Radiazione.... paradosso che mi fa ***********

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B.Shake
00giovedì 29 novembre 2007 12:41
Poi uno non si deve inc***are!!!!!!!!!

-Mia moto distrutta nell'incidente...primo danno
-Nella perizia mi scalano 500 euro come valore del rottame... secondo danno
-devo smontarla tutta (nicris più che io...) per tagliare il telaio da rottamare....... terzo danno
-vado dal demolitore e mi dice che se non gli porto almeno il motore e qualche altro pezzo non mi fa la demolizione/radiazione perchè non ci guadagna niente oppure vuole 200 euro...... quarto danno
-vado al pra ieri e mi serve il certificato di proprietà che non ho dietro.... quinto danno e vinco un premio
-torno oggi al pra e mi dicono che il privato non può radiare e nonposso neanche vendere o tenere i pezzi della moto secondo undecreto ronchi del 99... sesto danno
litigo spiegando la situazione ed alla fine COMUNQUE esco a mani vuote................
Alla fine ho preso 500 euro in meno per il valore della carcassa che secondo le leggi non potrei vendere... e dovrò comunque cercare un demolitore che mi fa la procedura trattando il prezzo/scambio...
Ma è troppo assurda sta cosa!!!!
NICRIS
00giovedì 29 novembre 2007 17:25
Mi piacerebbe sapere se legalmente è davvero così.



DALTALDOOOOOOOOOO?????!!!!



Alle37
00lunedì 3 dicembre 2007 10:46
booh...

io ho radiato una vespa T5 nel lontano '98, da privato
pagando un bollettino
NICRIS
00giovedì 6 dicembre 2007 13:28
Su un forum "amico" ho trovato questo
Come promesso qlk giorno fà, ho fatto una lunga ricerca sulle fonti normative che regolano la radizione al PRA dei veicoli e le loro modalità...

ne è uscito fuori che comunque ad oggi un veicolo nn può essere radiato se nn per ESPORTAZIONE all'estero o DEMOLIZIONE.

Buona Lettura:

I veicoli obsoleti non possono più essere utilizzati, senza targhe, nei piazzali interni delle aziende,o in aree private

Il Decreto legislativo 149/06 stabilisce che i veicoli obsoleti debbano essere rottamati o mantenuti con le targhe, anche quando vengano utilizzati in aree private

L'art. 11 del D. Lgs. 149 modifica l'art. 103 del Codice della strada e stabilisce che i veicoli obsoleti per i quali il proprietario intenda riconsegnare le targhe alla motorizzazione non possono continuare ad essere utilizzati all'interno delle aree private, ma avviati a rottamazione seguendo le norme fissate dagli art. 227 e 231 del D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, che prevedono che la rottamazione debba avvenire per il tramite di ditte specificamente autorizzate, le quali si occuperanno direttamente della cancellazione al P.R.A. dei veicoli in questione.

Laddove, invece, si intenda semplicemente ritirare dalla circolazione su strada i veicoli che non rispondano più alle esigenze del trasporto, ma continuare ad utilizzarli per le esigenze di movimentazione interna ad aree private, essi dovranno mantenere la targa e, quindi, per essi occorrerà continuare a pagare la relativa tassa di possesso.


questo è il 103 del C.d.SNuovo Codice della Strada - Art. 103 - Obblighi conseguenti alla cessazione della circolazione dei veicoli a motore e dei rimorchi

numero dell'atto 285

emesso da in data 30-04-1992

pubblicato su G.U. in data 18-05-1992
testo Art. 103
(Decreto legislativo 30.4.1992, n. 285 - Codice della strada)
Obblighi conseguenti alla cessazione della circolazione
dei veicoli a motore e dei rimorchi


1. La parte interessata, intestataria di un autoveicolo, motoveicolo o rimorchio, o l'avente titolo deve comunicare al competente ufficio del P.R.A., entro sessanta giorni, la definitiva esportazione all'estero del veicolo stesso, restituendo il certificato di proprietà, la carta di circolazione e le targhe. L'ufficio del P.R.A. ne dà immediata comunicazione all'ufficio competente del Dipartimento per i trasporti terrestri, provvedendo altresì alla restituzione al medesimo ufficio della carta di circolazione e delle targhe. Con il regolamento di esecuzione sono stabilite le modalità per lo scambio delle informazioni tra il P.R.A. e il Dipartimento per i trasporti terrestri.
2. Le targhe ed i documenti di circolazione vengono, altresì, ritirati d'ufficio tramite gli organi di polizia, che ne curano la consegna agli uffici del P.R.A., nel caso che trascorsi centottanta giorni dalla rimozione del veicolo dalla circolazione, ai sensi dell'art. 159, non sia stata denunciata la sua sottrazione ovvero il veicolo stesso non sia stato reclamato dall'intestatario dei documenti anzidetti o dall'avente titolo o venga demolito o alienato ai sensi dello stesso articolo. L'ufficio competente del P.R.A. è tenuto agli adempimenti previsti dal comma 1.

5. Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 1 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 143,00 a euro 573,00.


questo è l'art. 227 e 231 del D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152

Norme in materia ambientale - Art. 227 e 231
numero dell'atto 152
emesso da in data 03-04-2006
pubblicato su G.U. in data 14-04-2006
testo DECRETO LEGISLATIVO
3 aprile 2006, n. 152
(S.O.G.U. n. 88 del 14.4.2006)
Art. 227 - Rifiuti elettrici ed elettronici, rifiuti sanitari, veicoli fuori uso e prodotti contenenti amianto
1. Restano ferme le disposizioni speciali, nazionali e comunitarie relative alle altre tipologie di rifiuti, ed in particolare quelle riguardanti:
a) rifiuti elettrici ed elettronici: direttiva 2000/53/CE, direttiva 2002/95/CE e direttiva 2003/108/CE e relativo decreto legislativo di attuazione 25 luglio 2005, n. 151. Relativamente alla data di entrata in vigore delle singole disposizioni del citato provvedimento, nelle more dell'entrata in vigore di tali disposizioni, continua ad applicarsi la disciplina di cui all'articolo 44 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22.
b) rifiuti sanitari: decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 2003, n. 254;
c) veicoli fuori uso: direttiva 2000/53/CE e decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209, ferma restando la ripartizione degli oneri, a carico degli operatori economici, per il ritiro e trattamento dei veicoli fuori uso in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 4, della citata direttiva 2000/53/CE;
d) recupero dei rifiuti dei beni e prodotti contenenti amianto: decreto ministeriale 29 luglio 2004, n. 248.

Art. 231 - Veicoli fuori uso non disciplinati dal decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 2091. Il proprietario di un veicolo a motore o di un rimorchio, con esclusione di quelli disciplinati dal decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209, che intenda procedere alla demolizione dello stesso deve consegnarlo ad un centro di raccolta per la messa in sicurezza, la demolizione, il recupero dei materiali e la rottamazione, autorizzato ai sensi degli articoli 208, 209 e 210. Tali centri di raccolta possono ricevere anche rifiuti costituiti da parti di veicoli a motore.
2. Il proprietario di un veicolo a motore o di un rimorchio di cui al comma 1 destinato alla demolizione può altresì consegnarlo ai concessionari o alle succursali delle case costruttrici per la consegna successiva ai centri di cui al comma 1, qualora intenda cedere il predetto veicolo o rimorchio per acquistarne un altro.
3. I veicoli a motore o i rimorchi di cui al comma 1 rinvenuti da organi pubblici o non reclamati dai proprietari e quelli acquisiti per occupazione ai sensi degli articoli 927, 928, 929 e 923 del codice civile sono conferiti ai centri di raccolta di cui al comma 1 nei casi e con le procedure determinate con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze, dell'ambiente e della tutela del territorio e delle infrastrutture e dei trasporti. Fino all'adozione di tale decreto, trova applicazione il decreto 22 ottobre 1999, n. 460.
4. I centri di raccolta ovvero i concessionari o le succursali delle case costruttrici rilasciano al proprietario del veicolo o del rimorchio consegnato per la demolizione un certificato dal quale deve risultare la data della consegna, gli estremi dell'autorizzazione del centro, le generalità del proprietario e gli estremi di identificazione del veicolo, nonché l'assunzione, da parte del gestore del centro stesso ovvero del concessionario o del titolare della succursale, dell'impegno a provvedere direttamente alle pratiche di cancellazione dal Pubblico registro automobilistico (PRA).
5. La cancellazione dal PRA dei veicoli e dei rimorchi avviati a demolizione avviene esclusivamente a cura del titolare del centro di raccolta o del concessionario o del titolare della succursale senza oneri di agenzia a carico del proprietario del veicolo o del rimorchio. A tal fine, entro novanta giorni dalla consegna del veicolo o del rimorchio da parte del proprietario, il gestore del centro di raccolta, il concessionario o il titolare della succursale deve comunicare l'avvenuta consegna per la demolizione del veicolo e consegnare il certificato di proprietà, la carta di circolazione e le targhe al competente Ufficio del PRA che provvede ai sensi e per gli effetti dell'articolo 103, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
6. Il possesso del certificato di cui al comma 4 libera il proprietario del veicolo dalla responsabilità civile, penale e amministrativa connessa con la proprietà dello stesso.
7. I gestori dei centri di raccolta, i concessionari e i titolari delle succursali delle case costruttrici di cui ai commi 1 e 2 non possono alienare, smontare o distruggere i veicoli a motore e i rimorchi da avviare allo smontaggio ed alla successiva riduzione in rottami senza aver prima adempiuto ai compiti di cui al comma 5.
8. Gli estremi della ricevuta dell'avvenuta denuncia e consegna delle targhe e dei documenti agli uffici competenti devono essere annotati sull'apposito registro di entrata e di uscita dei veicoli da tenersi secondo le norme del regolamento di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
9. Agli stessi obblighi di cui ai commi 7 e 8 sono soggetti i responsabili dei centri di raccolta o altri luoghi di custodia di veicoli rimossi ai sensi dell'articolo 159 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, nel caso di demolizione del veicolo ai sensi dell'articolo 215, comma 4 del predetto decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
10. È consentito il commercio delle parti di ricambio recuperate dalla demolizione dei veicoli a motore o dei rimorchi ad esclusione di quelle che abbiano attinenza con la sicurezza dei veicoli. L'origine delle parti di ricambio immesse alla vendita deve risultare dalle fatture e dalle ricevute rilasciate al cliente.
11. Le parti di ricambio attinenti alla sicurezza dei veicoli sono cedute solo agli esercenti l'attività di autoriparazione di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 122, e, per poter essere utilizzate, ciascuna impresa di autoriparazione è tenuta a certificarne l'idoneità e la funzionalità.
12. L'utilizzazione delle parti di ricambio di cui ai commi 10 e 11 da parte delle imprese esercenti attività di autoriparazione deve risultare dalle fatture rilasciate al cliente.
13. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della parte quarta del presente decreto, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, di concerto con i Ministri delle attività produttive e delle infrastrutture e dei trasporti, emana le norme tecniche relative alle caratteristiche degli impianti di demolizione, alle operazioni di messa in sicurezza e all'individuazione delle parti di ricambio attinenti la sicurezza di cui al comma 11. Fino all'adozione di tale decreto, si applicano i requisiti relativi ai centri di raccolta e le modalità di trattamento dei veicoli di cui all'Allegato I del decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209.".




