Illustro qui di seguito il montaggio di un grezzo, nello specifico di una canna bolognese. La tecnica è la stessa anche per personalizzare canne da spinning da trota lago da mosca ecc.
Mi riservo di ampliare e completare l' articolo in futuro.
Premetto che il montaggio di una canna è un lavoro che richiede una buona manualità.
Esso è rivolto, di solito, alla personalizzazione di canne di un certo livello. Questo perché le normali canne in commercio, pronto uso, hanno uno standard di montaggio che cerca di coprire le esigenze di tutti, per cui non sono mai il top in senso di confort di pesca.
Io invece voglio che le canne mi siano “cucite” addosso. Per questo le monto da solo.
I vantaggi che si hanno sono molteplici:
- Scelta della misura della placca sul calcio a seconda del tipo ed i luoghi di pesca in cui sarà utilizzata la canna.
- Scelta di materiali di ottimo livello (difficilmente riscontrabile nelle canne già montate e se si a prezzi assurdi).
- Legature che ti accompagnano per tutta la vita della canna, senza mai lasciarti a piedi.
- Tocco di classe e di colori, atte a valorizzare il nostro acquisto.
- Grande risparmio per il massimo della qualità.
- Ecc. ecc.
In questo documento focalizzeremo l’attenzione sul montaggio di una bolognese.
Il materiale occorrente per il lavoro:
• Anelli
• Placca
• Tubicini scorrevoli
• Filo per legature
• Forbice o taglierino (devono tagliare molto bene)
• Accendino
• Colla a caldo
• Pennello
• Colla bicomponente e vernice per legature
• Metro
• Pennarello
Anelli e placca
Gli anelli si dividono in due categorie: a ponte basso e a ponte alto. Il ponte basso è sinonimo di robustezza mentre il ponte alto ha il grande vantaggio di tenere la lenza staccata dalla canna quando c’è umidità o, peggio, pioggia. Io opto sempre per il secondo tipo. Usate sempre un copricanna.
Poi ci sono anche anelli a doppio ponte, con carrucola ecc. ma noi stiamo analizzando il montaggio di bolognese.
Il materiale è fuori discussione: SIC. Se la canna è artigianale deve essere prestigiosa anche la scelta dei materiali.
La placca deve essere con ammortizzatori e di ottima qualità.
Gli scorrevoli
Sulle canne alcuni anelli devono essere montati scorrevoli. E’ imperativo montarli su tubicini e non usare gli anelli scorrevoli che si trovano in commercio. Questo sistema non ci farà mai avere il problema degli anelli che vanno fuori allineamento durante la pescata.
Per tagliare i tubicini che useremo come scorrevoli ci servono dei pezzi di carbonio vecchi, magari sezioni di canne rotte. Questi non devono essere molto lunghi (qualche mm in più rispetto al piede dell’ anello), perché influirebbero sulla curvatura della canna. I pezzi che saranno scelti verranno poi rastremati per alleggerirli.
Montaggio
Si monterà un anello per sezione di canna e gli scorrevoli a seconda della curvatura.
Senza tediarvi con strani concetti va detto che di regola si montano due scorrevoli sul cimino e uno nel sottovetta. Quest’ ultimo difficilmente lo trovate nelle canne già montate ma è fondamentale per un’ ottima curvatura della canna. La regola dice che gli scorrevoli sul cimino vanno posizionati, partendo dalla cima, sul primo quarto e sul secondo quarto mentre sul sottovetta la posizione è centrale. Ci possono essere casi particolari in cui un cimino molto lungo richieda tre scorrevoli anziché due, in questo caso dovremo ridistribuire gli spazi.
Il puntale si monterà con la sola colla a caldo.
La cosa fondamentale da fare è una prova sotto tiro, prima di fare le legature. Verificheremo se le posizioni degli anelli sono corrette o hanno bisogno di aggiustamenti. Se si creano angoli critici nella curva spostare gli anelli.
Altra cosa importante: gli anelli devono essere montati sulla “spina” della canna. Questa la si trova facendo ruotare i vari pezzi tenuti in mano piegati; in un punto avrete uno scatto ed è li che dovete montare l’ anello.
Il montaggio sulla spina della canna ci darà un attrezzo più pronto e reattivo.
