Potrei tranquillamente scrivere che il mio post è esattamente di un anno fa, quando la nuova legge sulle biciclette non era ancora in vigore.
Ma voglio precisare:
La mi avversione verso le cuffiette per ascoltare musica è dettata dal fatto che se faccio un'uscita me la voglio godere ascoltando e guardando tutto quello che mi circonda. Compreso il fruscio delle ruote o il mio ansimare in salita.
Forse non ci siamo capiti.
Il mio miniregistratore esce dalla tasca solo nel caso io voglia censirmi un percorso o una salita. E solo una decina di volte per circa 3 secondi. Il tempo di registrare due paroline: il chilometro e la località che voglio marcare. Tutto lì!
E, nel caso il punto che voglio marcare è ad un incrocio, in una zona trafficata, oppure sono su una rampa impegnativa, lo posso dichiarare al miniregistratore in un secondo tempo (basta che tenga a mente il chilometro).
Quindi non c'entra nulla con l'ascoltare musica.
Ai fini del codice stradale io ho sempre una mano sul manubrio, e la mia operazione di registrazione è del tutto similare all'operazione di pigiare un tastino del ciclocomputer per verificare un dato. Oltretutto, nello specifico, non debbo nemmeno distogliere gli occhi dalla strada.
Le orecchie sono libere e niente che possa far pensare che uso il miniregistratore come fosse un cellulare o un mp3.
Quanto è dovuto.
Ciao!
Walter
P.S. Questo, ritengo, sia il modo migliore e sicuro per registrarsi con attenzione e precisione i dati di un percorso.
Non mi convince lo scrivere sul cellulare. Per quanto usato da mani da prestidigiatore, troppo pericoloso.
Naturalmente la vecchia matita e foglietto sono sicuri. Ma ti devi fermare.