La storia/ Marta, per 30 anni Testimone di Geova: «Sono scappata con mia figlia»

Claudio Cava
00martedì 27 marzo 2012 03:47
Racconto choc a un seminario del Gris: il suocero abusava della bimba di 5 anni: «Gli Anziani mi dissero di tacere»

di Tommaso Bisagno

TREVISO - Scoprì che il suocero abusava della figlia di cinque anni. Disperata, chiese aiuto. «Gli Anziani della comunità mi dissero che se lo avessi denunciato avrei recato biasimo al nome di Geova». È un passaggio del racconto di Marta De Rossi, 36 anni, Testimone di Geova per più di trenta. Ora ha lasciato i Testimoni, lasciato il marito, aiutato la figlia a superare il trauma, assieme a lei s'è trasferita in una località della provincia di Treviso: insomma si è ricostruita una vita.

È venuta a spiegare come ci è riuscita a Vittorio Veneto, domenica, a "Testimoni quanto basta". Giornata di studio e di ricerca sulle sette organizzata dai gruppi Gris delle diocesi vittoriese e trevigiana. Tutta dedicata alle testimonianze di fuoriusciti dalla sette. Marta De Rossi è lo pseudonimo, scelto per tutelare la figlia adolescente, con cui firma il libro autobiografico "Geova mi ha delusa, non Dio", pubblicato da Edb un mese fa.

L'autrice è nata da una famiglia di Testimoni. «È come vivere in mezzo agli specchi concavi e convessi del luna park. Ti convinci che quella è l'immagine del mondo e che sono tutti gli altri a vederti in modo sbagliato». Fin da piccola, ha raccontato, la sua vita era diversa. «Ma già da bambina di 6-7 anni pensavi: è normale che mi prendono in giro, perché i veri cristiani sono stati perseguitati».

Testimone di Geova era anche suo marito. E quindi anche il loro rapporto si è sviluppato secondo le regole del gruppo. «Il primo momento in cui sono stata da sola con lui è stata dopo il matrimonio». Solo dopo il matrimonio lo conobbe veramente: un uomo violento.

A violenza si aggiunse violenza: scoprì che il suocero abusava della nipote. Ma gli Anziani, capi della comunità dei Testimoni, volevano che tacesse. Non tacque e non rimase alla mercé della violenza e delle pressioni. Un giorno di febbraio lasciò casa con una valigia in una mano e la figlia nell'altro, e non s'è più voltata indietro. Ma non è stato facile. «Se esci dai Testimoni di Geova, socialmente sei morto. Perdi tutto e devi ricominciare da zero. In mezzo alle persone (i non Testimoni) di cui prima ti dicevano che erano in balìa di Satana».

Eppure De Rossi ci tiene a puntualizzare che il suo non è un messaggio di ostilità a prescindere verso i Testimoni. Bensì di necessità di essere informati su cosa e come fanno al di là della parole. A fondo. «Dietro la cravatta, la borsa e la bibbia della domenica mattina c'è dell'altro. Pensiamo di sapere tutto di loro e invece sappiamo molto poco. Se una persona conosce approfonditamente i Testimoni di Geova e poi decide comunque di farne parte.... benissimo, vuol dire che è quella la sua strada. Ma tanti restano nei Testimoni, pur sapendo che la loro dottrina non è la verità per paura di perdere la famiglia. Ad esempio per paura che tuo figlio non ti faccia più vedere tuo nipote».

Lunedì 26 Marzo 2012 - 14:03 Ultimo aggiornamento: 20:54

www.gazzettino.it/articolo.php?id=187588&ctc=0&ordine=asc
Katia-77
00martedì 27 marzo 2012 10:01
Avete letto la difesa patetica dei tdg?
Premetto che sono contraria al cristianesimo in generale ma il dar contro alla chiesa cattolica solo per nascondere le proprie colpe mi ha dato molto fastidio. E' fuor di dubbio che anche la chiesa abbia le sue colpe...

I violenti non vengono sanzionati? TUTTI sapevano dei maltrattamenti sia fisici che psicologici dei miei e NON SONO MAI STATI SANZIONATI. Anzi, fino al 1991 mio padre era anche anziano.

Non sono contrari alle denunce? Vi racconto cosa è successo a mio zio. Mia cugina, che non è mai stata tdg, neanche proclamatrice né iscritta alla Scuola di Ministero Teocratico è stata pesantemente diffamata da una ragazzina tdg. Ci sono passata e so cosa vuol dire. Ha perso un anno di scuola e ha quasi tentato il suicidio. Mio zio l'ha denunciata ed è stato SEGNATO.

