L'ipocefalo, il kher tep

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
-Kiya-
00giovedì 9 aprile 2009 01:16
Letteralmente "sotto-testa", il kher tep è una sorta di cuscino che veniva posto sotto la testa dei defunti nel cartonnage, in epoca Greco-Romana. I più antichi, tra quanti finora ritrovati, risalgono alla XXV dinastia, numericamente maggiori quelli appartenenti alla XXVI.
Sempre di forma circolare, fatto di legno, papiro, terracotta, bronzo, oro o altro materiale, l'ipocefalo riportava brani tratti dal cap. 162 del Libro della Venuta al Giorno (Libro dei Morti), e aveva il compito di "accendere una fiamma sotto la testa" (come indicato nel brano citato), per garantire al defunto la rinascita dopo la morte.

Si ritiene simboleggiasse l'Occhio di Ra, o quello di Horus, con riferimento al Sole. Per gli Egizi, infatti il quotidiano sorgere e tramontare dell'astro erano un vivido richiamo alla morte e alla rinascita. L'ipocefalo quindi riassumeva l'intero ciclo solare, che attraversa il mondo nella sua interezza, quello dei vivi e quello dei morti.
Il kher tep si compone di due parti, una superiore e l'altra inferiore. Quella superiore rappresenta il mondo degli uomini e il cielo diurno, quella inferiore, per contro, l'Oltretomba e il cielo notturno.

Un esemplare degno di nota è senz'altro quello appartenuto a Irethorrou, oggi custodito al Louvre (cat. n. 3526). L'epoca di riferimento è quella della XXX dinastia. E' in bronzo, lavorato con la tecnica dell'incisione. Ha un diametro pari a 14,6 cm.




Questo oggetto è stato trovato sotto la testa della mummia del proprietario, al quale la magia del disco avrebbe garantito protezione dalle ombre dell'oltretomba.
Come si può vedere è suddiviso in due opposte sezioni e ognuna di esse contiene più registri.
La metà principale rappresenta la segreta forma del Sole, raffigurata con quattro teste d'ariete che ne riflettono l'onnipotenza. I testi che compaiono su entrambe i lati sono rituali rivolti ai vari aspetti del dio, nella sua città sacra di Eliopoli. Egli è inoltre rappresentato come un uomo a due teste, nel registro superiore.

La seconda metà si divide in tre registri. Nel registro inferiore troviamo la Barca Solare notturna e quella della Luna, con sembianze di babbuino. Il registro centrale contiene il riferimento al misterioso nome del dio, evocato da tre geroglifici: un ariete, una foglia di loto e un leone, che costituiscono tre riferimenti grafici alla manifestazione del dio dal nome perfetto (non pronunciabile). La figura divina compresa in questo registro allude all'eterno ciclo del sole, con immagini inusuali che si traducono nella complessità e nel mistero della divina essenza del dio Creatore.

ouadjet
00venerdì 11 settembre 2009 18:44
Re:
Come promesso "correggo" ed amplio questo argomento a me così noto [SM=x822709]

I dischi ipocefali sono amuleti che venivano posti sotto il capo del defunto, sia all'interno del cartonnage, ma talvolta anche dentro il sarcofago, ma sempre all'altezza della nuca. Ci sono però anche casi in cui era disegnato direttamente sul cartonnage della mummia.
Tali oggetti compaiono a partire dalla XXVI dinastia e perdurano fino all'epoca greco-romana. Circa la storia della loro origine è un discorso abibastanza complicato; l'unica casa che può essere considerato in qualche modo il suo predecessore è il capitolo 162 del LdM del quale è una trasposizione.
Circa i materiali sono vari, cartonnage per lo più, ma anche bronzo, terracotta, legno, lino e papiro.
Le dimensioni variano dai 4,5 ai 23 cm.
Sebbene la sua forma sia per lo più circolare esistono anche casi di ipocefali rettangolari disegnati su teli di lino.
Questo è giusto un breve sunto, ma se qualcuno interessato possiamo approfondire il discorso [SM=x822708], altrimenti rischio di inserire il post più lungo del secolo [SM=x822723]
Meka_Nike
00venerdì 11 settembre 2009 19:15
Materiali come bronzo, lino, terracotta e papiro sono "poveri", perciò anche i ceti più poveri avevano la possibilità di portare un ipocefalo con sè per il viaggio nell'oltretomba, o sbaglio? Credete che l'usanza si sia originata dal basso, sotto l'influenza delle superstizioni popolari (considerando anche che la contraddistingue un passo del libro dei morti, poco ortodosso) o che queste siano solo imitazioni di una tradizione regale? Quanto ne sappiamo dai ritrovamenti in questo senso?
Merytaton62
00venerdì 11 settembre 2009 19:15
Interessantissimo!!!Mai saputo dell'esistenzadiquesti oggetti!!!
ouadjet
00sabato 12 settembre 2009 14:39
Re:
Meka_Nike, 11/09/2009 19.15:

