la festa è finita.
..... e si, ormai tutto è finito.
ciao a tutti,
molti di voi mi hanno conosciuto personalmente,
e al di la del fatto se vi sono simpatico o meno, sono quel pazzo di
TREPUZZI (LECCE),che ha seguito tutto il tour italiano (compreso napoli)
dei nostri amati DURAN DURAN.
un altalena di emozioni indescrivibili, che solo i DURAN e gente come io/voi, sappiamo dare/provare.
ho conosciuto tanta nuova gente, ne ho rivista tanta altra, ed era sempre tutto più bello.
le attese spasmodiche e accaldate davanti ai cancelli, sin dalla
mattina. la fatica per conquistare la prima fila, il desiderio di poterli incontrare per avere un autografo, un souvenir, una foto, un dialogo, le notti in bianco, e quelle passate fugacemente in albergo da una città all'altra, i pranzi veloci o a sacco.
ebbene tutto questo è accaduto. bottino: 2 bacchette, un paio di foto, alcuni autografi,e un mini dialogo, del mio adorato ROGER; un altro mini dialogo e foto con SIMON 2 (chiamo così il sassofonista) gentilissimo e simpaticissimo, tanto da diventare quasi amici e ricevere il suo saluto ogni qualvolta entrava sul palco; un foto con DOM. insomma voi che ne dite?
anche se la scaletta è stata sempre uguale, ogni concerto è stato meraviglioso.
tra insetti (veri o presunti), sternuti, corrente che saltava, strofe sbagliate, e quant'altro, ogni volta era sempre più bello, più vero, più reale.
fans di tutte le età, di tutte le parti d'ITALIA, ma anche dall'estero.
ancora faccio fatica a dimenticare tutti questi momenti, tanto che mi viene la tristezza se penso che ora è tutto finito.
e pansare che stavo quasi per andare anche a malta.
come si può fare a meno di certe emozioni?
partire il 14/7 sera per essere alla prima del 15/7.
al momento dei saluti, sbraito il più non posso, per far si che ROGER lanci verso
di me le sue bacchette. lo convinco. ma non riesco ad acchiapparne nemmeno una.
la mattina dopo svegliarsi alle 6 per prendere il treno alle 7 che mi portava nella capitale.
il giorno dopo l'esibizione di ROMA, ritrovarsi lì, davanti all'albergo dove soggiornavano, per sperare in un autografo, una foto. e quì il miracolo.
prima un apparizione fugace di JOHN e DOM (foto con lui), poi l'uscita del simpaticissimo SIMON 2, che poverino nessuno se lo cagava, mentre io a corrergli dietro, chiedendogli la cortesia di fare un a foto con lui, ma anche a dirgli che io ero lì a seguire tutto il loro tour,e apprendere con meraviglia e stupore, che lui aveva notato me (o meglio la mia banbiera/striscione), dove erano scritte tutte la date,
dove poi io apponevo una X per evidenziare ogni concerto a cui ero presente.
da quì il saluto in ogni sua apparizione.
poi finalmente ecco LUI: ROGER TAYLOR.
una foto al volo, e la sua richiesta di voler fare una camminata da solo in tranquillità.
ma un occasione del genere non va lasciata perdere, ed eccomi all'indiscreto inseguimento assieme ad un altra ragazza anche lei appassionata di ROGGY.
è al telefono e non intendiamo disturbarlo, ma non appena chiude la telefonata,
ci fiondiamo su di lui.
l'emozione è tanta, quasi da restare senza parole, ma rimedio un piccolo dialogo.
gli dico che li seguirò in tutto il tour, che sono anche io un batterista, e che
ho la stessa batteria che aveva lui nel 1984.
LUI rimane compiaciuto della cosa. poi gli chiedo una cortesia, quella di lanciare le sue bacchette verso di me, nel prossimo concerto, tanto da poter avere un suo ricordo. e LUI mi dice di si.
poi arriva il momento di lasciarlo solo con gli altri che lo avevano raggiunto per prendere qualcosa al bar.
mi reco nuovamente davanti all'albergo, ancora incredulo di quanto accaduto, e con l'altra ragazza che trema ancora per l'emozione.
si aspetta SIMON e NICK che non si sono ancora visti.
quando meno te lo aspetti ecco SIMON spuntare alle spalle di tutti.
quel mattacchione era uscito da una porta secondaria.
è quasi inavvicinabile tanta la ressa. una foto da lontano e via.
di NICK nessuna ombra.
