La vera storia degli italiani della Venezia Giulia!

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scandy
00martedì 6 maggio 2008 08:08
Se qualcuno è interessato, nel 1999 più di 50 anni dopo l'accaduto qualcuno ha avuto il coraggio di parlarne!
Questo qualcuno è Arrigo Petacco,giornalista e inviato speciale.
Vi consiglio il suo libro intitolato "l'esodo" leggetelo e riflettete su cosa il pci di Togliatti e la paura di De Gasperi di poter perdere il suo alto adige hanno fatto a 600.000 Italiani giuliani.

Io da Friulano, e per forza di cosa legato a quei territori, non ero mai riuscito a capire perchè il mio nonno ce l'avesse tanto con i "CAGNI SLAVI" e non ce l'avesse a tale modo ad esempio con i tedeschi, pur avendo combattuto.
Oggi lo so! Ciò che i nostri politici hanno combinato alla fine del 2° conflitto (e rendetevi conto che la cosa è andata avanti fino al 1954 come guerra, e fino al 1975 con il trattato di Osimo) è vergognoso e adesso che tutti sono morti cominciano a parlarne sebbene in sordina!

Non è politica è vergogna... Costa 9 euro e vi assicuro che sono spesi molto bene, perchè ciò che io ho studiato a scuola è stata solo una grande menzogna!

Oggi so che sarò orgoglioso di sventolare il tricolore come lo fecero a costo della loro vita i polesani.

~Ste84s2r~
00martedì 6 maggio 2008 08:53
....sbaglio o oggi tra l'altro è l'anniversario del tragico terremoto friulano?
Jackpero
00martedì 6 maggio 2008 09:07
Reperisco qualche info per gli ignoranti come me.
maxtac
00martedì 6 maggio 2008 09:28
mi sa che ce ne sono davvero tante di cose che ci hanno tenute nascoste....
vedi anche la strage di malga porzus, attuata dai bravi partigiani...
clicca e leggi
Skeb21
00martedì 6 maggio 2008 09:46
cavoli mica te le dicono a scuola...
ci fanno due coglioni su gli egiziani, quando puoi studiarteli per i cazzi tuoi, mentre su questi fatti che sono motivi di riflessione e approfondimento non dicono nulla....
P@kino
00martedì 6 maggio 2008 09:49
non ho parole.....
è troppo tempo che la scuola e tutto il resto OMETTONO ciò che invece va raccontato....

...che dire.....
che schifo......
Jackpero
00martedì 6 maggio 2008 10:35
ESODO ISTRIANO
Con la definizione esodo istriano o esodo giuliano-dalmata la storiografia intende quel notevole fenomeno di diaspora che si verificò al termine della seconda guerra mondiale da Istria, Quarnaro e Dalmazia da parte della maggioranza dei cittadini di lingua italiana e di coloro che diffidavano del nuovo governo iugoslavo, in seguito all'occupazione di tali regioni da parte dell'Armata Popolare di Liberazione della Jugoslavia del Maresciallo Josip Broz Tito e alla conseguente assegnazione di questi territori, in seguito a trattati di pace, alla nuova Federazione Jugoslava.

I motivi politici che portarono all'esodo centinaia di migliaia di italiani erano soprattutto legati all'interesse jugoslavo per la zona, che erano stati chiaramente presenti sin dalla fine del XIX secolo. Per l'attuazione del programma di annessione di queste zone, espresso dal titoismo nel 1943, la presenza italiana risultava più che scomoda. Per ottenere questo scopo il regime comunista di Tito procedette a eliminare velocemente la parte della popolazione più scomoda e a instaurare un clima di terrore mediante rappresaglie, processi sommari, infoibamenti e altri atti di violenza contro l'incolumità della persona, come succedeva anche nelle altre zone occupate dalle truppe comandate da Tito. Chi rimaneva doveva fare i conti con l'angoscia di restare in territori non più italiani, sotto un regime repressivo, o addirittura di rimanere apolide. Inoltre lo stesso Stato italiano non garantiva protezione contro l'intolleranza o la discriminazione etnica; per questo un numero di persone, che secondo le stime più affidabili poteva aggirarsi tra minimo 200.000 e massimo 300.000 persone, fu costretto ad abbandonare i luoghi di residenza e le relative proprietà. Anche La Commissione storico-culturale italo-slovena, formata nel 1993 dai rispettivi governi per chiarire alcune divergenti vedute sui contenziosi storici tra i due popoli, ha fornito, nel suo rapporto finale del 2000, stime simili per la Venezia Giulia istriana e dalmata. Gli esuli di nazionalità italiana, provenienti invece solo dalla zona giuliana oggi appartenente alla Repubblica di Slovenia sono stati, sempre secondo tale Commissione, 27.000 circa, cui andrebbero aggiunte alcune migliaia di sloveni. Si consideri che l'esodo si sviluppò, in massima parte, in un lasso di tempo non breve: compreso tra il 1943 e 1956. I massacri delle foibe e il conseguente esodo sono stati denunciati come etnocidio e pulizia etnica dal presidente italiano Giorgio Napolitano.[1]

