“Uh, io non so un sacco di cose ma in compenso al contrario di te so perfettamente cosa sono onesta' intellettuale e senso del pudore.”
Ma davvero? Ora mi si accusa pure di essere intellettualmente disonesto, e, come sempre, senza alcune prova. Il fascicolo delle frasi passibile di denuncia penale continua ad incrementarsi.
“In quanto alla filosofia, in mano a uno che ne fa l' uso abominevole che ne fai tu, diventa una vera e propria presa per culo. “
E’ un’affermazione gratuita che io ne faccia un uso abominevole.
“uarda quanti ignorantoni la pensano piu' o meno come Claudio Cava.
E ho preso il primo link che ho trovato.
I grassettati ti fanno la foto.
Ciao
Claudio
- Quando colui che ascolta non capisce colui che parla e colui che parla non sa cosa stia dicendo: questa è filosofia. (Voltaire)
- Spòsati: se trovi una buona moglie sarai felice; se ne trovi una cattiva, diventerai filosofo. (Socrate)
- Non fare filosofia per scherzo, ma sul serio; perché non abbiamo bisogno di apparire sani ma piuttosto di esserlo veramente. (Epicuro)
- Chi scorge una differenza tra spirito e corpo non possiede né l'uno né l'altro. (Oscar Wilde)
- Se un filosofo vi dà una risposta, non siete più in grado di capire nemmeno la domanda che avevate posto. (André Gide)
- Credete a chi cerca la verità, non credete a chi la trova. (André Gide)
- Il filosofo scrive cose che non capisci, poi ti fa credere che è colpa tua. (Boris Makaresko)
- La vita potrebbe non avere alcun significato. (Oppure, ancora peggio, potrebbe averne uno che disapprovo. (Ashleigh Brilliant)
- La filosofia è un tentativo straordinariamente ingegnoso di pensare erroneamente. (Bertrand Russell)”
Già, tu cerchi “i link”, è questo il problema, è l’erudizione internettiana. Frasi prese a caso in rete e non referenziate, cioè senza le coordinate negli scritti dei rispettivi autori, e tutte con un contenuto diversissimo tra di loro. Io infatti non ho detto che non ci sia nessuno che dice che la filosofia può divenire un gioco di parole, ho semplicemente scritto: “Come disse Aristotele, quelli che dicono che non bisogna filosofare in realtà fanno filosofia per tentare di dire che non occorre fare filosofia.”
E queste citazioni confermano in pieno quello che dice Aristotele. In realtà le uniche due citazioni delle persone colte elencate che invitano, sebbene ironicamente, a stare in guardia contro la filosofia sono la prima e l’ultima, cioè quella di Voltaire e di Bertrand Russel, ma esse sono ironiche, e avevano degli idoli polemici ben precisi, ma soprattutto, come profetava Aristotele, vengono da due persone che sono per l’appunto filosofi che stanno sui manuali di filosofia e vengono studiati come filosofi. Voltaire è autore di un celebre Dictionnaire philosophique, e di alcune Lettres philosophiques. Sono sue opere filosofiche poi il celebre Candide, Zadig, e Micromégas. Dunque era un filosofo fatto e finito. Ma come tutti i filosofi sapeva prendere in giro alcuni degli eccessi dei suoi colleghi, in particolare in quelle frasi le oscurità dei filosofi di scuola cartesiana. Per farlo però, come diceva Aristotele, ha dovuto filosofare per dire come non filosofare. Idem per B. Russel, importantissimo matematico, filosofo e logico, autore di una celebre “Introduzione alla filosofia matematica” e di una “Storia della filosofia occidentale”.