Materiali come bronzo, lino, terracotta e papiro sono "poveri", perciò anche i ceti più poveri avevano la possibilità di portare un ipocefalo con sè per il viaggio nell'oltretomba, o sbaglio? Credete che l'usanza si sia originata dal basso, sotto l'influenza delle superstizioni popolari (considerando anche che la contraddistingue un passo del libro dei morti, poco ortodosso) o che queste siano solo imitazioni di una tradizione regale? Quanto ne sappiamo dai ritrovamenti in questo senso?




Tali oggetti, di cui abbiamo circa un 100 di ritrovamenti soltato, sono diffusi esclusivamente tra il clero di Amon (sacerdoti e suonatrici di sistro).
Circa il discorso relativo al capitolo del LdM, non è che il passo sia poco ordodosso, ma si tratta di un capitolo aggiunto in epoca relativamente tarda.

Le informazioni relative ai loro proprietari non sono da far risalire ai loro contesti di ritrovamento (molto raramente il loro rinvenimento è stato documentato a dovere, anche a causa del fatto che le prime notizie sono datate al 1800!!!), ma dal fatto che proprio su tale oggetti veniva iscritto il nome del defunto e la sua filiazione.
roberta.maat
00sabato 12 settembre 2009 17:10
Re: Re:
ouadjet, 12/09/2009 14.39:




Tali oggetti, di cui abbiamo circa un 100 di ritrovamenti soltato, sono diffusi esclusivamente tra il clero di Amon (sacerdoti e suonatrici di sistro).
Circa il discorso relativo al capitolo del LdM, non è che il passo sia poco ordodosso, ma si tratta di un capitolo aggiunto in epoca relativamente tarda.

Le informazioni relative ai loro proprietari non sono da far risalire ai loro contesti di ritrovamento (molto raramente il loro rinvenimento è stato documentato a dovere, anche a causa del fatto che le prime notizie sono datate al 1800!!!), ma dal fatto che proprio su tale oggetti veniva iscritto il nome del defunto e la sua filiazione.



Quindi furono oggetti rituali riservati esclusivamente ai "professionisti" dei riti ?
Nessuna regale testa era poggiata su questo strano cuscino ? Forse non ho capito bene e con sincerità aggiungo che purtroppo non ne avevo mai visti. [SM=x822732]
[SM=g999100]


ouadjet
00sabato 12 settembre 2009 21:28
Re: Re: Re:
roberta.maat, 12/09/2009 17.10:



Quindi furono oggetti rituali riservati esclusivamente ai "professionisti" dei riti ?
Nessuna regale testa era poggiata su questo strano cuscino ? Forse non ho capito bene e con sincerità aggiungo che purtroppo non ne avevo mai visti. [SM=x822732]
[SM=g999100]





Hai capito benissimo, tal privilegio [SM=x822708] non fu mai riservato a sovrani [SM=x822707]
Posso dirti che gli esemplari rinvenuti sono sempre legati a personaggi del clero. Io mi sono fatta l'idea che fossero di loro esclusivo utilizzo, forse perchè erano gli unici che realmente avessero la percezione di quella che fosse la loro funzione.


p.s. non preoccuparti se non ne avevi mai visti....ho provato la stessa cosa quando mi sono stati assegnati come argimento della tesi [SM=x822708]
roberta.maat
00sabato 12 settembre 2009 22:44
Hai per caso qualche immagine di Kher tep destinato ad un personaggio femminile ? Mi piacerebbe vedere anche un esemplare in lino. [SM=g999100]

Questo [SM=g999097] è per te ! [SM=g1619698]
-Kiya-
00domenica 13 settembre 2009 00:39
Domanda:
se riportano esclusivamente riferimenti al culto Solare, e se i rituali sono rivolti a Ra, celebrato in Eliopoli, perchè erano retaggio esclusivo del clero di Amon (come sembrerebbe confermato dall'esemplare qui illustrato - Irethorrou era un sacerdote del Tempio di Amon ad Akhmim)?
Presumo sia in nome di Amon-Ra che, se non erro, durante il Periodo Tardo fu elevato a Demiurgo. Puoi confermare?

