Mont Ventoux

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
CaSe63
00mercoledì 23 giugno 2010 14:25
Dal 3 al 5 luglio farò una breve vacanza con mia moglie in Francia, dalle parti di Avignone: l'intenzione sarebbe anche di tentare la scalata al Mont Ventoux. Il versante sarebbe quello "mitico" di Bedoin, volevo però qualche informazione in più da chi l'ha già fatta, qualche accorgimento da prendere, qualche consiglio.
Grazie in anticipo.
geobach
00mercoledì 23 giugno 2010 23:14
Chissa magari Livio lo conosce un po' ahah
SuperIannellus
00giovedì 24 giugno 2010 08:37
Oddio, l'ho fatta, ma non credo che ci siano consigli per ciclisti della tua esperienza. C'è molto vento (contrario, ovvio!) nella parte alta. Il paesaggio è pazzesco, assolutamente unico. La salita, non facile ma nemmeno estrema in termini di pendenze, è resa difficile proprio da questo. Se è limpido hai anche un gran panorama intorno.

Insomma, non avrai problemi.
pudra
00venerdì 25 giugno 2010 15:17
Re:
da bedoin il tratto duro è all'inizio, poi per il resto è lunga e basta andare tranquilli.
bella la discesa tutta a tornanti e abbastanza larga.
salite
00sabato 26 giugno 2010 22:07
Ventoux
Lo puoi dividere in 3 parti.
La prima molto facile fino circa al km 7 ( poco piu di un falsopiano ).
La parte centrale fino allo Chalet Reynard è la piu dura ma "protetta" dal bosco,
Quando esci allo scoperto, inizia la terza parte che, se non trovi vento, non è troppo impegnativa ( anche perchè "vedi" l'arrivo ), se invece trovi vento è dura, molto dura ( non da ultimo in questo tratto puoi trovare temperature torride ).