Vi racconto la mia esperienza anche perché oramai la conoscono anche i muri. I tdg non solo coprono i loro correligionari intimando alle vittime di non sporgere denuncia per "non recare biasimo al nome di Geova" ma coprono anche i pedofili non tdg. A 12 anni sono stata molestata da un adulto che non era tdg. Mio padre ha sporto denuncia e non vi dico le ritorsioni che abbiamo avuto! Il processo è stato a porte chiuse perché eravamo quasi tutti minorenni, tranne il molestatore e una testimone a suo favore, denunciata per falsa testimonianza e favoreggiamento personale. Essendo A PORTE CHIUSE avrebbe dovuto RIMANERE CONFIDENZIALE ma gli anziani, in particolare uno di loro, si sono impegnati a diffondere la vicenda nel paese dove abitavo, indagando sul mio conto e su cosa dicevo o no. Un paese intero potrebbe confermare questa cosa perché, credetemi, se ne ricordano ancora. Sono stata costretta a cambiare scuola e siamo stati costretti a trasferirci perché la vita era diventata impossibile. In congregazione sono stata ostracizzata come se fossi disassociata. Credetemi a 13 anni non è facile affrontare una cosa del genere. Poi mi hanno dato tutti contro, parenti tdg inclusi, perché non avrei dovuto sporgere denuncia (lo ha fatto mio padre) perché poverino, il molestatore, avrei dovuto perdonarlo. Il fratello di mio padre mi disse che era la mia parola contro la sua. NO! C'erano le prove mediche perché avevo lesioni ed ecchimosi in più due amichette (non tdg) che hanno testimoniato in mio favore. Infatti è stato condannato.

[SM=g8872] [SM=g7362]
Katia-77
00martedì 27 marzo 2012 14:31
FIAMMAVERDE SEI UN GRANDE!
[SM=x2509422]
FrancoFrancoDir
00martedì 27 marzo 2012 14:36
Re: Racconto choc a un seminario del Gris: il suocero abusava della bimba di 5 anni: «Gli Anziani mi dissero di tacere»
Claudio Cava, 27/03/2012 03.47:


di Tommaso Bisagno

TREVISO - Scoprì che il suocero abusava della figlia di cinque anni. Disperata, chiese aiuto. «Gli Anziani della comunità mi dissero che se lo avessi denunciato avrei recato biasimo al nome di Geova». È un passaggio del racconto di Marta De Rossi, 36 anni, Testimone di Geova per più di trenta. Ora ha lasciato i Testimoni, lasciato il marito, aiutato la figlia a superare il trauma, assieme a lei s'è trasferita in una località della provincia di Treviso: insomma si è ricostruita una vita.

È venuta a spiegare come ci è riuscita a Vittorio Veneto, domenica, a "Testimoni quanto basta". Giornata di studio e di ricerca sulle sette organizzata dai gruppi Gris delle diocesi vittoriese e trevigiana. Tutta dedicata alle testimonianze di fuoriusciti dalla sette. Marta De Rossi è lo pseudonimo, scelto per tutelare la figlia adolescente, con cui firma il libro autobiografico "Geova mi ha delusa, non Dio", pubblicato da Edb un mese fa.

L'autrice è nata da una famiglia di Testimoni. «È come vivere in mezzo agli specchi concavi e convessi del luna park. Ti convinci che quella è l'immagine del mondo e che sono tutti gli altri a vederti in modo sbagliato». Fin da piccola, ha raccontato, la sua vita era diversa. «Ma già da bambina di 6-7 anni pensavi: è normale che mi prendono in giro, perché i veri cristiani sono stati perseguitati».

Testimone di Geova era anche suo marito. E quindi anche il loro rapporto si è sviluppato secondo le regole del gruppo. «Il primo momento in cui sono stata da sola con lui è stata dopo il matrimonio». Solo dopo il matrimonio lo conobbe veramente: un uomo violento.

A violenza si aggiunse violenza: scoprì che il suocero abusava della nipote. Ma gli Anziani, capi della comunità dei Testimoni, volevano che tacesse. Non tacque e non rimase alla mercé della violenza e delle pressioni. Un giorno di febbraio lasciò casa con una valigia in una mano e la figlia nell'altro, e non s'è più voltata indietro. Ma non è stato facile. «Se esci dai Testimoni di Geova, socialmente sei morto. Perdi tutto e devi ricominciare da zero. In mezzo alle persone (i non Testimoni) di cui prima ti dicevano che erano in balìa di Satana».