Approfitto, per rimediare a una mia dimenticanza: le notizie che ho riportato in origine sono quelle divulgate sul sito del Louvre, dove è esposto il reperto.
ouadjet
00domenica 13 settembre 2009 20:46
Re:
roberta.maat, 12/09/2009 22.44:

Hai per caso qualche immagine di Kher tep destinato ad un personaggio femminile ? Mi piacerebbe vedere anche un esemplare in lino. [SM=g999100]

Questo [SM=g999097] è per te ! [SM=g1619698]




Questo è l'ipocefalo della dama Tarémetenbastet. E' un esemplare in cartonnage fatto ad imitazione del bronzo, quindi nero con le immagini in bianco
Immagine.

Per quelli in lino immagina un pezzo di tela rettangolare con disegnato al centro un disco ipocefalo (vedo se recupero un'immagine sul web altrimenti ne scannerizzo una dalla tesi)
ouadjet
00domenica 13 settembre 2009 20:52
Re: Re:
-Kiya-, 13/09/2009 0.39:

Domanda:
se riportano esclusivamente riferimenti al culto Solare, e se i rituali sono rivolti a Ra, celebrato in Eliopoli, perchè erano retaggio esclusivo del clero di Amon (come sembrerebbe confermato dall'esemplare qui illustrato - Irethorrou era un sacerdote del Tempio di Amon ad Akhmim)?
Presumo sia in nome di Amon-Ra che, se non erro, durante il Periodo Tardo fu elevato a Demiurgo. Puoi confermare?

Approfitto, per rimediare a una mia dimenticanza: le notizie che ho riportato in origine sono quelle divulgate sul sito del Louvre, dove è esposto il reperto.



Confermo. :-))
Il fatto che si riportino esclusivamente riferimenti solari dovuto al fatto che il defunto è assimilato all'astro solare che tramonta alla sera (morte) per rinascere l'indomani (la rinascita) richiama si ad Eliopoli, ma nelle immagini raffigurate sugli ipocefali compaiono figure che si legano al culto tebano (l'ariete e quindi Amon).
In pratica si ha un miscuglio tra cosmogonie tebana ed eliopolitana, con tracce pure di quella ermopolitana come dimostrano i cinocefali che adorano il dio quadricefalo.

Il fatto però che siano di esclusivo retaggio del clero sacerdotale di Amon resta però da chiarire...che sia legato ad un fattore di moda?




-Kiya-
00lunedì 14 settembre 2009 00:09
Re: Re: Re:
ouadjet, 13/09/2009 20.52:


Il fatto però che siano di esclusivo retaggio del clero sacerdotale di Amon resta però da chiarire...che sia legato ad un fattore di moda?



uhm... no, non lo credo. Quelle dinastie, ossia quelle tarde, si caratterizzarono per l'immenso potere raggiunto dai Sacerdoti, al punto che la storia che prima di allora narra di Faraoni/Sacerdoti, per quell'epoca riferisce di Sacerdoti/Faraone.

Il Kher Tep presumibilmente doveva essere un simbolo molto forte e legato al Clero, e forse non riferito esclusivamente ai Sacerdoti di Amon.
A meno che non si tratti di un errore nella didascalia (cosa che chiederei a ouadjet di verificare, se possibile), esiste un esemplare di Ipocefalo nell'esposizione del Museo Civico di Bologna, che è attribuito a Pa-sheri-Khonsu, Sacerdote di Thot.

Lo trovate qui:


Ipocefalo di Pa-sheri-Khonsu


Tornando ai possibili significati dell'oggetto, ho consultato il Cap. 162 del "Libro dei morti", che è quello che fornisce indicazioni a riguardo del Kher Tep. Tralasciando la parte iniziale, contenente la Formula da recitare, esso dice:



