La lettura biblica di questa settimana mi ha fatto tornare in mente il commento di Aquila alla domanda di Gladio sull'apparente contraddizione tra i brani di 1 Samuele 16:18-23 e 1 Samuele 17:55-58 e alla natura dello "spirito cattivo" che caratterizzò il re Saul.
Il commentario citato in
it-2 pp. 855-858 è il
Commentary on the Old Testament, di C. F. Keil e F. Delitzsch, 1973, vol. II, 1 Samuele, p. 177, nt.
Un'altro commentario (
Samuele: introduzione , traduzione, e commento, di M. Gargiulo, Ed. San Paolo 2016, pag. 177) pur sostenendo quanto detto, come
seconda ipotesi della causa dei malumori del re Saul, suggerisce un disturbo della sfera psichica, condiviso da alcuni studiosi:
Si discute ovviamente su che cosa debba intendersi per «spirito malvagio inviato da YHWH». Il seguito della narrazione lo presenta come uno stato rispetto al quale il suono della cetra può avere un effetto calmante e lenitivo; in effetti usualmente nelle culture antiche alla musica erano associati poteri di intervento sugli stati psichici.
Gli studiosi hanno voluto riconoscere nei malesseri di Saul precise patologie, ma qui con ogni probabilità si tratta di una sofferenza teologica e non psichica.
Non la trovo comunque una possibilità escludibile a priori, perché è proprio lo spirito di Dio a garantire una pace mentale che trascende dall'umana comprensione (Flp 4:7), la cui mancanza può lasciare la mente in preda alle proprie criticità; lo aveva capito anche Saul, che scelse Davide come suo musicista personale perché "Geova è con lui" (1 Sa 18:16b), cioè era benedetto dallo spirito di Dio.
Il fatto che Saul sembra fare la conoscenza di Davide una prima volta (16:19-23), per poi assegnargli un incarico part-time a corte (17:15), evidenziare che lo conosce perché non è un soldato esperto (17:32-33), Davide che gli ricorda gesta eroiche compiute contro animali predatori, pur essendo umile pastore, grazie alla "mano di Geova" (17:34-37), con conseguente arruolamento contro i filistei con una vestitura del tutto inadatta al ragazzo (17:38, 39) e, alla sconfitta di Golia il filistei, vedere Saul chiedere di nuovo: “Di chi sei figlio, ragazzo?” (17:58)... qualche dubbio sull'integrità psichica di Saul continuo ad averlo.
Che ne pensate?