Eppure De Rossi ci tiene a puntualizzare che il suo non è un messaggio di ostilità a prescindere verso i Testimoni. Bensì di necessità di essere informati su cosa e come fanno al di là della parole. A fondo. «Dietro la cravatta, la borsa e la bibbia della domenica mattina c'è dell'altro. Pensiamo di sapere tutto di loro e invece sappiamo molto poco. Se una persona conosce approfonditamente i Testimoni di Geova e poi decide comunque di farne parte.... benissimo, vuol dire che è quella la sua strada. Ma tanti restano nei Testimoni, pur sapendo che la loro dottrina non è la verità per paura di perdere la famiglia. Ad esempio per paura che tuo figlio non ti faccia più vedere tuo nipote».

Lunedì 26 Marzo 2012 - 14:03 Ultimo aggiornamento: 20:54

www.gazzettino.it/articolo.php?id=187588&ctc=0&ordine=asc




La cosa più brutta è il silenzio, invece bisogna parlarne. Queste cose devono essere portate a conoscenza dell'opinione pubblica.
Ma è incredibile come il più delle volte chi subisce le conseguenze non sia il carnefice ma la vittima.
La storia di katia77 ne è un eloquente esempio. Approfitto per esprimerle la mia solidarietà per quello che ha subito in passato e per quello che sta attraversando come postume.
Katia-77
00martedì 27 marzo 2012 16:35
Re: Re: Racconto choc a un seminario del Gris: il suocero abusava della bimba di 5 anni: «Gli Anziani mi dissero di tacere»
FrancoFrancoDir, 27/03/2012 14.36:



La storia di katia77 ne è un eloquente esempio. Approfitto per esprimerle la mia solidarietà per quello che ha subito in passato e per quello che sta attraversando come postume.



Apprezzo veramente la tua solidarietà [SM=g7426]

Per fortuna ne sono fuori. Sono guarita ma le conseguenze le sto pagando eccome.

Ho un'invalidità PERMANENTE del 100% che vorrei tanto mi togliessero ma non se ne parla.
Sto lottando col Collocamento Mirato perché voglio lavorare piuttosto che fare gli stage riabilitativi che praticamente non mi pagano. STO BENE e voglio lavorare! Gliel'ho detto che mi sono stancata di fare la vita da pensionata quando sto bene e anche i medici sono concordi che posso lavorare tranquillamente.
Devo rinnovare la patente almeno ogni anno (e io pago!) dove devo risultare PERFETTA altrimenti me la sospendono come è già capitato.
Ho dovuto lottare con l'assistente sociale e con una psicologa che alla fine ho ricusato perché volevano mandarmi a tutti i costi al Centro Diurno quando io preferisco fare volontariato e riesco a gestire le giornate....
Visto che ho un'invalidità per malattia mentale, per il concorso sono stata esonerata dalla prova di accertamento della lingua francese, così posso scordarmi l'indennizzo di bilinguismo....

Non lo auguro a nessuno!

Un sentito grazie ai miei carnefici!
[SM=g7362] [SM=g8872]

Claudio Cava
00martedì 27 marzo 2012 18:00
Re: Re: Re: Racconto choc a un seminario del Gris: il suocero abusava della bimba di 5 anni: «Gli Anziani mi dissero di tacere»
Katia-77, 27/03/2012 16.35:



Apprezzo veramente la tua solidarietà [SM=g7426]




E come si fa a non provarne, con te.

Sei la classica "donna con le palle".

Se ti suona sconcio ti chiedo scusa, ma credimi, ai miei occhi di vecchio combattente e' un bellissimo riconoscimento.

Ce ne fossero....

Ciao
Claudio
Katia-77
00martedì 27 marzo 2012 18:06
Re: Re: Re: Re: Racconto choc a un seminario del Gris: il suocero abusava della bimba di 5 anni: «Gli Anziani mi dissero di tacere»
Claudio Cava, 27/03/2012 18.00:



E come si fa a non provarne, con te.

Sei la classica "donna con le palle".

Se ti suona sconcio ti chiedo scusa, ma credimi, ai miei occhi di vecchio combattente e' un bellissimo riconoscimento.

Ce ne fossero....

Ciao
Claudio



Sconcio? Ma figurati! [SM=x2477906]

E' un grandissimo complimento [SM=g7426]


Claudio Cava
00martedì 27 marzo 2012 18:29
Re: Re: Racconto choc a un seminario del Gris: il suocero abusava della bimba di 5 anni: «Gli Anziani mi dissero di tacere»
FrancoFrancoDir, 27/03/2012 14.36:




La cosa più brutta è il silenzio, invece bisogna parlarne. Queste cose devono essere portate a conoscenza dell'opinione pubblica.



Negare e celare.
Sembra proprio che le religioni organizzate non possano fare altro.

Ognuna con il rispettivo gregge che sa e tace.

Ormai a sentir parlare di "credenti sinceri" mi vien da sghignazzare.

Ciao
Claudio
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:42.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com