Da recitare su una figura di Ihet che è fatta in oro fino e messa al collo del glorificato. Da mettere per iscritto su un papiro nuovo e posto sotto la sua testa. Se questo è fatto vi sarà una moltitudine di fiamme intorno a lui (ossia tornerà alla vita). L'occhio di Ihet (l'ipocefalo) è una protezione molto grande per suo figlio, Ra, quando è messo (viene collocato al suo posto). Il suo trono è circondato da un esercito di zelanti (?). Egli dev'essere divinizzato nella Necropoli e non deve tornare indietro da nessuna delle porte dell'aldilà (ndt: sulla correttezza della mia traduzione della frase in neretto ho qualche dubbio). Poi sia detto, dopo aver applicato questa dea intorno al collo dell'essere glorificato:"Oh Grande Nascosto che è in cielo, veglia sul corpo di tuo figlio e preservalo nella Necropoli".
Questo è un libro grande e segreto. Che non sia permesso a nessun occhio di vederlo, poichè sarebbe un abominio. Coloro che lo conoscono e ne conservano il segreto (faranno in modo che) continui ad esistere. Il nome di questo libro è: "Padrona del Tempio Segreto". Fine.



Ihet era colei che, in sembianza di vacca celeste, in base ad alcuni miti tardi partoriva il Sole, in luogo di Nut. Neith, il cui culto era molto forte durante l'epoca delle dinastie Saitiche, spesso veniva assimilata ad Ihet.
Tanto per cominciare, secondo il brano qui proposto (che ho velocemente tradotto dall'inglese - quindi perdonate eventuali errori) in associazione all'ipocefalo doveva trovarsi una statuina di Ihet, legata al collo del defunto. Ouadjet, sai se ne abbiamo traccia?


Dunque è palese che l'ipocefalo avesse funzione protettiva, ma questo ci era già noto. Sappiamo inoltre che recava il testo della Formula 162, qui riportata in parte. La stessa si chiude sottolineando la segretezza del Libro e dichiarando che tale segreto andava mantenuto affinchè potesse essere garantita l'efficacia del suo potere.

La formula 162, peraltro, è una di quelle che comparvero proprio in epoca Tarda. Potremmo, quindi, presumere che essa rientri in quel corpus di formule creato appositamente a beneficio della casta sacerdotale e che il Kher Tep fosse riservato loro perchè erano gli unici a conoscere i contenuti di quel testo ed erano tenuti a custodirlo anche nella morte?


ouadjet
00lunedì 14 settembre 2009 15:58
Circa l'ipocefalo di Bologna l'iscrizione circolare è lacunosa ed il solo titolo del defunto rimasto leggibile è appunto quello di profeta di Thot. ti riporto la mia traduzione: "Oh il più nascosto dei nascosti che stai nell'alto dei cieli, rivolgi il tuo sguardo verso il corpo di tuo figlio Ra, rendilo sano nella necropoli, rivolgi il tuo sguardo verso il corpo di tuo figlio l'osiride [..]la casa dell'oro [...] profeta del dio Thot, Pa-sheri-khonsu, giustificato [...] giustificato. Lui è il figlio che tu ami, mantienilo sano [...]"

Per quanto riguarda il discorso dell'immagine in oro della vacca ihet, non è neppure certo che si tratti di una statuetta. Il termine rpy.t 3ht, usato nel capitolo del Ldm, sta ad indicare un'immagine della vacca sacra, l'idea della statuetta è apocrifa, ad opera degli archeologi.
Per sapere se effettivamente fossero statuette in oro collocate al collo del defunto sarebbe stato necessario trovare un ipocefalo nel suo contesto originario e in tombe intatte...come sai bene i profanatori di certo non avrebbero rubato un pezzo di cartonnage, ma un oggetto in oro si [SM=x822736]
-Kiya-
00lunedì 14 settembre 2009 16:27
Re:
ouadjet, 14/09/2009 15.58:

Circa l'ipocefalo di Bologna l'iscrizione circolare è lacunosa ed il solo titolo del defunto rimasto leggibile è appunto quello di profeta di Thot. ti riporto la mia traduzione: "Oh il più nascosto dei nascosti che stai nell'alto dei cieli, rivolgi il tuo sguardo verso il corpo di tuo figlio Ra, rendilo sano nella necropoli, rivolgi il tuo sguardo verso il corpo di tuo figlio l'osiride [..]la casa dell'oro [...] profeta del dio Thot, Pa-sheri-khonsu, giustificato [...] giustificato. Lui è il figlio che tu ami, mantienilo sano [...]"

