Lo stratwarming..................

massimo.z
00sabato 17 febbraio 2018 17:47
Premettendo che pur seguendo con interesse le analisi di Silvio, del Bonino e dei vari modelli..............alla fine ci capisco ben poco...........anche perchè non mi impegno abbastanza per capire.............

GFS, che reputo il miglior modello in circolazione, già da ieri aveva inquadrato la discesa gelida dalla Scandinavia sin sull'Italia, oggi ridimensiona l'entrata sul suolo italico, restando relegata per giorni al di là delle Alpi e soprattutto nell'Europa centrale, Scozia compresa..............

Ci saranno altre variazioni, ma intanto ha inquadrato il primo step: ora credo che sarà tutto in discesa con il passar dei giorni............



massimo.z
00domenica 18 febbraio 2018 12:04
Il lungo pensiero del Bonino

Buon giorno............

Oggi affronteremo un argomento complesso e in gran parte ancora non conosciuto correttamente: i rapporti tra la troposfera e la stratosfera.
Ricordiamo che la TROPOSFERA è la fascia sferoidale aeriforme dell'atmosfera che si trova a diretto contatto con la superficie terrestre, di spessore variabile a seconda della latitudine: ai poli è spessa solamente 8 km mentre raggiunge i 16-20 km all'equatore. In altre parole, è la fascia di atmosfera dove si hanno i fenomeni meteorologici.
La STRATOSFERA comincia intorno ai 12 km (8 km ai poli e 20 km all'equatore) e termina a un'altitudine di circa 50 km, dove la temperatura raggiunge un massimo di -3 gradi Celsius. Al di sopra di essa troviamo la stratopausa che, a differenza della tropopausa, non ha dimensioni verticali, neppure limitate; è una zona di transizione che divide la stratosfera dallo strato immediatamente superiore, la mesosfera.
Detto ciò, osserviamo cosa sta accadendo in questi giorni in stratosfera e precisamente a 30 hpa (ovvero a 23.850 metri di altezza).
Il primo grafico mostra l'andamento delle temperature registrate a 23.850 metri sulla verticale del Polo Nord. Dal grafico si nota un'impennata delle temperature dai -82° di inzio febbraio ai -33° attuali. In altre parole, nell'arco di pochi giorni le temperature sulla verticale del polo nord sono aumentate di quasi 50°.
Come abbiamo accennato poco sopra, i fenomeni meteorologici sono di esclusiva competenza troposferica, ovvero dello strato dell'atmosfera posto tra il suolo e la tropopausa (ovvero il limite tra troposfera e stratosfera).
Quale effetto potrebbe avere un aumento termico cosi spropositato nella stratosfera? O meglio quale potrebbe essere il contraccolpo che subirà la sottostante troposfera ad una forzante termica del genere? Premettiamo che i rapporti tra stratosfera e troposfera sono ancora in fase di studio; molte risposte sono arrivate, ma le certezze ancora mancano.
Volendo semplificare (e di molto) la faccenda, un aumento spropositato delle temperature stratosferiche a livello del polo tende generalmente a trasmettersi nella sottostante troposfera con la creazione di un vasto anticiclone polare.
Attorno agli anticicloni, la masse d'aria circolano in senso orario, ovvero secondo le lancette dell'orologio. Se si forma un vasto anticiclone sul polo, più a sud di esso le correnti portanti non potranno che provenire da est, ovvero (per ciò che concerne l'Europa) dalla Russia/Siberia verso ovest.
In altre parole, il normale flusso delle correnti che scorre da ovest verso est (flusso diretto che porta l'aria mite dell'oceano e anche le perturbazioni che seguiamo costantemente dal satellite) potrebbe essere sostituito nei prossimi giorni da un flusso inverso, ovvero da est verso ovest (flusso retrogrado o antizonale, che porta il gelo dalla Russia/Siberia verso il nostro continente).
Se osserviamo la seconda mappa, il gelo intenso che vedete arroccato sui settori nord-orientali del continente potrebbe "rotolare" nei prossimi giorni (indicativamente dal 25 in poi) verso l'Europa centro-settentrione e FORSE anche verso l'Italia per i motivi spiegati sopra.
Freddo e gelo in arrivo sull'Italia? Non è assolutamente detto! Se la massa gelida si muovesse verso l'Europa centro-settentrionale con un moto retrogrado alto, l'Italia sarebbe risparmiata dal gelo e se la caverebbe con correnti sicuramente perturbate, ma solo relativamente fredde di provenienza meridionale (o occidentale). In altre parole, arriverebbe la pioggia, la neve sui rilievi, ma poco freddo.
Qualora il lago gelido passasse a latitudini più basse, allora anche l'Italia potrebbe esserne coinvolta, ma servirà ancora tempo per poter sbrogliare questa matassa. Sicuramente avremo un evento di gelo molto intenso su alcune zone del nostro Continente tra la fine di febbraio e i primi di marzo, ma non si riesce ancora a capire se tra queste zone vi sarà anche l'Italia. Nei prossimi giorni faremo il punto della situazione............





