Tra Crostis e Zoncolan
Da parecchio tempo desideravo trascorrere qualche giorno in Carnia , una regione che mi è molto congeniale : belle salite, bei boschi e funghi, gente cordiale, ottimi formaggi. Finalmente dopo un’estate piuttosto incasinata una settimana di tranquillità e venerdì 28 caricate le bici , partenza con mia moglie Rosanna alla volta di Ravascletto, paese “strategico” : di fronte lo Zoncolan, dietro il Crostis.
Avendo già salito lo Zoncolan da Ovaro intendevo provare il versante di Priola che è un po’ l’altra faccia della luna e così, arrivato a destinazione alle 14, visto che la giornata era ormai rotta e non c’era gran che da fare ho pensato di togliermi subito il dente malgrado i 600 Km di viaggio. Lasciato Rosanna a sistemare i bagagli sono sceso in auto a Sutrio e dopo un ridicolo “riscaldamento” di 2 Km mi sono trovato di fronte ad un bel problema.
La salita inizia subito decisa, la strada è stretta e l’asfalto piuttosto rugoso e rovinato, fa molto caldo e per un attimo temo di non farcela, ma passati i primi due Km riesco a carburare e allora piano piano, grazie a qualche tornante provvidenziale ed all’asfalto migliore anche se in certi punti sporco di aghi di pino e detriti arrivo ancora in palla alla confluenza con la strada di Sutrio.Gli ultimi tre Km li faccio più tranquillo e malgrado il drittone finale riesco ad arrivare non del tutto stravolto. Dopo la foto di rito discesa per lo stesso versante per una documentazione fotografica.
Dietro la chiesetta a destra inizia la salita
le prime rampe
altre foto
La confluenza con la strada di Sutrio
Il panorama aiuta
La prima coppia di tornantini
L’inizio del drittone finale
La fine del drittone
Foto ricordo
Domenica 30 Agosto con Rosanna una bella salita, lunga ma con pendenze modeste, da Comeglians alla Sella di Razzo dalla Val Pesarina. La valle è molto bella con piccoli paesini molto caratteristici. Su tutti Pesaris, il paese degli orologi, così chiamato per i numerosi orologi di varie fatture, funzionamento e dimensioni esposti per le vie del bel paesino: dalle meridiane agli orologi a vasche d’acqua.
Dopo Pesaris la salita si fa un po’ più impegnativa e passando tra splendide abetaie regala bellissimi panorami sulle montagne circostanti. Poco prima della sella, a sinistra, salendo per ancora 2 Km si scollina per Sauris e Ampezzo, proseguendo invece dopo la sella si scende in Cadore versa Tai e Auronzo
Pesaris
Orologio Calendario
Nel disco inferiore l’età della luna in corso ed il giorno della settimana. La lancetta più lunga
Partendo dall’esterno indica il giorno del mese, il mese. Il segno dello zodiaco e la durata del sole riferito alla piazza ove è posto l’orologio e la durata della notte. Le ore di sole sono evidenziate dell’elisse gialla, dal 9 dicembre al 14 gennaio il sole rimane nascosto dalle montagne,il 17 gennaio illumina metà paese,il 14 febbraio arriva in tutto il paese
Panorama dolomitico
Soddisfazione al termine della salita
Martedì 1 settembre Sutrio , Paluzza, forcella Lius ,Paularo, Sutrio giro breve ma con la salita piuttosto dura per Rosanna della Forcella Lius denominata Duron dal versante di Paularo
Salendo alla Forcella Lius in vista di Ligosullo le pendenze sono discrete
L’inizio di Ligosullo, la strada prosegue a destra molto impegnativa
Al termine della salita un quadretto ameno
Forcella Lius
Ancora un breve tratto in salita e poi inizia la ripida discesa su Paularo
Palazzo Calice, fine 1500 a Paularo
Ritornati ad Arta Terme sulla statale raggiungiamo Sutrio passando per Noiaris e Priola tanto per fare ancora uno strappetto
La chiesa di Noiaris
Mercoledì 2 settembre ultimo giorno di vacanza è il giorno del Crostis
Salita dura ma piuttosto regolare con le maggiori difficoltà nei km finali, grande ambiente e magnifico bosco, purtroppo deturpato da uno scellerato taglio di alberi non si sa bene se dovuto ad un eventuale quanto improbabile passaggio del giro o a qualche altra causa.
La salita di circa 14,5 Km inizia poco dopo Comeglians e fino a Tualis Km 3,5 sale con pendenze già buone che aumentano dopo il paese senza mai diventare impossibili.. Lunghi drittoni e tornante in fondo, a volte qualche tratto permette di rifiatare un po’. Si va avanti così fino a che non si esce dal bosco a circa 3 Km dalla fine, la vista spazia sui monti circostanti ma aumentano le difficoltà.
Una serie di tornantini mette a dura prova le gambe ed il fiato, ma superato questo tratto non lunghissimo non ci sono più problemi ad arrivare alla fine dell’asfalto.
Purtroppo la panoramica delle vette non è in condizione per essere percorsa in bdc e così tornando sui miei passi (o meglio pedalate) ho fatto alcune foto per documentare l’ambiente e lo scempio degli alberi.
I primi tratti dopo Tualis
Lo scempio degli alberi
sempre nel bosco
Fine del Bosco
Panorama sulla Val Degano
Verso il Coglians
Il finale
La panoramica delle vette
Malga Chiadinis
Foto di rito
Concludo questo resoconto con una foto del Lastron del Lago nel gruppo del Coglians ,con il lago di Volaia, già in territorio austriaco. Camminata di circa 2 h con partenza dal rifugio Tolazzi sopra Forni Avoltri fatta lunedi 31 agosto
Proprio una bella settimana, unico rammarico la mancanza di funghi, ma non si può aver tutto.
Ciao a tutti