Per quanto riguarda il discorso dell'immagine in oro della vacca ihet, non è neppure certo che si tratti di una statuetta. Il termine rpy.t 3ht, usato nel capitolo del Ldm, sta ad indicare un'immagine della vacca sacra, l'idea della statuetta è apocrifa, ad opera degli archeologi.
Per sapere se effettivamente fossero statuette in oro collocate al collo del defunto sarebbe stato necessario trovare un ipocefalo nel suo contesto originario e in tombe intatte...come sai bene i profanatori di certo non avrebbero rubato un pezzo di cartonnage, ma un oggetto in oro si [SM=x822736]



Quindi possiamo ritenere che fosse una protezione esclusiva dei Sacerdoti, ma non necessariamente di quelli addetti al culto di Amon?


In merito a Ihet: era esattamente quel che temevo. Poichè non v'è certezza sulla natura di questo oggetto, non possiamo escludere si trattasse anche di un "semplice" amuleto? E' comunque interessante come associazione.... chissà cosa intendesse simboleggiare...
ouadjet
00lunedì 14 settembre 2009 18:54
Re: Re:
-Kiya-, 14/09/2009 16.27:



Quindi possiamo ritenere che fosse una protezione esclusiva dei Sacerdoti, ma non necessariamente di quelli addetti al culto di Amon?


In merito a Ihet: era esattamente quel che temevo. Poichè non v'è certezza sulla natura di questo oggetto, non possiamo escludere si trattasse anche di un "semplice" amuleto? E' comunque interessante come associazione.... chissà cosa intendesse simboleggiare...




Io sono più propensa a pensare ad una cerchia ristretta al clero di Amon, anche perchè nel caso dell'ipocefalo di Bologna come ti ho detto l'iscrizione è frammentaria e per quanto ne sappiamo il proprietario di quell'oggetto tra i vari titoli onorifici poteva averne pure qualcuno legato al culto di Amon.

L'associazione tra l'immagine della vacca (quella citata dal cap. del Ldm) e l'ipocefalo sta appunto nel fatto che una delle figure che non dovevano mai mancare su questo oggetto era appunto quella della vacca sacra. Se guardi il testo del cap.162 leggerai che l'ipocefalo è descritto com un pezzo di papiro nuovo dove è stata disegnata l'immagine di una vacca da collocare sotto la testa del defunto.
Tieni però sempre presente che il Ldm dava i dettami secondo cui dovevano essere realizzati i vari amuleti, ma che non sempre questi venivano seguiti.

Spero di esserti utile anche se mirendo conto che talvolta faccio dei discorsi contorti [SM=g1621246]
roberta.maat
00giovedì 17 settembre 2009 14:50
Utilissimi i tuoi discorsi.....affatto contorti, grazie ciao !
-Kiya-
00giovedì 17 settembre 2009 16:20
Perdono per il silenzio, forzato, dei giorni scorsi.
Quello che dici è assolutamente vero: Il Ldm forniva tutti gli elementi necessari, ma questi venivano interpretati in base alle individuali esigenze e/o preferenze, e, cosa non da poco, in base alle priorità dettate dal momento. Come ogni altra cosa, i testi funerari furono soggetti all'evoluzione dei culti.
Altrettanto vero è che non possiamo stabilire quanti e quali titoli possedesse Ptah-Sheri-Khonsu.

A proposito di "evoluzione", hai, giustamente, indicato l'ipocefalo quale "amuleto", inserendolo così in un ampio contesto di oggetti conosciuti, accomunati dalla loro funzione. C'è, tuttavia, da sottolineare che al contrario di questi, il kher tep si distingue per tipologia.
Di norma siamo abituati a trattare scarabei, occhi di Horus, nodi di Iside, etc, insomma a forme particolari che hanno la prerogativa di richiamare direttamente un dettaglio che rimanda a una divintà specifica e che inglobano altrettante specifiche protezioni. Tra tanti, ciò che maggiormente si avvicina all'amuleto in questione, sono i papiri con trascrizione di specifiche formule tratte dai testi funerari, già citati. In base a ciò, si ravvisano gli estremi per considerare l'ipocefalo l'evoluzione di questi, almeno nel caso dei Sacerdoti, oppure coesistettero?
ouadjet
00venerdì 18 settembre 2009 21:20
Re:
-Kiya-, 17/09/2009 16.20:

Perdono per il silenzio, forzato, dei giorni scorsi.
Quello che dici è assolutamente vero: Il Ldm forniva tutti gli elementi necessari, ma questi venivano interpretati in base alle individuali esigenze e/o preferenze, e, cosa non da poco, in base alle priorità dettate dal momento. Come ogni altra cosa, i testi funerari furono soggetti all'evoluzione dei culti.
Altrettanto vero è che non possiamo stabilire quanti e quali titoli possedesse Ptah-Sheri-Khonsu.