massimo.z
00domenica 18 febbraio 2018 19:49
Questo è il momento in cui farà più freddo, con cielo sereno o nebbia in appennino...........questo non lo so, ma lacarta è eloquente..........con i dovuti aggiustamenti da qui ad una settimana.............

silvio'74
00lunedì 19 febbraio 2018 09:38
Mi accodo per aggiungere nuovi contributi.
Gli effetti dello stratwarming in troposfera iniziano a comparire nei globals models a 96/120 h, stante il probabile isolamento di cella anticiclonica dinamica a latitudini britannico/scandinave.
Da una mappa gfs traggo un particolare che vado a dettagliare.
Isobare la suolo (linee bianche) e geopotenziali in quota (isoipse colorate) si riferiscono alle 00utc del 27 febbraio.
Come si può vedere una cella di alta pressione stanzia sull'Islanda e il gelo "rotola" verso il cuore dell'Europa.
A "stretto" giro si possono osservare i 1045 hPa dell'anticiclone dinamico e i 1060 hPa dell'anticiclone termico groenlandese.
Le due figure si raccordano apparentemente al suolo, laddove condividono le medesime isobare ma alle quote medio-alte non possono definirsi neppure parenti! L'alta dinamica, colma d'aria "calda" gode di geopotenziali sub-tropicali (578 dam), l'alta termica di geopotenziali polari.
Notare inoltre l'ulteriore cella di alta pressione termica a latitudini artico/russe...

silvio'74
00lunedì 19 febbraio 2018 09:53
In chiave probabilistica, dopo il 25 febbraio i 20 membri gfs si aprono molto ma delineano una tendenza netta.
18 su 20 (90%) indicano infatti un calo significativo della temperatura a 850 hPa, mentre solo 2 su 20 (10%) salgono oltre la +5°.
Considerato l'avanzamento stagionale non desidero che la dominante probabilistica vada in porto, sarebbe piuttosto impattante sull'equilibrio vegetazionale!

silvio'74
00lunedì 19 febbraio 2018 10:29
Re:
massimo.z, 18/02/2018 12.04:


Il lungo pensiero del Bonino
...Premettiamo che i rapporti tra stratosfera e troposfera sono ancora in fase di studio; molte risposte sono arrivate, ma le certezze ancora mancano.



Penso non arriveranno mai le certezze; ed è auspicabile non arrivino, per non smettere mai di studiare e conoscere.
Chiuso OT filosofico [SM=g27816]
silvio'74
00lunedì 19 febbraio 2018 12:02
Restando in chiave probabilistica, il tracollo dell'indice AO tra fine mese e inizio marzo, conclama la debolezza del Vortice Polare e il suo tracollo a basse latitudini...

massimo.z
00martedì 20 febbraio 2018 18:50
Focalizzando lo sguardo a breve, il primo assaggio lo avremo sabato, con il fine settimana comunque moestamente perturbato.............nevicherà in appennino con una possibile -1.5°...........

Mancano ancora 3 giorni ma il passaggio, la ritornante da est sembra consolidata.....................e le due carte emesse alle 12.00 da GFS non lasciano adito a dubbi..........





Per quanto riguarda l'effetto da tempo previsto dello stratwarming, le ultime carte prospettano da lunedì a venerdì della prossima settimana, una -10.0° ad 850. persistente e duratura...............è presto, maledettamente presto, ma un evento del genere sono decenni che non accadeva..............

In siffatta condizione, allungando lo sguardo oltre l'immaginabile, se non nevicasse a Genova, sarebbe una delusione per i nevofili della Superba mica da poco..............e lasciamo stare l'addolcimento, questo interessa me purtroppo!



silvio'74
00mercoledì 21 febbraio 2018 08:46
Mi pare che la tendenza, ormai a 5gg, sia delineata.
Tutti i membri Gfs sprofondano in campo negativo, 17 su 20 (85%) allocandosi intorno la -10° e solo 3 su 20 tra la -5°/-8°. La media dei cluster raggiunge la -10°.
A livello precipitativo da notare il secondo episodio (giorno 26) imputabile alla risposta convettiva che l'aria gelida provocherà al suo debutto sul mare!
Davvero un peccato per tutte le essenze vegetali intolleranti masse d'aria così diverse dall'ordinario.

Steneve
00mercoledì 21 febbraio 2018 13:18
Giunti ormai a praticamente 5 giorni dall'arrivo di questa massa d'aria fredda, si può dire che ci siamo...

Sabato passaggio perturbato, moderatamente freddo per la Liguria, con nevicate a bassa quota in Appennino, da vedere gli accumuli, ma le precipitazioni non sembrano poche. Anche se non ha nulla a che vedere con l'irruzione, anzi ci sarà una velocissima scaldata in quota e la massa d'aria che ci interesserà sarà di origine oceanica...