Moltissimi profughi si stabilirono in Italia, soprattutto nel Nord-Est. Altri emigrarono in Europa e nel resto del mondo.
Tra gli esuli, insieme agli Italiani, vi furono anche Sloveni e Croati, cittadini già italiani, che non volevano, o potevano, vivere sottomessi alla dittatura d'ideologia comunista che si stava sviluppando in Jugoslavia: il loro numero fu comunque limitato e le stime solitamente non superano le decine di migliaia d'unità; secondo lo storico Raoul Pupo furono circa 20.000.
Dal 2005 ogni 10 febbraio è stato indicato come Giorno del Ricordo dedicato alla commemorazione dei morti e dei profughi italiani poiché in tale giorno, nel 1947, il trattato di Parigi assegnò l'Istria, Fiume e Zara alla Jugoslavia quindi s'intensificò l'esodo di massa già iniziato negli anni precedenti.


R-chan
00martedì 6 maggio 2008 10:41
Il problema dela storia che studiamo a scuola è proprio questo, non ci fanno studiare un cazzo dell'ultimo secolo, che è quello più importante per capire chi siamo veramente (inteso come popolo)
Skeb21
00martedì 6 maggio 2008 11:16
Si vede che sei di concesio!!!

p.s. è un complimento!

Troppo vero quello che dici!
scandy
00martedì 6 maggio 2008 13:19
"Nel 1947, il trattato di Parigi assegnò l'istria"... falso il capoluogo Pola rimase un enclave nel territorio slavo!
Pola era abitata da 35000 italiani (il 100% della popolazione) che furono costretti a fuggire!
Lo stato Italiano grazie al nostro Sig. Alcide De Gasperi rifiutò l'idea lanciata dagli alleati di fare un referendum per stabilire a chi dare le terre perchè sicuramente ci sarebbe stato un plebiscito per rimanere in Italia. Questo perchè De Gasperi non voleva che si facesse lo stesso con la sua terra natia (che era il trentino alto adige) per paura che potesse diventare straniero in Italia.
All'epoca dei fatti l'istria era abitata dai 35000 Italiani e circa 20000 contadini slavi nelle campagne che vivevano bene con gli italiani perchè portavano ricchezza.Tito su suggerimento di Palmiro Togliatti, all'epoca segretario del pci, deportò tutti gli slavi in territorio ceco (ceco"slovacchia" ecco il perchè) e fece venire i cechi in istria in modo che se fosse stato fatto il referendum avrebbe avuto qualche possibilità di tenersi i territori...
Un altra grande falsità è quella degli italiani là solo dal 19 secolo...
Signori quelle erano le terre di Venezia... e la repubblica Veneta ha un paio di giorni in più di vita!
Inoltre dopo il trasferimento dei Cechi Tito fece infoibare quanti più italiani poteva per poterli far divenire in minoranza...
Dalle carcasse accolte nelle foibe solo italiane (cioè quelle che possono essere controllate da noi) hanno ritrovati resti umani che possono essere considerati di circa 10000 persone...
La commissione di cui si parla precedentemente ha valutato in 30000 le vittime infoibate!
Un ultma cosa da dire:
ci fu un controesodo: circa 2000 italiani furono inviati dal pci in Jugoslavia per poter insegnare loro come si faceva a fare funzionare le fabbriche di Fiume e lubjana. Venivano chiamati i "monfalconesi"!

costoro dopo essersi resi conto cosa fosse veramente la vita comunista protestarono con scioperi, e furono internati nei lager di Tito solo 100 tornarono grazie all'intervento di Longo(sostituto di Togliatti a metà degli anni 50). Questi 100 depositarono le loro testimonianze presso la sede del pci "per ragion di stato". Queste testimonianze furono cestinate onde evitare "problemi".

Alcuni sono sopravissuti alla morte del pci ed hanno potuto ritestimoniare mettendo alla luce del sole ciò che accadde!

I sig.ri sono senza parole!Abbiamo vissuto nel comunismo pur essendo un paese che si definisce libero!