A proposito di "evoluzione", hai, giustamente, indicato l'ipocefalo quale "amuleto", inserendolo così in un ampio contesto di oggetti conosciuti, accomunati dalla loro funzione. C'è, tuttavia, da sottolineare che al contrario di questi, il kher tep si distingue per tipologia.
Di norma siamo abituati a trattare scarabei, occhi di Horus, nodi di Iside, etc, insomma a forme particolari che hanno la prerogativa di richiamare direttamente un dettaglio che rimanda a una divintà specifica e che inglobano altrettante specifiche protezioni. Tra tanti, ciò che maggiormente si avvicina all'amuleto in questione, sono i papiri con trascrizione di specifiche formule tratte dai testi funerari, già citati. In base a ciò, si ravvisano gli estremi per considerare l'ipocefalo l'evoluzione di questi, almeno nel caso dei Sacerdoti, oppure coesistettero?




Sai che non so se l'ipocefalo ed il capitolo 162 del Ldm coesistettero o no? Penso di si però....vedrò comunque di documentarmi in proposito.

Il legame stretto tra questi due resta però il fatto che il primo è la trasposizione, sotto forma di oggetto, del secondo. Sembra come se, ad un certo punto, una determinata casta saerdotale, i sacerdoti di Amon nel dettaglio, abbiamo come preferito sostituire(??) il capitolo del Ldm con un oggetto che ne contenesse tutto il significato e la potenza religiosa.
Pensiamo anche al fatto che spesso (in una tipologia molto ampia di ipocefali, ma non nella totalità) l'iscrizione circolare è un estratto della formula del capitolo 162.
-Kiya-
00venerdì 18 settembre 2009 21:59
E' la ragione che mi induce a supporre che l'uno possa essere sostituto dell'altro ;)
ouadjet
00venerdì 18 settembre 2009 22:39
Re:
-Kiya-, 18/09/2009 21.59:

E' la ragione che mi induce a supporre che l'uno possa essere sostituto dell'altro ;)




Sinceramente non ho mai fatto caso al fatto se compaiono o meno insieme....comunque vedo di capirci qualcosa in proposito e poi riferisco [SM=x822713]
ouadjet
00giovedì 24 settembre 2009 17:30
Mi sono un po documentata.
Circa la "convivenza" di ipocefalo e capitolo 162 Ldm nella stessa sepoltura non riesco a venire a capo di niente, dal momento in cui non si hanno casi di ritrovamenti intatti. Posso però dire che talvolta ci sono teli di lino con dipinti su ipocefali che vengono menzionati come capitolo 162.
-Kiya-
00giovedì 24 settembre 2009 17:35
Grazie ouadjet!
un dettaglio importante, che depone a favore della sostituzione, in alcuni casi, del papiro con il kher tep. Seppur vada tenuto in conto che tutto ciò possa dirsi casuale...
roberta.maat
00giovedì 24 settembre 2009 22:31
Kiya dice del tutto casuale e tu Uadjet ritieni che invece possa esistere un motivo speciale forse riservato ai soli ministri del culto ? Una domanda però.......il faraone non è esso stesso, prima di tutti un sacerdote ? Eppure non sono stati trovati ipocefoli sotto le teste regali !
ouadjet
00venerdì 25 settembre 2009 14:36
Re:
roberta.maat, 24/09/2009 22.31:

Kiya dice del tutto casuale e tu Uadjet ritieni che invece possa esistere un motivo speciale forse riservato ai soli ministri del culto ? Una domanda però.......il faraone non è esso stesso, prima di tutti un sacerdote ? Eppure non sono stati trovati ipocefoli sotto le teste regali !




Mi dispiace ma proprio niente nel caso dei faraoni!
Devi tenere conto che sono oggetti che appaiono in epoca tarda dove ormai il potere del faraone non era più quello dei periodi precedenti.
Durante i miei studi mi sono imbattuta solamente in personaggi dell'alto clero tebano (ci sono anche un paio di esemplari rinvenuti a Menfi, ma troppo ridotti numericamente rispetto a quelli tebani per poter far pensare ad un uso in grande stile di tali oggetti in quell'area geagrafica), niente faraoni [SM=x822708]

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:48.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com