Le altre frasi poi non c’entrano un emerito nulla. Quella di Socrate non vuole denigrare la filosofia ma anzi il contrario, cioè dire che se hai una donna tra i piedi a cui badare non hai la libertà per concentrarti sulla filosofia, che dovrebbe avere la priorità. Le lamentele di Socrate contro l’invadenza della consorte Santippe sono infatti diventate parte della storia della filosofia. Epicuro non dice nella citazione di non filosofare, ma di non filosofare per scherzo. E del resto, come avrebbe potuto Epicuro dire di non filosofare se era fondatore di una scuola filosofica, il Kepos, e se la lettera a Meneceo, suo scritto più celebre, esordisce dicendo: “Il giovane non aspetti troppo per iniziare a filosofare, né il vecchio se ne stanchi” ? Il fumettista Ashleigh Brilliant scrive che la vita potrebbe non avere un significato, o averne uno che non piace. Ma questo non è un invito a non filosofare, anzi, è una dichiarazione filosofica. Quanto alla poco lusinghiera frasi di Boris Makaresko, non capisco perché tu l’abbia citato tra gli “ignorantoni” (antifrasi per: “dotti”) che la pensano come te. Questo Boris Makaresko è un cabarettista italiano, non un’intellettuale distintosi per sue particolari doti nel campo dell’istruzione, ed essendo un cabarettista è normale che le sue frasi siano facete e volutamente iperboliche.
Oscar Wilde, grande e venerando scrittore omosessuale morto cattolico, non dice nulla contro la filosofia ma si dice semplicemente contrario ad un tipo di filosofia detta dualismo, cioè la separazione dell’anima dal corpo. Ma essere anti-dualisti non vuol dire essere anti-filosofici, il mondo infatti è pieno di filosofi anti-dualisti. Aristotele nell’antichità, Galimberti nella contemporaneità, per fare esempi eclatanti. Quanto al grande romanziere francese André Gide, gay pure lui e nobel per la letteratura nel 1947, in nessuna delle due frasi si scaglia contro la filosofia. In una dice che non bisogna credere a chi dice che bisogna credere che la verità esista, ma non credere mai d’averla trovata. Si potrebbero immaginare poche frasi più filosofiche di questa, perché quello che dice è preso da Platone, il quale spiegava che la filosofia non è un sapere, ma l’amore del sapere, e si ama solo ciò che non si ha. Nel Simposio Platone spiega che siccome il filo-sofo è un “amante” (da
filein=amare, esser amico) del sapere (da
sofia), ed infatti è detto filo-sofo e non safes (sapiente), allora il filosofo insegue sempre la verità che non ha ancora, perché solo uno è sapiente, il dio, mentre il filosofo non è né sapiente né del tutto ignorante, ma colui che sta a metà strada. L’altra citazione di Gide, del tutto senza fonte e dunque impossibile da contestualizzare, non si scaglia contro la filosofia in sé ma contro l’oscurità di alcune formulazioni filosofiche, e chi abbia letto Hegel od Essere e Tempo di Heidegger capisce bene di cosa parlava il povero Gide…
“Che e' un concetto astratto l' ho detto io di mio mi pare. “
Bene, se l’hai detto tu non mi pare che tu possa usare questa definizione come se l’avessi detta io per dirmi che la mia Chiesa, da mia stessa definizione, non potrebbe far niente di niente, neppure definirsi.
“Ma qualunque cosa sia il senso non cambia: e' tutto organizzato per "pararle il culo", come dici tu. “
Come s’è già fatto notale questo concetto invece risale alle origini stesse del Cristianesimo, è presente nel NT e specificatamente nelle epistole paoline che parlano della Chiesa come soggetto collettivo e corpo di Cristo. Ora, la genealogia di questa definizione di Chiesa, a cui noi cristiani crediamo, non dipende dal tentativo di salvarsi da alcunché, ma deriva in Paolo da tutta una serie di considerazioni cristologiche.
“Tu fissati sulla fuffa, io mi fisso sui dati di fatto.”
Ma quali dati? Sarebbe un dato di fatto che la definizione che la Chiesa da di se stessa sarebbe un tentativo di pararsi il culo da qualcosa? E perché mai sarebbe un dato di fatto? Questa evidenza fenomenica mi sfugge del tutto.
“Credevo lo stessimo facendo, ma evidentemente con ragione umana e logica non intendo cio' che intendi tu. “
Quello che intendo io per logica si trova sui manuali universitari di logica, quella che tu intendi per logica sta sempre sui medesimi manuali ma al capitolo “fallacie deduttive”.
“Che facciamo, sospendiamo fino alla mia prima laurea?
Guarda che imparo in fretta, io! “
Oh, ma una laurea non basta, chi non ne abbia almeno due oggi è del tutto out…
“E abbandono, ti lascio il campo libero.
“
L’abbiamo già sentita questa promessa, chissà se stavolta è vero.
Ad maiora