CARLO????!!!!
P@kino
00giovedì 6 dicembre 2007 15:26
e mahhh....quante parole tutte in una volta cristian!!! ihihihihihihi
Daltaddo
00giovedì 6 dicembre 2007 15:54
eh sì...
nicris è proprio così..
non esiste più la possibilità di "demolire" una moto e tenerla ad uso pista...sarà ncessario continuare a pagare il bollo
l'unica soluzione alternativa è costruirsi un prototipo (e circolare con le fatture di motore e telaio sempre al seguito)
B.Shake
00giovedì 6 dicembre 2007 21:05
E tutte quelle moto allora che si usano in pista precedentemente radiate al pra ora che dovranno fare?
@woody@
00giovedì 6 dicembre 2007 22:59
Prova a sentire mottamoto, cerca il sito su internet, magari lui ti puo risolvere la situazione, è qui dalle mie parti (monza)
Daltaddo
00venerdì 7 dicembre 2007 08:58
Re:
B.Shake, 06/12/2007 21.05:

E tutte quelle moto allora che si usano in pista precedentemente radiate al pra ora che dovranno fare?




beh, per quelle nessun problema....erano radiate e restano radiate!
B.Shake
00venerdì 7 dicembre 2007 10:33
Detto tutto questo... il mio avvocato quando gli ho detto che avevo preso un po' poco rispetto del valore della moto mi ha detto che 500 euro sono tolti dal valore effettivo perchè è quello che considerano l'incasso che farei vendendo carcassa e pezzi vari...
Qualcosa non quadra... il mio avv. ha detto una cazzata? il perito si è inventato qualcosa ed il mio avv [SM=x1370875]
Tutto falso e hanno detto una leggenda a me?
BIMBOF4
00venerdì 7 dicembre 2007 19:16
miu e' capitato di rradiare e poi reimmatricolare moto,e prlo di kawasaki del 2005/2006 senza alcun problema

le radiavo tramite agenzia

alfa flero
a flero 0302560212


e' un'agenzia che si occupa di pratiche automobilistiche
prova chiamatre e informati
Stifler79
00sabato 15 dicembre 2007 09:51
Porcaccia la mieseria mi rimane spenta una luce!
non voglio diventare pazzo solo io
P@kino
00sabato 15 dicembre 2007 10:33
[SM=x103624] [SM=x103624] [SM=x103624]

ORSETTO STAI SPAMMANDO
SEI A RISKIO DI B.A.N.
Banane A Novanta (90°)


[SM=x103625] [SM=x103625] [SM=x103625]

[SM=x1370865] [SM=x1370865] [SM=x1370865]
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