Legature
La legatura da eseguire vale per tutte le parti del grezzo dagli anelli alla placca. Il metodo non cambia.
Determinato il punto dove incollare l’ anello:
- Si scaldano la colla ed il gambo dell’ anello;
- Si bagna il piede dell’ anello nella colla;
- Si attacca a mezzo centimetro dalla fine della sezione e si verifica il corretto allineamento del gambo con la canna. Ricordate che per qualche attimo, finché la colla è calda, si possono fare le correzioni di allineamento.
Adesso si passa alla legatura. Qui descriverò il sistema classico, senza greche o cambi colore:
- Partendo a ½ cm. dal piede dell’ anello o della placca fare un incrocio con il filo da legature. Avremo il capo che fa la legatura e un dormiente;
- Iniziare a fare le spire accostandole bene;
- Dopo qualche giro tagliare il dormiente, che sarà coperto dalle spire successive;
- Continuare a legare coprendo il piede con spire ben accostate e tese e proseguendo anche oltre per altri 6 giri;
- Qualche giro prima della fine della legatura inserire un’ asola fatta con uno spezzone dello stesso filo o con del nylon e continuare a legare sopra la stessa. Questa servirà a chiudere la legatura;
- A legatura finita inserire il capo dentro l’ asola e tirare la stessa per chiudere la legatura;
- Tagliare l’ eccedenza in modo che non si noti (se necessario usare uno spillo per sistemare eventuali fili in mezzo alle spire);
- Accostare bene le spire;
- Passare l’ accendino sulla legatura per togliere eventuali pelurie.
Placca e bilanciatura
Uno dei grandi vantaggi del montaggio della canna è la possibilità di poter scegliere l’ altezza di fissaggio della placca sul manico, per un maggior confort di pesca ed una maggiore precisione nell’ azione. La placca va montata con la clip di chiusura rivolta verso il basso.
Consiglio di effettuare la scelta della posizione della placca con il mulinello montato. Questo ci aiuterà a capire se il punto scelto ci darà il giusto bilanciamento, che non ci affaticherà nelle lunghe battute di pesca.
Per canne corte (5-6 m) la posizione corrisponde circa alla misura del nostro avambraccio partendo dalla base della canna. Salendo con la misura la distanza sale.
Molto importante è tenere presente che le canne corte si usano a mano singola mentre le canne lunghe si usano a due mani, anche per lanciare e spesso si tengono in pesca appoggiandole alla pancia.
Incollaggio
Adesso la parte critica, perché un errore può vanificare tutto il lavoro fatto fin qui. Prestate la massima attenzione e preventivate i tempi di lavoro.
Prima di fare l’ incollaggio si preparano le legature mettendo subito prima e subito dopo del nastro da carrozziere; il risultato sarà un incollaggio “pulito”, senza sbavature.
Adesso, se avete usato fili colorati, dovete passare una mano di vernice per legature, questo perché il bicomponente è molto aggressivo e se passato direttamente sui fili scolorirebbe le nostre opere d’ arte. Fate asciugare bene.
Adesso preparate il bicomponente, con il pennello stendetelo bene sulle legature stando attenti a non inglobare aria. Mentre fate il lavoro dovete ruotare la canna per evitare colature.
Una volta fatti gli anelli e la placca metterete la canna ad asciugare. Nei primi momenti dovrete girarla spessissimo per uniformare la patina di colla, poi, quando la colla incomincerà a solidificare, girerete ogni 5 min.
Dopo qualche ora la colla non colerà più ma sarà ancora morbida, lasciatela asciugare bene (almeno un giorno); non toccatela se non volete impronte sulle legature.
Considerazioni
Sconsiglio sempre l’ uso della colla cianoacrilica (Attack). Questo collante attacca la resina contenuta nel carbonio con effetti devastanti per canne che costano parecchi euro. Non usatela in nessun caso.
Non mettete il nastro sopra i piedi degli anelli per evitare gli scalini, oltre che antiestetico è anche poco “professionale”.
Fate il lavoro quando avete tempo a disposizione.
Otterrete, così, una canna personale e preziosa che vi darà molte soddisfazioni nel tempo.
Buon Lavoro