D-Day
23 Luglio 2011 D-Day - Oggi è il gran giorno. La sveglia "suona" alle 7, il primo sguardo fuori dalla finestra è buonaugurante, solo qualche nuvola vola lontana sul Mare, la temperatura è piacevole, nè il freschino dei giorni precedenti nè l'afa bollente della prima settimana. Lenta procedura di preparazione, vestiti, maglietta del Sellaronda Bike Day da mostrare con orgoglio, contakm, cronometro, foglio di giornale, mantellina (non si sa mai), barrette, acqua.
Alle
7.49 do la prima pedalata alla Carnielli, anche se non è la vera partenza: tappa da
Panelba a fare colazione. Ci avevo pensato su ma poi avevo optato per un ciambella - sull'isola prende il nome di
frate, data la sua circonferenza grande quasi come un cranio umano e simile alla capigliatura dei frati stessi -: purtroppo capisco soltanto dopo che non è stata la scelta migliore. Il frate è fritto, pesante, e viene digerito lentamente dall'organismo che toglie così moltissime energie allo sforzo sportivo per dedicarle alla digestione.
Partenza alle ore 8 in punto:
"stessa storia stesso posto stesso bar" direbbero gli 883, ed è così, Direzione Ovest, verso Rio nell'Elba, verso l'entroterra isolano, come le altre 5 uscite.
Attacco il Volterraio ed è qui che mi rendo conto dello sbaglio: arrivo in cima cercando di risparmiarmi sapendo ciò che mi aspetta, e per poco non riesco a fare il peggior tempo della salita. Discesa, Bagnaia, falsopiano in scioltezza fino a Portoferraio, salitella fino alla Biodola, sensazioni in crescendo dopo la defaillance, gambe che girano sempre meglio. Procchio, si entra nella metà Occidentale dell'Isola, il panorama inzia già a cambiare, sempre meno spiagge attrezzate, sempre più natura incotaminata. A Marciana Marina comincia la facile ascesa verso Marciana, che attraversa il bosco che divide la città "montana" dalla omonima città "marittima". A Marciana, foto panoramica sullo scorcio dell'Isola e poi via,
giù nella natura selvaggia: adesso non abbiamo più il comando, l'insediamento dell'uomo è sporadico, non predominante. Da qui per tutta la strada che costeggia il mare sull'estremo lato ovest
solo e soltanto Natura incontaminata rotta soltanto da qualche piccolo borgo marittimo (Sant'Andrea, Pomonte) che non hanno la pretesa di comandare sull'immensità che la Natura offre. Mare infinito sulla destra, milioni di litri cubi di acqua che si confondono laggiù in fondo all'orizzonte con i milioni di metri cubi di aria del cielo a formare diverse tonalità di azzurro. Le foto ed il video possono far rendere conto del 10 % di questo splendore, soltanto essendoci si può capire veramente quanto sia emozionante questo viaggio sul limite fra il blu immenso e i verde della flora Mediterranea. Si, perchè anche i profumi e gli odori mediterranei sono fortissimi, e molto variegati: si amalgamano perfettamente con la scena.
Per coprire questi 10 Km impiego un tempo interminabile da tanto che mi fermo ogni 10 metri a fare foto e video, da tanto che quando riparto non riesco ad andare più veloce di 15-20 Km/h per ammirare questo spettacolo. Che, tornando alla civiltà, località Fetovaia, tuttavia non finisce, ma solo si affievolisce: costeggio l'immensità del Mare fino a che non giungo a Marina di Campo dove devo tagliare l'entroterra per scalare la salita di Monumento, a tutta.
Ottime sensazioni, buon tempo e buona VAM considerando il tipo di salita. Quindi discesa, la temperatura sta iniziando a salire, un po' di vento in faccia mi rilassa un po'. Eccomi a Lacona, sono a 3/4 del percorso, anche se la gambe reggono ancora a meraviglia nonostante il dislivello sia già abbondantemente superiore ai 1000 metri. Solito falsopiano fino a Porto Azzurro dove con un filo di vento in poppa riesco a tenere un gran ritmo in pianura, poi ultimo dente di giornata salire fino al bivio per Rio nell'Elba, non soffro più di tanto e quando giungo alla Fonte Coppi posso concedermi una bella sosta acqua ben consapevole che mancano ormai soltanto 2,5 Km in discesa. Arrivo quindi a Rio Marina, ore 13.20 circa, soddisfatto come poche altre volte (probabilmente solo dopo il Sellaronda ero più soddisfatto) e veramente esaltato da uno spettacolo della Natura incredibile, che solo le Dolomiti possono superare.
E' quindi il momento di tirare
le conclusioni:
1 frate, 3 barrette, 7 litri di acqua, 74 fra foto e video e tanta tanta Natura è il bilancio conclusivo di questo splendido Isola d'Elba Bike Tour.
Ecco alcune foto
Marciana Marina
Marciana e Monte Capanne
In lontananza, Capraia
Sant'Andrea
Corsica
GIRO COMPLETO ISOLA D'ELBA (SENSO ANTIORARIO)
KM 95.2
TEMPO 4H36'
VELOCITA' MEDIA 20,7 KM/H
DISLIVELLO TOTALE 1600 m
kCal 2350 (fonte MapMyRide)
VOLTERRAIO, da Rio nell'Elba
KM 2,5 Inizio/Fine 150/340 Dislivello 190 Pend Med 7,6 %
Tempo 14'07"
VAM 808
MONUMENTO, da Campo nell'Elba
KM 3,2
Tempo 15'55"
Inizio/Fine 19/262 Dislivello 243
Pend Med 7,8 %
VAM 916
Considerazioni finali:
Sono state due settimane nel complesso stupende. Nonostante il meteo abbia fatto qualche capriccio (caldo torrido nella prima settimana, freschino e acqua nella seconda) sia al mare sia in sella il risultato è stato portentoso. Me ne torno a casa con una gran bella abbronzatura, con altre salite nel bagaglio tecnico, con quasi 300 Km in più nelle gambe e con tanta allegria. Il Giro poi, è stata la ciliegina sulla torta, lungo, faticoso, ma magnifico, di una taratura naturalistica veramente eccelsa. E' chiaro la zona occidentale è la migliore per un cicloturista, pochissimo traffico, natura selvaggia, panorami da urlo: un vero FAR WEST. Consiglio a tutti quelli che ne hanno l'opportunità, di provare quest'esperienza per mettere alla prova queste mie parole. Spero di essere stato un buon passatempo per chi ha letto il mio cicloracconto, ecco i dati conclusivi di questa 15 giorni all'Elba.
KM 286,1
TEMPO 15H43'
VELOCITA' MEDIA 18,2 KM/H
DISLIVELLO TOTALE 5350
USCITE 6 (47,7 Km/892 m dislivello medi per uscita)
Per concludere, ecco il mio saluto: due video a testimonianza delle parole che ho detto.
Un consiglio: per chi ha voglia o è intenzionato a guardarli, è decisamente meglio avere una 20ina di minuti completamente liberi (il tempo dei video sommati più o meno), per gustarsi al meglio i filmati.
Alzate il volume, mettete a schermo intero e gustatevi le immagini.
Ciao!