Per quanto riguarda la strage di cui parla Maxtac: il capitano dei partigiani massacarti era un certo Francesco de Gregori, zio del cantante... Inoltre fu ucciso un 20enne che si chiamava Guido Pasolini... fratello del più noto Pierpaolo...
Pertini, nostro amato presidente, nascose tutto questo, e lui sapeva! Ma tutti sapevano... quello che mi scoccia è che mi rompano i coglioni con il Kosovo... e non mi raccontano ciò che è successo ai miei nonni!!!
BUGIARDI!
gardaman
00martedì 6 maggio 2008 15:55
Re:
maxtac, 06/05/2008 9.28:

mi sa che ce ne sono davvero tante di cose che ci hanno tenute nascoste....
vedi anche la strage di malga porzus, attuata dai bravi partigiani...
clicca e leggi




Peccato che ancora oggi, se uno parla della giornata del ricordo per le vittime delle foibe gli vengano subito contestate altre vittime................... Basta parlere dei morti fatti dai comunisti che molti si agitano
Jackpero
00martedì 6 maggio 2008 16:17
E ancora nel 2008 si sono presentati alle elezioni italiane partiti che nel loro simbolo capeggiava ancora la falce e il martello...

scandy
00martedì 6 maggio 2008 19:39
Ora capisco
Generale
Francesco De Gregori
F. De Gregori

Generale dietro la collina
ci sta la notte crucca ed assassina
e in mezzo al prato c'è una contadina
curva sul tramonto sembra una bambina
di cinquant'anni e di cinque figli
venuti al mondo come conigli
partiti al mondo come soldati
e non ancora tornati.
Generale dietro la stazione
lo vedi il treno che portava al sole
non fa più fermate neanche per pisciare
si va dritti a casa senza più pensare
che la guerra è bella anche se fa male
che torneremo ancora a cantare
e a farci fare l'amore, l'amore
dalle infermiere.
Generale la guerra è finita
il nemico è scappato, è vinto, è battuto
dietro la collina non c'è più nessuno
solo aghi di pino e silenzio e funghi
buoni da mangiare buoni da seccare
da farci il sugo quando viene Natale
quando i bambini piangono e a dormire non
ci vogliono andare.
Generale queste cinque stelle
queste cinque lacrime sulla mia pelle
che senso hanno dentro al rumore
di questo treno
che è mezzo vuoto e mezzo pieno
e va veloce verso il ritorno
tra due minuti è quasi giorno, è quasi casa,
è quasi amore.

scandy
00martedì 6 maggio 2008 19:44
tratto da wikipedia: De Gregori
Nato a Roma il 4 aprile 1951, da Giorgio De Gregori, padovano, direttore della Biblioteca Pontificia, e Rita Grechi, insegnante di lettere, venne chiamato in questo modo per ricordare lo zio Francesco, partigiano comandante delle brigata Osoppo con il nome di battaglia Bolla, trucidato a Porzus (Friuli) il 7 febbraio 1945 insieme ad altri partigiani (fra cui Guido, il fratello di Pierpaolo Pasolini) da una formazione partigiana comunista[..]

scandy
00martedì 6 maggio 2008 19:59
Sergio Endrigo forse il più famoso dei polesani!
A 15 anni combattè per la libertà della sua terra ma invano!

"Nato a Pola dal pittore e scultore Romeo Endrigo (anche tenore autodidatta) e da Claudia Smareglia, dopo l'infanzia trascorsa in Istria fu costretto, a causa delle vicende seguenti alla fine della seconda guerra mondiale, ad abbandonare la città natia insieme alla madre (il papà era morto nel 1939) e a trasferirsi come profugo prima a Brindisi e poi a Venezia (vicende queste che anni dopo racconterà nella sua canzone intitolata 1947)."

la sua canzone

1947
Da quella volta
non l’ho rivista più,
cosa sarà
della mia città.

Ho visto il mondo
e mi domando se
sarei lo stesso
se fossi ancora là.

Non so perché
stasera penso a te,
strada fiorita
della gioventù.

Come vorrei
essere un albero, che sa
dove nasce
e dove morirà.

È troppo tardi
per ritornare ormai,
nessuno più
mi riconoscerà.

La sera è un sogno
che non si avvera mai,
essere un altro
e, invece, sono io.

Da quella volta
non ti ho trovato più,
strada fiorita
della gioventù.

Come vorrei
essere un albero, che sa
dove nasce
e dove morirà.
scandy
00martedì 6 maggio 2008 20:00


questa era la geograia ai tempi ancora di roma.... alla faccia degli italiani buttati là dai fascisti!
~Ste84s2r~
00mercoledì 7 maggio 2008 08:53
...da nn credere...
recidivo
00mercoledì 7 maggio 2008 17:21
Non esiste la vera storia. Esiste solo una più misera interpretazione della storia, che per per lo più è solo il punto di vista di una delle parti.

Me lo sono sempre chiesto a scuola, chi si fosse derogato il diritto di interpretare i fatti della storia e presentarceli come unici ed inequivocabili.

Nella storia dal 1900 in poi è tutto ancor peggio e più complicato.

Molto interessante, ad esempio, è anche conoscere la vera storia dei Sud tirolesi, che tanto ci odiano per un vecchio motivo.

Io, obiettivamente mi limito a dire: W la figa! Ed aggiungo: Forever!
maxtac
00mercoledì 7 maggio 2008 17:23
alle elementari, la maestra di musica ci faceva cantare "o bella ciao".... poi per fortuna è morta.....
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