Buona fortuna, Livio
carlo-lucia
00mercoledì 30 giugno 2010 12:00
Vero, la salita va divisa in tre parti, e la più impegnativa dal punto di vista delle pendenze è quella nel bosco (media vicina al 10%).
Nel bosco la "rottura" sono le mosche a miliardi.
Dopo il bosco spiana fino a Chalet Reynard, dove finisce la vegetazione ed entri nel paesaggio lunare fatto solo di pietre.
Occhio qui però, perché se è vero che pende meno sei molto più scoppiato, e se ti lasci prendere, l'ultimo km e mezzo, che torna intorno al 10% diventa un calvario ( da cui il soprannome Monte Calvo :) )
Attenzione alle temperature: se hai fortuna è solo una montagna di 1.900 metri, ma in cima può succedere di tutto.
Io ho trovato giornate bellisime e con poco vento, giornate con vento (contro nel finale) micidiale, e giornate (a luglio) con 30 gradi alla base e sole splendido, e bufera con neve e grandine in cima.
Quindi vai un pò attrezzato.
La discesa puoi farla verso Malucene, così completi un giro ad anello.
CaSe63
00giovedì 1 luglio 2010 12:22
Ringrazio tutti quelli che mi hanno risposto: le vostre indicazioni mi confermano che si tratta di una salita da prendere con le molle.
Vi farò sapere come sono andate le cose (incrociando le dita).
Ciao. Sergio
CaSe63
00martedì 6 luglio 2010 20:10
Ci sono riuscito!!! Finalmente (grazie alla santa donna che è mia moglie Paola) ho potuto coronare uno dei miei sogni : scalare il Mont Ventoux!
Matteo e Flavio sono via in vacanza per cui decidiamo di prenderci una mini-vacanza da soli in Provenza.
Partenza sabato 2 luglio di buon mattino (6.30 in macchina) ma ci rendiamo subito conto di non aver avuto un’idea molto originale: il traffico è sostenuto e ascoltando la radio scopriamo che a Masone ci sono già code chilometriche.
Scatta il piano B: usciamo dall’autostrada a Ovada e seguiamo la statale fino a Rossiglione dove imbocchiamo la strada che porta a Tiglieto( strada conosciuta lo scorso anno in un giro con Grigua) per continuare verso Sassello e il colle del Giovo. Dopo Tiglieto non ero mai passato, non ci sono macchine ma parecchi ciclisti, soprattutto che risalgono il colle del Giovo da Albisola. Bello paesaggisticamente, sembra anche duretto (oltre che lungo); dovrò colmare questa mia lacuna.
Rientriamo in autostrada ad Albisola e a parte qualche rallentamento a Savona il viaggio scorre tranquillo.
Verso le 3 arriviamo a Carpentras, dove alloggeremo. Fa un caldo porco (36°) e mi chiedo domani cosa sarà di me lungo la salita!
Nel pomeriggio visitiamo Carpentras, molto carina, cena e a nanna presto: il viaggio e il caldo ci hanno distrutti.
Domenica mattina non ho nemmeno bisogno della sveglia per alzarmi: mi sembra di essere un bambino la mattina di Natale: non vedo l’ora di salire in bici!
Colazione con croissant (buoni ma pesantissimi da digerire, almeno per me) e alle 8.30 do il primo colpo di pedale: decido di partire in bici da Carpentras, decisione che si rivelerà saggia.
Per arrivare a Bedoin da dove ha inizio la salita vera e propria ci sono 14 km in leggerissima ascesa, ma mi sento molto legato, non mi sento proprio in giornata.
Ho il sole in faccia e se alzo lo sguardo vedo solo il profilo scuro del Ventoux con la guglia dell’Osservatorio: ha un aspetto minaccioso e sembra lì a sbarrarti il passo!
[IMG]http://[/IMG]
Da Bedoin inizia la salita (22km), i primi 7 km sono dolci, con pendenze sul 4% poi arriva il temuto primo “virage” a sinistra e la musica cambia: da qui so che per 9 km, fino Chalet Reynard le pendenze rimangono costantemente intorno al 9% di media. Salgo cercando di non oltrepassare i 150 battiti, catena sul 26 e via! Per i primi 2 km faccio davvero fatica a carburare, poi lentamente riesco a trovare il mio ritmo e mi sento meglio. La strada si snoda in una foresta magnifica e fa davvero un gran caldo: sto sudando tantissimo e ho già fatto fuori la prima borraccia: se qui è così, mi chiedo come sarà dopo quando la vegetazione sparirà!
[IMG]http://[/IMG]
I ciclisti sono numerosi, di tutte le età ( parecchi anziani, diverse donne e anche un coraggiosissimo ragazzino, scortato dal padre che potrà avere l’età del mio Flavio)
Finalmente arrivo a Chalet Reynard e qui di colpo la vegetazione sparisce e il paesaggio diventa unico: tanto prima il monte è boscoso tanto adesso siamo finiti nel deserto.
[IMG]http://[/IMG]
Mancano ancora 7 km ma qui fa la sua comparsa il vento: per mia fortuna non è niente di eccezionale per essere sul Mont Ventoux, ma qualche bella raffica si fa sentire! Però il vento abbassa la temperatura, infatti sto sudando molto meno di prima.
[IMG]http://[/IMG]
La guglia dell’Osservatorio pian piano si avvicina, mancano 2 km, passo davanti alla stele che ricorda l’assurda morte di Tommy Simpson, ma ormai ci sono: l’ultimo tornante, mi alzo sui pedali ed è fatta!
[IMG]http://[/IMG]
[IMG]http://[/IMG]
Ho impiegato 1 h e 57 min da Bedoin.
La soddisfazione è grande e la voglio condividere con Paola che ha guidato l’ammiraglia.
[IMG]http://[/IMG]
Dopo una breve sosta inizio la discesa verso Malaucene: anche questo versante è duro ma paesaggisticamente non regge il confronto con quello da Bedoin.
Proseguo la strada per tornare a Bedoin e Carpentras.
Purtroppo è molto distante da Milano,(600 km) ma vale sicuramente il viaggio: è assolutamente unico!
Km totali : 84
Dislivello: 1920 m
P. S.: ieri durante il viaggio di ritorno siamo passati dalle Gorges du Verdon: stupende! Abbiamo incontrato anche parecchi ciclisti: qualcuno le conosce dal punto di vista ciclistico?

-Emiliano-
00martedì 6 luglio 2010 20:32
Grande!

Come bello vedere, piano piano, tutti gli amici del forum realizzare i propri agognati "sogni ciclistici" (chi la Maratona delle Dolomiti, chi il Ventoux, chi la Fausto Coppi, chi la Susa-Susa): siamo TUTTI dei grandi!

Emiliano

PS: su, su, che tra un po' tocca anche a me, realizzare i miei sogni!... [SM=g8079]
grigua
00martedì 6 luglio 2010 20:38
Spettacolare, sono contenta per te che hai potuto finalmente realizzare questo tuo desiderio!
Fra l'altro, a quanto vedo dalle foto, hai azzeccato una giornata splendida.
Bella anche la condivisione dell'impresa con Paola.

Chissà se anch'io una volta o l'altra riuscirò a vedere dal vivo questo fantastico paesaggio, ammirato finora solo in fotografia!

Ciao!

[SM=g8080] [SM=g8080]

P.S.: sono contenta anche di averti "suggerito" il modo di evitare la coda chilometrica in autostrada.
Il colle del Giovo è sempre lì, quando vuoi provarlo sui pedali.... a volte mi ci avventuro anche coi primi freddi, data la sua esposizione al mare.