è gia tempo di ripartire per ravenna.
prendo una stanza per la notte. la mattina è già ora di fare la fila.
faccio amicizia con un tipo di RTL 102.5 che mi fa entrare ben prima
dell'apertura dei cancelli. un altra serata magica mi aspetta.
saluti finali del gruppo, e come promesso, ROGER rilancia le sue bacchette verso
di me. questa volta è fatta. una è mia!!!!!
ma non è finita. avendo il pass per poter entrare prima,
mi era permesso anche accedere al di quà delle transenne.
da qui l'atesa nel rivedere ancora uno di LORO. magari ancora ROGER.
ebbene anche questa volta riesco a beccarlo,
annche se solo quando ormai era dentro il van.
lo saluto mostrandogli il pollice sù e lui ricambia.
poi gli faccio vedere come faccio ruotare la sua bacchetta tra le mie mani, e questa volta è lui a farmi l'ok .
non riesco a crederci. è tutto troppo bello.
ora però bisogna andare in stazione e ripartire per milano.
ho il treno alle 5 circa.
arrivato a milano ho un mio amico che mi può ospitare per la notte ma anche per farmi una doccia pre e post concerto.
tra una cosa e l'atra, si fanno le 3 circa, e al mio arrivo all'idroscalo, vi è già un sacco di gente davanti ai cancelli.
accidenti la prima fila è in pericolo.
ma al momento clou, riesco ad infilarmi per un entrata laterale,
e anche questa volta la prima fila è assicurata.
a fine concerto JOHN durante i saluti, si accorge di me, indicandomi col dito, che avevo la maglietta di ROGER innalzata.
questa volta dopo il concerto riposo alcune ora dal mio amico.
la mattina di buon ora riparto per jesolo.
perdo il primo treno e col prossimo arrivo intorno all' 1:30.
grazie a dele conoscenze una volta a san donà di piave, arrivo in macchina
a jesolo, dove prenoto una stanza per la notte.
subito mi reco sul posto, dove ci sono già una quindicina di persone.
anche questa volta la prima fila non me la leva nessuno.
la sera successiva parto alla volta di napoli dove 8non chiedetemi come) ci arrivo gratis, ma haimè una volta lì, e dopo che avevo prenotato una stanza, apprendo la notizia ufficiale che il concerto nella città partenopea non si terrà.
tra rabbia e stupore, non mi resta che recarmi quanto prima a reggio calabria.
arrivo di buon mattino. prendo una stanza, e mi reco là dove suoneranno i DURAN.
questa volta ci sono 4-5 elementi arrivati prima di me.
anche oggi la prima fila è assicurata, ma questa volta voglio di più.
voglio essere al centro.
ce l'ho fatta!!!!! sono al centro.
il solito intrattenimento musicale di RTL e il saluto diretto a me medesimo
da parte dello speacker Bubi.
sta per iniziare il concerto. i DURAN entrano sul palco.
ROGER si accomoda dietro alla sua batteria ed io a gran voce chiedo il suo saluto,
che LUI compiaciuto ricambia.
comicia lo show.
SIMON sembra accorgersi di me, leggendo quanto scritto nella mia
bandiera/striscione, e ammiccando un sorriso, forse anche dovuto dalla faccina triste disegnata per l'annullamento del concerto di napoli.
dopo la prima canzone se non ricordo male, SIMON saluta la popolazione della calabria, della sicilia, e quando non pensavo lo facesse,
anche della puglia. la mia ugola stava per esplodere.
è il momento dell'electro set.
ho ROGER davanti a me. ecco che allora alzo un cartello che avevo scritto per LUI:
ROGER make your sticks spin around.
lui lo legge e accenna un saluto compiaciuto con la testa.
mi sembra di vivere in un sogno.
ormai la voce mi è quasi andata via, ma continuo a cantare a squarciagola.
è il momento dei saluti finali.
ROGER sta per lanciare le sue bacchette, mentre io sto quasi per salire
sulle transenne. LUI mi vede e ancora una volta lancia le bacchette verso di me.
è fatta. un altra bacchetta è mia.
manca la ciliegina sulla torta ora.
li attendo all'uscita dell'albergo, dove hanno tenuto una conferenza stampa.
all'autista del van, chiedo cortesemente di dare loro la mia bandiera/striscione come ricordo.
appoggio la mia maglietta di ROGER sul cofano di una macchina parcheggiata lì di fronte.
LUI esce si avvicina. gli do il pennarello con cui mi farà l'autografo sulla maglia.
il pennarello fa i capricci, ma nel frattempo gli regalo una magliletta tipica della mia terra con su scritto: SALENTU, LU SULE, LU MARE, LU IENTU, dicendogli che si trattava appunto di un souvenir della mia terra (chissà se la indosserà mai?)
le porte del van si chiudono. la favola è finita.
mi aspetta un mesto ritorno a casa
so di essere stato lungo e pesante forse,
ma voglio dire che per me è stato come ritornare bambino,
e vivere momenti che da ragazzino, appunto non ho vissuto.
ringrazzio tutte le persone che mi sono state accanto in questa mia avventura.
spero di rivederevi tutti al più presto.
DURAN DURAN vi AMO