...questo non farà altro che aumentare il netto (a dir poco!) cambiamento che si avrà già domenica pomeriggio: l'aria continentale entrerà di prepotenza dalla porta della Bora e conquisterà velocemente la Pianura Padana. Da lì il passo verso il nostro Appennino e poi la costa ligure sarà breve... brevissimo... ci accorgeremo eccome del suo arrivo (è forse questo uno dei momenti più affascinanti!) nella nottata tra domenica e lunedì e soprattutto nelle giornate a seguire.

Da tenere in considerazione che alla quota della 925 Hpa, per la natura e l'estrazione della massa d'aria dovrebbe essere più freddo che ad 850 Hpa, a seguire anche al suolo sarà più freddo che in quota: da osservare le termiche notturne, e non solo, nei fondovalle in confronto a quelle rilevate sui crinali e sulle vette appenniniche.

Saranno giorni affascinanti, ma non dimentichiamocelo, che metteranno alla prova un po' tutti... specialmente nell'entroterra ed in Appennino: perchè sembra proprio che da lunedì a venerdì l'aria fredda non mollerà di un centimetro!
massimo.z
00giovedì 22 febbraio 2018 12:38
Il pensiero del Bonino

Buon giorno.............

Ancora un paio di giorni relativamente tranquilli sulla Liguria, con qualche pioggia lungo le coste e locali nevicate in Appennino sopra i 300-500 metri, specie tra venerdì sera e sabato mattina...poi sul nord Italia arriverà il grande gelo.
A partire dal pomeriggio di domenica l'aria gelida inizierà a penetrare dalla Porta della Bora ed entro la serata si estenderà a tutto il settentrione d'Italia, Liguria compresa. Determinerà un inevitabile tracollo delle temperature e un sensibile rinforzo della ventilazione settentrionale.
Osservate la provenienza del gelo che attanaglierà soprattutto l'Europa centrale ed orientale tra domenica e mercoledi della settimana prossima. Non proverrà dalla Siberia, bensi dal Mare di Kara e dalla Nuova Zemlja, ovvero dalla calotta del Polo................



Il Bonino sottovaluta in maniera secca le precipitazioni nevose da venerdì a domenica che GFS imposta nella ritornante: speriamo che la sua sottovalutazione sia esatta ma ho molti dubbi in proposito.............

angelo.c
00giovedì 22 febbraio 2018 21:25
Chissà cosa ci aspetta....

Il Bonino sottovaluta in maniera secca le precipitazioni nevose da venerdì a domenica.....



Personalmente amplierei ulteriormente lo spazio temporale aggiungendo anche il lunedì ed il martedi con coinvolgimento anche della Toscana...questa volta forse ho esagerato [SM=g27828]

Ndrea82
00venerdì 23 febbraio 2018 13:43
Non vi nascondo un po' di preoccupazione per quello che ci attende nei prossimi giorni [SM=g27818]
massimo.z
00venerdì 23 febbraio 2018 22:45
Il pensiero del Bonino

Buona sera................... Ci siamo quasi...............

Ancora 24 ore di freddo "normale" sulla Liguria...anzi, con un lieve aumento termico nel pomeriggio di sabato; a partire da domenica 25 febbraio le correnti gelide provenienti dall'artico russo (non dalla Siberia come viene detto in televisione), faranno un ingresso prepotente sul nord Italia passando dalla Porta della Bora. Il tracollo termico si muoverà da est verso ovest e raggiungerà la Liguria nel pomeriggio con l'isoterma -10° a 1500 metri. Sulle pianure del nord si prevede l'ingresso dell'isoterma -12° alla medesima quota...-14° addirittira sul Friuli Venezia Giulia (prima mappa).
Il massimo del freddo al nord verrà raggiunto tra lunedi 26 e martedì 27 febbraio (seconda mappa). Sulla Liguria farà il suo ingresso la -12° a 1500 metri che sarà avvertita con valori sottozero anche lungo le coste.
Nevicherà a Genova e lungo le coste? In sede di irruzione quasi sicuramente no, se si eccettuano forse "sfiocchettamenti" senza accumulo tra il pomeriggio e la serata di domenica; tra mercoledi e giovedì il "rimbalzo" delle correnti fredde attiveranno una depressione sull'Europa occidentale che metterà venti più miti e umidi provenienti da sud sul Mediterraneo occidentale.
Si tratterà di una dinamica da addolcimento che farà scorrere l'aria caldo/umida sopra quella fredda precedentemente affluita. Al momento le carte sono ancora incerte su come potrebbe avvenire questa dinamica nevosa, ne parleremo comunque nei prossimi giorni. Per adesso attenzione al freddo molto intenso e al vento a partire da domenica pomeriggio.................



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