Vedo23
00martedì 6 luglio 2010 21:16
Complimenti per la conquista!!
Dev'essere una grande soddisfazione! [SM=g8080]

Giorgio
pierole1
00mercoledì 7 luglio 2010 00:31
Bravissimo Sergio [SM=g8080]
Il Ventoux è una meta ambita ed un capitolo importante nella storia del nostro sport. Che grande ambiente, peccato che sia così distante.
Quanto prima mi racconterai i particolari dell'impresa tua e del tuo direttore sportivo.

Ciao [SM=g8119]
Maxi_78
00mercoledì 7 luglio 2010 15:18
Ciao Sergio, bellissima impresa!!!
Si fa fatica solo a vedere le foto... tutti quei km allo scoperto devono essere veramente durissimi!

...e adesso le alpi occidentali... cerchiamo di organizzarci, così qualche giorno mi faccio trovare su anche io!

A presto
[SM=g8100]
M.
CiclistaperCaso@
00mercoledì 7 luglio 2010 18:26
GRANDISSIMO Sergio ...

I COMPLIMENTI te li sei guadagnati sul campo o sulla bici ... pedalando ... se preferisci.

Ma voglio fare solo 2 piccole considerazioni aggiuntive:

1) Tua moglie Paola: STRAORDINARIA. Sì perchè lei è salita in auto e capire che se lei fosse stata lì 2 ore a farti "angelo custode" per te sarebbe stato un bene non è da tutti. Immagino che in tal modo abbia potuto condividere la tua soddisfazione e sia rimasta molto contenta anche lei dell'impresa.

2) Emiliano mi ha rubato le parole di bocca: può essere un cavalcavia o il Mont Ventoux, ma prefissarsi alcuni obiettivi e riuscire a raggiungere almeno uno come quasi tutti noi del forum stiamo facendo dà grandissima soddisfazione.
Si pedala con passione, si fatica per passione, si va in salita che è proprio una passione ... ma ognuno in bici trova la propria dimensione di uomo o di donna, aumenta la propria autostima e si prende delle belle soddisfazioni. Il tutto solo ed esclusivamente con sè stessi.

Un caro saluto e ... magari ... un arrivederci.

Giorgio
Valerio Capsoni
00mercoledì 7 luglio 2010 18:33
Complimenti vivissimi anche da parte mia, Sergio! Concordo con quanto detto da Giorgio ed Emiliano, augurandomi un giorno di poter scalare come te il Ventoux!
mmeasso
00mercoledì 14 luglio 2010 07:31
Re:
che invidia... complimenti per l'impresa e per le foto.
Rickybici
00mercoledì 14 luglio 2010 13:24
Sinceri complimenti Sergio, per l'impresa e per le bellissime foto.
Il Mont Ventoux, con mia moglie, è stato un sogno sfiorato un paio di anni fa. Ma come scritto da Giorgio ed Emiliano in futuro speriamo di realizzarlo.

Ciao
NicKo67
00venerdì 16 luglio 2010 12:54
Re: Grande!
-Emiliano-, 06/07/2010 20.32:


Come bello vedere, piano piano, tutti gli amici del forum realizzare i propri agognati "sogni ciclistici" (chi la Maratona delle Dolomiti, chi il Ventoux, chi la Fausto Coppi, chi la Susa-Susa): siamo TUTTI dei grandi![SM=g8079]




HEY,HEY......lo Zoncolan!!! Capisci a me [SM=g8119]

E al rientro dalle ferie ci sarà il trittico del Mortirolo!!...spero.... [SM=g8077]

COMPLIMENTI A Case63!!!!!!!!!

fricius
00venerdì 16 luglio 2010 18:05
Re:
CaSe63, 06/07/2010 20.10:



P. S.: ieri durante il viaggio di ritorno siamo passati dalle Gorges du Verdon: stupende! Abbiamo incontrato anche parecchi ciclisti: qualcuno le conosce dal punto di vista ciclistico?




Si. Ho avuto la possibilità di fare tutto il bordo sud in bici tre anni fa. Merita ed è fattibile in giornata partendo dal ponente ligure.

fricius

christianR77
00sabato 17 luglio 2010 17:14
Grande Case, e' uno luogo dove prima o poi ci voglio andare ma non essendo fattibile in giornata per ora rimane in coda...
Per le gorges du verdon puoi leggere l'ottimo reportage sul sito di napo, altro luogo che penso meriti decisamente una visita!
carlo-lucia
00sabato 17 luglio 2010 18:52
E dunque è nel carnet anche il Ventoux. Complimenti!!!
Ti invidio per la moglie che ti guida l'ammiraglia, la mia insiste nel seguirmi in bici, Ventoux o non Ventoux [SM=g8216] . (seguirmi, mah alla volte anche precedermi!!!)
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:01.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com