento dire si ingozza alle spalle degli sfruttati?



Dovresti consegnarti a Gesù così come sei e non ripromettendoti niente. I nostri sforzi , se non li governa Lui, non arrivano mai a compimento. Vai a Dio che se credi che Gesù è morto per TE, ti accetta così come sei e non cercare di "diventare migliore te", ma digli come sei e lascia fare a Lui. Il tempo che ci vorrà per liberarti lo decide Lui ma se te non cerchi più di sforzarti , ma nemmeno di stare a guardare quello che fanno gli altri, ma pensi e mediti giorno , mattino e sera a quello che Gesù ha fatto sulla Croce per te, la liberazione arriverà e un giorno proverai non più odio, ma pena per questa gente.


Isaia53.Mattia
00domenica 19 ottobre 2008 21:23
grazie per la risposta :)
un sorriso
00domenica 19 ottobre 2008 22:55

Infatti in questa società non c'è proprio niente che meriti di essere preso in considerazione per noi; quello che noi dobbiamo prendere in considerazione è solo Gesù, le nostre famiglie e , se ce l'abbiamo, qualche amico vero (vero!). Il resto lasciamolo stare.




Bellissime davvero le risposte che hai dato a Mattia...grazie anche da parte mia! [SM=x795130]

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